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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1125 del 4 marzo 1998
«Tali condizioni non possono riconoscersi in un preteso «accanimento persecutorio» della pubblica accusa o nella esistenza di situazioni che potrebbero suggerire l'opportunità di un'astensione da parte dei magistrati del pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1346 del 5 febbraio 1998
«Nel vigente ordinamento processuale penale non è prevista la rinuncia tacita, o la revoca tacita, del mandato difensivo. Pertanto sino a che non interviene un espresso atto contrario resta valido l'incarico al difensore di fiducia nominato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8007 del 14 agosto 1996
«Perché possa trovare applicazione la particolare disciplina prevista dall'art. 210 c.p.p. per l'esame delle persone imputate in procedimento connesso, occorre la pendenza a carico delle stesse di un procedimento penale connesso ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«Le dichiarazioni spontanee rese ai sensi dell'art. 494 c.p.p., con le quali soggetti precedentemente avvalsisi della facoltà di non sottoporsi ad esame abbiano genericamente confermato quanto da essi dichiarato in fase di indagini preliminari e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4860 del 29 aprile 1994
«L'accertamento peritale ha la sua ragione d'essere nella necessità di apportare al giudice gli elementi indispensabili per la valutazione dell'elemento probatorio, sicché è consentito al decidente, nell'ambito del suo potere di controllo e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28132 del 12 luglio 2001
«È da escludere la configurabilità dell'omicidio preterintenzionale (in luogo dell'omicidio colposo), a carico del medico-chirurgo il quale, pur in assenza di oggettive ragioni di urgenza e travalicando i limiti del previo consenso prestato dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 182 del 30 marzo 1993
«In particolare, per quanto riguarda l'ipotesi di cui alla lett. a) dell'art. 274, il «concreto pericolo» di inquinamento delle prove postula la sussistenza di inderogabili esigenze attinenti alle indagini. (Nella fattispecie è stato ritenuto che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2025 del 7 luglio 1995
«In tema di misure cautelari personali, nella persistente durata della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di un determinato soggetto, è illogica la motivazione del giudice che, nel diverso procedimento de libertate,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3424 del 5 marzo 2012
«In tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa, la presunzione di colpa a carico del danneggiante, posta dall'art. 2050 c.c., presuppone la sussistenza del nesso eziologico tra l'esercizio dell'attività e l'evento dannoso, con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3330 del 10 agosto 1998
«La norma di cui all'art. 324, comma primo, c.p.p. non solo non opera alcuna distinzione fra persone direttamente e indirettamente coinvolte nel procedimento, ma esprime chiaramente l'intento del legislatore di porre anche a carico dei terzi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2281 del 29 agosto 1995
«L'iscrizione nel registro delle notizie di reato del nome della persona alla quale questo è attribuito, per gli effetti che ne derivano ai fini del computo del termine di durata delle indagini e della utilizzabilità degli atti compiuti, postula la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1117 del 7 aprile 1992
«Nel corso delle indagini preliminari, il pubblico ministero deve procedere a nuove iscrizioni nel registro di cui all'art. 335 c.p.p. in tutti i casi diversi dal mutamento della qualificazione giuridica o dall'accertamento di circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2984 del 25 gennaio 2002
«Nel procedimento penale a carico di minorenni, le ipotesi nelle quali deve procedersi a pena di nullità alla notifica di atti anche in favore delle persone esercenti la potestà di genitore sono indicate tassativamente all'art. 7 del D.P.R. 22...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Gli artt. 416 c.p.p. e 130 att. c.p.p., delegando al P.M. l'onere di formare il fascicolo da trasmettere al giudice per le indagini preliminari insieme con la richiesta di rinvio a giudizio degli imputati, attribuiscono in via esclusiva al potere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«La chiamata in reità fondata su dichiarazioni de relato, per poter assurgere al rango di prova pienamente valida a carico del chiamato ed essere posta a fondamento di una pronuncia di condanna, necessita del positivo apprezzamento in ordine alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31728 del 21 luglio 2004
«In tema di risarcimento del danno in favore dell'imputato e del responsabile civile, la colpa grave, rilevante a tal fine, quando si tratti di reato perseguibile a querela, si concreta in una trascuratezza del più alto grado e consiste nel non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14884 del 31 marzo 2003
«In tema di procedimento per decreto, nell'ipotesi prevista dall'art. 463, comma 1 c.p.p., in cui l'esecuzione del decreto di condanna pronunciato a carico di più persone imputate dello stesso reato rimane sospesa nei confronti di coloro che non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34655 del 28 settembre 2005
«Ai fini della preclusione connessa al principio ne bis in idem, l'identità del fatto sussiste quando vi sia corrispondenza storico-naturalistica nella configurazione del reato, considerato in tutti i suoi elementi costitutivi (condotta, evento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17279 del 23 luglio 2009
«Pertanto, la circolazione automobilistica all'interno della suddetta area è soggetta sia alla norma dell'art. 2054 c.c., sia alle norme sull'assicurazione obbligatoria, di cui alla L. n. 990 del 1969 (e successive modif. ed integr.), la cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25470 del 6 dicembre 2007
«La dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 4, lettera b), della legge n. 990 del 1969, modificato dal D.L. n. 857 del 1976, convertito in legge n. 39 del 1977, nella parte in cui esclude dal diritto ai benefici dell'assicurazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9197 del 30 agosto 1995
«Dal momento che l'art. 652 del nuovo c.p.p. sostanzialmente riproduce l'art. 25 del codice abrogato, tuttora vige il principio secondo il quale la sentenza penale che prosciolga l'imputato con formula dubitativa rende improponibile l'azione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7214 del 10 febbraio 2004
«Il comandante della nave, in qualità di rappresentante dell'armatore, è titolare, ai sensi dell'art. 409 c.n., di una posizione di garanzia che non è limitata alle sole operazioni strettamente connesse all'imbarco o allo sbarco sulla e dalla nave,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9901 del 16 ottobre 1992
«Tale disposizione ha inteso estendere la punibilità della condotta illecita a carico di determinati soggetti per eventi che colpiscono altre persone e che non siano da loro procurati, perché conseguenti all'azione di terzi o di altri fattori anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12530 del 4 novembre 1999
«In tema di circostanze aggravanti, la valutazione delle circostanze a carico dell'agente, in base all'art. 59, comma secondo, c.p., riguarda non solo quelle antecedenti o contemporanee alla condotta dell'agente, ma anche quelle successive....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11541 del 11 ottobre 1999
«Queste connotazioni distinguono la violenza sessuale di gruppo dall'ordinario concorso di persone nel reato di cui all'art. 609 bis c.p., e cioè nel reato di violenza sessuale. (Nella specie, in applicazione di questo principio, la S.C. ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8592 del 3 marzo 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 572 c.p., lo stato di sofferenza e di umiliazione delle vittime non deve necessariamente collegarsi a specifici comportamenti vessatori posti in essere nei confronti di un determinato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11148 del 17 novembre 1988
«Il reato di omissione di soccorso è posto a carico del conducente di un autoveicolo, coinvolto in un incidente stradale, a prescindere dalla possibilità di intervento di terze persone.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9786 del 8 marzo 2007
«È configurabile il reato di truffa aggravata ex art. 640, commi primo e secondo, n. 1, c.p., a carico di dipendenti di un ente pubblico i quali, facendo artificiosamente figurare le loro normali prestazioni lavorative come rientranti invece...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11446 del 17 novembre 1994
«Anche la partecipazione ad un episodio soltanto della attività delittuosa programmata può costituire elemento indiziante dell'appartenenza all'associazione, ma in tal caso il valore di tale indizio è sicuramente ridotto ed è necessario che dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26108 del 30 ottobre 2008
«In tema di fallimento dichiarato in esito alla risoluzione del concordato preventivo con cessione dei beni a carico di società di persone, con estensione ex art. 147 legge fall. ai soci illimitatamente responsabili, nel giudizio di opposizione...»