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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8044 del 26 agosto 1997
«Nell'accollo semplice (o interno) il terzo accollante si obbliga nei confronti del solo debitore accollato e non anche verso il creditore, il quale non può quindi pretendere l'adempimento dell'obbligazione, sicché il terzo accollante ed il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5463 del 16 aprile 2002
«In tema di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, l'accordo con il quale, nonostante il verificarsi della mora debendi , si escluda la spettanza degli interessi, in ragione della riconducibilità dell'inadempimento all'inosservanza di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6871 del 7 aprile 2004
«In tema di minuta o di puntuazione del contratto, qualora l'intesa raggiunta dalle parti abbia ad oggetto un vero e proprio regolamento definitivo del rapporto — l'accertamento del quale è riservato all'apprezzamento del giudice di merito e non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3646 del 13 febbraio 2009
«L'assunzione a carico di ciascuna delle parti di contrapposte obbligazioni non solo esclude la gratuità del negozio ma rende palese la sussistenza della causa di cui agli artt. 1325 e 1343 cod. civ., la quale si identifica con la funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 77 del 7 gennaio 1993
«Nei contratti a formazione progressiva, nei quali l'accordo delle parti su tutte le clausole si raggiunge gradatamente, il momento perfezionativo del negozio è, di regola, quello dell'accordo finale su tutti gli elementi, principali e accessori,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7522 del 12 aprile 2005
«Attiene alla vincolatività stessa dell'impegno, e non già alla regola di correttezza ex art.1175 c.c., che anche la P.A. è tenuta ad osservare nei rapporti con i privati, la clausola contrattuale nella quale, secondo l'insindacabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8970 del 5 luglio 2000
«Il principio di indivisibilità del pegno, contenuto nell'art. 2799 c.c., non esclude la possibilità che il pegno stesso, unitariamente, sia concesso a garanzia di diversi crediti, purché almeno uno di essi sia, secondo l'accertamento del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13270 del 5 ottobre 2000
«In tema di locazione di immobili per uso abitativo, l'obbligazione che incombe sul locatore di intervenire e provvedere tempestivamente alle riparazioni necessarie per mantenere l'immobile nelle condizioni di servire all'uso convenuto non sussiste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5513 del 29 febbraio 2008
«Il requisito della determinatezza o della determinabilità dell'oggetto dell'obbligazione esprime la fondamentale esigenza di concretezza dell'atto contrattuale, avendo le parti la necessità di sapere l'impegno assunto ovvero i criteri per la sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20653 del 25 ottobre 2005
«In tema di stipulazione del contratto, anche preliminare, il requisito della forma ad substantiam è soddisfatto anche mediante scritti non contestuali, non essendo indispensabile la compresenza fisica delle parti stipulanti, né l'adozione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14036 del 15 giugno 2007
«In tema di compravendita di immobili, nel distinguere il contratto definitivo di vendita dal contratto preliminare e ritenere voluto l'effetto traslativo immediato, come non può essere attribuita influenza determinante alla consegna del bene od al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13827 del 19 ottobre 2000
«II carattere preliminare o definitivo di una vendita non dipende dalla pattuizione relativa all'impegno a comparire davanti a un notaio per la formazione di un atto pubblico, con lo scopo di rendere possibile la trascrizione, bensì dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8390 del 20 giugno 2000
«La condizione meramente potestativa e la conseguente sanzione di nullità di cui all'art. 1355 c.c. non sussistono quando l'impegno che la parte si assume, non è rimesso al suo mero arbitrio ma è collegato ad un gioco di interessi e di convenienza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1666 del 29 aprile 1975
«A norma dell'art. 1372 c.c., il contratto produce effetti soltanto nei confronti delle parti e dei loro eredi e non anche nei confronti dei successori a titolo particolare mortis causa o per atto fra vivi; pertanto le obbligazioni assunte dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13345 del 7 giugno 2006
«In tema di contratti, il principio della buona fede oggettiva, cioè della reciproca lealtà: di condotta, deve presiedere all'esecuzione del contratto, cosa come alla sua formazione ed alla sua interpretazione e, in definitiva, accompagnarlo in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8107 del 14 giugno 2000
«La «dematerializzazione» (o «decartolarizzazione») dei titoli di credito, secondo il regime compiutamente attuato dalla legge n. 231 del 1998, supera la fisicità del titolo, consentendone forme di consegna e di trasferimento virtuali (agli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12507 del 17 dicembre 1993
«In tema di vendita di immobili destinati ad abitazione, l'obbligo del venditore di fare ottenere al compratore il certificato di abitabilità, avendo ad oggetto il fatto del terzo (autorità comunale) ed inquadrandosi quindi nella previsione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5216 del 5 maggio 1993
«Quando l'inserimento della promessa del fatto del terzo è operato nel contesto di un contratto a prestazioni corrispettive, con effetti integrativi dell'obbligazione gravante su uno dei contraenti a vantaggio dell'altro, sì da condizionare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1836 del 21 giugno 1974
«In tema di promessa del fatto di un terzo l'impegno del promittente si esaurisce nell'indurre il terzo ad obbligarsi o compiere il fatto promesso. In caso di rifiuto del terzo può, nei confronti del promittente, emettersi condanna al pagamento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2333 del 21 giugno 1976
«L'inadempimento contrattuale è costituito dall'inesecuzione di una prestazione per effetto della mancata attuazione, da parte dell'obbligato, dell'impegno di cooperazione richiesto, secondo il singolo tipo di rapporto obbligatorio, per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7026 del 21 giugno 1995
«La simulazione relativa, presupponendo un preciso accordo dissimulato tra le medesime parti del contratto simulato, non può identificarsi nei propositi fraudolenti di una sola delle parti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11810 del 12 dicembre 1990
«Il contratto, con il quale si assuma l'impegno di ricercare e procacciare clienti in favore di una compagnia di assicurazione, nonché di stipulare le relative polizze, dietro una provvigione dovuta all'atto della sottoscrizione di ciascuna polizza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13294 del 21 giugno 2005
«In tema di compravendita l'impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano la cosa inidonea all'uso cui è destinata (ovvero ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico) di per sé non dà vita a una nuova obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4816 del 13 maggio 1998
«Il criterio distintivo tra vendita fiduciaria a scopo di garanzia e vendita dissimulante un mutuo con patto commissorio deve individuarsi nel fatto che nella prima la proprietà si trasferisce, effettivamente ed immediatamente, al compratore il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3214 del 18 luglio 1977
«Qualora il compratore, invocando la garanzia di buon funzionamento, chieda, in primo grado, la condanna del venditore ad eliminare i difetti che impediscono alla cosa venduta di funzionare normalmente, è inammissibile, a norma dell'art. 345...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1259 del 5 febbraio 1988
«Nel contratto di somministrazione di energia elettrica il cosiddetto impegno di potenza, che si sostanzia nell'obbligo del somministrante di predispone e mantenere l'impianto in guisa di tenere a disposizione dell'utente una determinata quantità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 646 del 26 gennaio 1980
«In tema di locazione, il deposito cauzionale versato dal conduttore ha carattere di pegno irregolare, in quanto la somma corrisposta a quel titolo passa in proprietà del locatore, e, una volta venuta meno, in forza dell'art. 4 della L. n. 841 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8191 del 27 luglio 1995
«In tema di locazione di immobili urbani, allorquando le parti non invochino, ai sensi del secondo comma dell'art. 1609 c.c., né clausole contrattuali, né usi locali, la definizione delle piccole riparazioni è rimessa all'apprezzamento del giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1320 del 30 gennaio 2001
«L'impegno dell'appaltatore di eliminare i vizi dell'opera oggetto del contratto di appalto comporta l'assunzione di una nuova obbligazione, sempre di garanzia, diversa ed autonoma rispetto a quella originaria, svincolata dai termini di decadenza e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 77 del 8 gennaio 2003
«In tema di appalto ed in ipotesi di recesso unilaterale dal contratto ai sensi dell'art. 1671 c.c. grava sul committente che recede e che eccepisca in giudizio la compensatio lucri cum damno provare il lucrum dell'appaltatore (che abbia potuto...»