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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7847 del 26 marzo 2008
«In tema di usucapione, quando l'interruzione del termine necessario ad usucapire derivi, ai sensi dell'articolo 1165 c.c., dal riconoscimento del diritto del proprietario della cosa su cui il possesso è esercitato, siffatto riconoscimento, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6 del 3 gennaio 1977
«Per la proponibilità dell'azione di nuova opera non occorre che il danno sia certo o si sia già verificato, ma è, al contrario, sufficiente che l'opera iniziata e non ancora terminata, sia tale da giustificare in una persona normale il ragionevole...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4280 del 17 maggio 1990
«Nel caso di scontro tra veicoli, la proposizione dell'azione giudiziaria, per il conseguimento dell'intero risarcimento, da parte del terzo trasportato di uno dei mezzi, soltanto nei confronti del conducente dell'altro mezzo, non implica rinuncia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3025 del 28 agosto 1975
«Qualora l'acquirente di una casa d'abitazione venga convenuto in giudizio dal proprietario del fondo contiguo e venga condannato ad eliminare alcune vedute ed a regolarizzare alcune luci, data l'inesistenza di servitù di veduta a favore del suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6754 del 24 marzo 2011
«In caso di morte della vittima a poche ore di distanza dal verificarsi di un sinistro stradale (nella specie, sei o sette ore), il risarcimento del c.d. danno "catastrofale" - ossia del danno conseguente alla sofferenza patita dalla persona che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 458 del 13 gennaio 2009
«Il danno cosiddetto "tanatologico" o da morte immediata va ricondotto nella dimensione del danno morale, inteso nella sua più ampia accezione, come sofferenza della vittima che lucidamente assiste allo spegnersi della propria vita. (Nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28423 del 28 novembre 2008
«Il danno non patrimoniale derivante dalla perdita di un prossimo congiunto non si identifica con la sofferenza psichica transeunte, ma comprende tutti i pregiudizi non patrimoniali derivati dal fatto illecito. Ne consegue che la liquidazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1072 del 18 gennaio 2011
«In caso di lesione dell'integrità fisica - nella specie conseguente ad un infortunio sul lavoro - che abbia portato a breve distanza di tempo ad esito letale, è configurabile un danno biologico di natura psichica subito dalla vittima che abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6946 del 22 marzo 2007
«La lesione dell'integrità fisica con esito letale, intervenuta immediatamente o a breve distanza dall'evento lesivo, non è configurabile come danno biologico, poiché la morte non costituisce la massima lesione possibile del diritto alla salute, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3990 del 18 marzo 2003
«In materia di esecuzione di obblighi di fare, l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione decide la controversia insorta tra le parti in ordine al contenuto della condanna ha natura di sentenza ed è, quindi, impugnabile con l'appello, ma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13618 del 30 maggio 2013
«La tutela possessoria delle luci è consentita, oltre che nel caso di servitù di luce, anche allorché le aperture siano state eseguite e mantenute "iure proprietatis", costituendo l'apertura di luce sul confine manifestazione di una facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11191 del 4 luglio 2012
«L'art. 1426 c.c., il quale stabilisce la non annullabilità del contratto concluso dal minore, che con raggiri abbia occultato la sua minore età, costituisce una norma di carattere eccezionale. Ne consegue che detta deroga al regime...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7125 del 21 marzo 2013
«A norma dell'art. 2051 c.c., incombe sul danneggiato l'onere di provare il nesso causale tra la cosa e il danno subìto, dovendo costui dimostrare che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 967 del 27 gennaio 1998
«Gli stati emotivi o passionali, per loro stessa natura, sono tali da incidere, in modo più o meno massiccio, sulla lucidità mentale del soggetto agente senza che ciò, tuttavia, per espressa disposizione di legge, possa escludere o diminuire...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11864 del 28 ottobre 1986
«Le proiezioni di films inverecondi e persino pornografici, eseguite nei cinema «a luci rosse», non degradano il carattere oggettivamente osceno di pratiche sessuali (nella specie un coito orale omosessuale) poste in essere da spettatori nel corso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7820 del 8 luglio 1992
«La capacità richiesta per gestire il patrimonio e valutare le conseguenze degli atti di disposizione è diversa e maggiore da quella richiesta per rendersi conto di atti lesivi della propria integrità fisica. Pertanto non è contraddittoria la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2558 del 2 febbraio 2009
«In tema di luci e vedute, viola il principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato il giudice di merito che, adito allo scopo di sentir dichiarare l'illegittimità di alcune vedute aperte in una costruzione eretta in sopraelevazione, ne...»
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Cassazione civile, sentenza n. 72 del 19 gennaio 1948
«Se, con sentenza passata in giudicato, venga ordinato a due consulenti tecnici d'ufficio, che, in tempi diversi ed in mutata situazione di luoghi abbiano compiuto distinte indagini, di dare ciascuno, in particolare, chiarimenti su lacune,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 39 del 3 gennaio 2011
«È inammissibile il deferimento del giuramento decisorio ove la formulazione delle circostanze non porti, in caso di ammissione dei fatti rappresentati, automaticante all'accoglimento della domanda ma richieda una valutazione di tali fatti da parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7266 del 24 luglio 1993
«Anche circostanze verificatesi successivamente alla commissione del delitto - quali, nella specie, l'abbandono dell'arma dell'omicidio in un cassonetto d'immondizie ed il recarsi al lavoro dopo il fatto di reato - possono essere probatoriamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39791 del 2 novembre 2005
«Il dolo d'impeto, che connota la risposta immediata o quasi immediata ad uno stimolo esterno, non esclude la lucidità, ma non richiede neppure una immediatezza assoluta della risposta allo stimolo, essendo diversi, in ogni soggetto, i tempi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48841 del 5 dicembre 2013
«In tema di imputabilità, ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente, possono rientrare nel concetto di "infermità" anche i disturbi della personalità o comunque tutte quelle anomalie psichiche non inquadrabili nel ristretto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9889 del 16 ottobre 1992
«L'epilessia non deve essere considerata una patologia tale da causare una permanente deficienza psichica giacché in periodi extra-accessuali il soggetto ha piena capacità di intendere e di volere e conserva lucidità e completa consapevolezza delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27351 del 23 dicembre 2014
«In tema di annullamento del testamento, l'incapacità naturale del testatore postula la esistenza non già di una semplice anomalia o alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive del "de cuius", bensì la prova che, a cagione di una infermità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25635 del 4 dicembre 2014
«In tema di proprietà e rapporti di vicinato, il sacrificio del diritto del vicino di tenere le luci nel muro è subordinato alla effettiva erezione di una costruzione, in appoggio o in aderenza al muro stesso, e non anche in relazione alla semplice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35997 del 7 ottobre 2010
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della minorata difesa, l'età avanzata della vittima del reato, a seguito delle modificazioni legislative introdotte dalla L. n. 94 del 2009, è rilevante nel senso che impone al giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4316 del 4 marzo 2016
«In tema di incapacità naturale conseguente ad infermità psichica (nella specie, demenza senile grave), accertata la totale incapacità di un soggetto in due periodi prossimi nel tempo, la sussistenza di tale condizione è presunta, "iuris tantum",...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26383 del 20 dicembre 2016
«Posto che nella disciplina legale dei "rapporti di vicinato" l'obbligo di osservare nelle costruzioni determinate distanze sussiste solo in relazione alle vedute, e non anche alle luci, la dizione "pareti finestrate" contenuta in un regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21060 del 19 ottobre 2016
«Il diritto al risarcimento del cd. danno biologico terminale è configurabile, e conseguentemente trasmissibile "iure hereditatis", ove intercorra un apprezzabile lasso di tempo (nella specie, dieci giorni) tra le lesioni colpose e la morte causata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 786 del 13 gennaio 2017
«La prodigalità, cioè un comportamento abituale caratterizzato da larghezza nello spendere, nel regalare o nel rischiare eccessiva rispetto alle proprie condizioni socio-economiche ed al valore oggettivamente attribuibile al denaro, configura...»