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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6601 del 11 giugno 1991
«L'estensione del potere del rappresentante, nella stipula del negozio per cui la rappresentanza è conferita, non soffre se non di quelle limitazioni con le quali il dominus abbia inteso vincolare l'esplicazione dell'attività del rappresentante e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8553 del 28 maggio 2003
«Quando l'imprenditore si avvale per la propria attività di un apparato organizzato di mezzi e di personale, anche gli ausiliari subordinati (commessi), cui sono affidate mansioni esecutive che li pongono a contatto con i terzi, hanno un (limitato)...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22234 del 21 ottobre 2009
«Il conferimento del potere di rappresentanza, sia nella forma esplicita della procura, sia come facoltizzazione implicita in un altro negozio, consiste sempre in una dichiarazione unilaterale ricettizia indirizzata alla controparte, o comunque...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12488 del 28 maggio 2007
«Ai fini del conferimento della rappresentanza a vendere beni immobili è necessario che il rappresentato faccia pervenire volontariamente la procura alla persona nominata rappresentante, trattandosi di atto unilaterale recettizio, perché, ove il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7640 del 13 aprile 2005
«In tema di rappresentanza, ove il potere rappresentativo sia conferito in relazione al compimento di una attività negoziale per la quale è richiesta la forma scritta ad substantiam quale (come nella specie) la compravendita di immobili, non solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5828 del 16 novembre 1984
«...adottare la specialità della forma per un negozio che la legge assoggetta invece a minore formalismo. Pertanto, l'esistenza del potere di rappresentanza, quando non sia richiesta la forma scritta, può dedursi anche da fatti univoci e concludenti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3613 del 14 giugno 1982
«Ai sensi dell'art. 1393 c.c., il terzo contraente con il rappresentante ha soltanto la facoltà, e non l'obbligo, di esigere che il rappresentante medesimo giustifichi i suoi poteri ed è normale che si astenga dall'esercizio di tale facoltà quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1525 del 26 gennaio 2006
«Al riguardo, costituendo il divieto di agire in conflitto di interessi con la società rappresentata un limite derivante da una norma di legge, la sua rilevanza esterna non è subordinata ai presupposti stabiliti dal secondo comma dell'art. 2384...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4045 del 7 luglio 1983
«L'art. 1396 c.c., secondo il quale la modificazione e la revoca della procura devono essere portate a conoscenza dei terzi con mezzi idonei, e, in mancanza, non sono opponibili se non si provi che i terzi medesimi le conoscevano, trova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14 del 7 gennaio 1976
«A norma dell'art. 1396 primo comma c.c., le modificazioni e la revoca della procura devono essere portate a conoscenza dei terzi con mezzi idonei e, in mancanza, esse non sono opponibili ai terzi se non si prova che questi le conoscevano al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 305 del 5 febbraio 1974
«L'estinzione del potere di rappresentanza per morte del soggetto che l'ha conferito, non è opponibile ai terzi contraenti che senza loro colpa l'abbiano ignorata, sia da parte del rappresentante che da parte degli eredi del rappresentato. I limiti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6488 del 16 luglio 1997
«I negozi stipulati, in rappresentanza di altri, da chi non abbia il relativo potere, sono privi di ogni efficacia come tali, potendo acquistarla soltanto in seguito all'eventuale ratifica da parte dell'interessato, ed esclusivamente nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 204 del 10 gennaio 2003
«In tema di rappresentanza, l'applicabilità del principio dell'apparenza del diritto richiede che il rappresentato abbia tenuto un comportamento colposo tale da ingenerare nel terzo il ragionevole convincimento che al rappresentante apparente fosse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1841 del 8 marzo 1990
«L'istituto della rappresentanza apparente — non espressamente codificato e da iscrivere, quindi, nelle ipotesi di cosiddetta apparenza colposa (o atipica), rinvenibile allo stato latente nel sistema, quale espressione del principio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14944 del 26 novembre 2001
«I negozi stipulati, in rappresentanza di altri, da chi non abbia il relativo potere, sono privi di ogni efficacia come tali, potendo acquistarla soltanto in seguito all'eventuale ratifica da parte dell'interessato ed esclusivamente nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3020 del 8 maggio 1981
«Nel caso della rappresentanza senza potere (art. 1398 c.c.), la quale presuppone pur sempre la contemplatio domini da parte del falsus procurator , la ratifica dell'attività svolta da quest'ultimo non si realizza con la semplice conoscenza che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 408 del 12 gennaio 2006
«Il principio dell'apparenza del diritto, riconducibile a quello, più generale, della tutela dell'affidamento incolpevole, può essere invocato con riguardo alla rappresentanza allorchè, indipendentemente dalla richiesta di giustificazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8530 del 22 giugno 2001
«In tema di simulazione, nell'ipotesi di rappresentanza volontaria non è sufficiente, per ritenere la simulazione dell'atto, la prova di un'eventuale collusione tra rappresentante e terzo, essendo necessaria anche la prova dell'esistenza di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7180 del 30 maggio 2000
«Ai fini dell'opponibilità al terzo contraente delle limitazioni dei poteri di rappresentanza degli organi di società di capitali, il requisito dell'avere «intenzionalmente agito a danno della società» previsto dall'art. 2384 c.c. non solo non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1712 del 16 febbraio 2000
«Nella coassicurazione l'effetto della clausola di delega è solo quella di conferire all'assicuratore un potere di rappresentanza. Consegue che l'assicuratore delegato nel sottoscrivere come tale un contratto di coassicurazione in nome degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4215 del 11 dicembre 1974
«Il mandato è il contratto con il quale il mandatario, munito o meno del potere di rappresentanza si obbliga a compiere per conto del mandante uno o più atti giuridici, mentre il contratto d'opera, cui è estraneo il concetto di rappresentanza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24333 del 30 settembre 2008
«Per stabilire se un contratto abbia natura di mandato o di mediazione non è sufficiente fare riferimento all'esistenza o meno di un potere di rappresentanza in capo alla persona incaricata del compimento dell'affare (in quanto anche il mediatore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12848 del 30 maggio 2006
«Ferma la distinzione tra procura e mandato risolvendosi, la prima, nel conferimento ad un terzo del potere di compiere un atto giuridico in nome di un altro soggetto e, il secondo, in un contratto in forza del quale una parte si obbliga a compiere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1116 del 23 marzo 1977
«Nel mandato con rappresentanza, deve presumersi, in difetto di espressa contraria pattuizione, che le limitazioni inerenti al rapporto di mandato (nella specie, necessità del preventivo interpello del mandante per il compimento di determinati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11778 del 6 agosto 2002
«Il mandato con il quale un soggetto conferisce ad altri il potere di compiere attività giuridica in nome e per conto proprio e di terzi (nel caso di specie, fratelli del mandante) non produce alcun effetto nei confronti dei terzi, in difetto di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14637 del 10 novembre 2000
«Procura e contratto di mandato senza rappresentanza producono effetti negoziali diversi: la prima conferisce ad un soggetto il potere di agire nel nome e in vece del rappresentante; il secondo obbliga il mandatario al compimento di attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2278 del 24 febbraio 1993
«La revoca del mandato non priva il mandatario senza rappresentanza della legittimazione attiva e passiva rispetto alle azioni per la realizzazione del credito nascente dal contratto compiuto in esecuzione del mandato, perché non la revoca del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1278 del 19 febbraio 1983
«Caratteristica essenziale del rapporto di agenzia è la promozione, verso retribuzione, di contratti per conto del preponente, ossia di negozi che vengono stipulati con i terzi dal preponente medesimo (su cui grava il relativo rischio),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4597 del 10 dicembre 1976
«L'agente senza rappresentanza non ha il potere di porre nel nulla gli effetti di una vendita già conclusa, ritirando la merce difettosa senza l'autorizzazione del committente e promettendo la restituzione del prezzo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7033 del 7 luglio 1999
«In tema di rappresentanza processuale dell'agente di assicurazioni deve distinguersi il caso in cui non vi è conferimento di potere rappresentativo da parte della società da quello opposto. Nel primo la rappresentanza è fondata sull'art. 1903 c.c....»