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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8916 del 11 maggio 2004
«Le cooperative sociali di servizio di cui alla lettera a) dell'art. 1, comma primo legge 8 novembre 1991, n. 381 perseguono, al pari di ogni altra società cooperativa, lo scopo mutualistico, ancorché si tratti di mutualità esterna, trascendente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17245 del 5 dicembre 2002
«...controversie tra soci (ovvero tra questi ultimi e la società) da quella in cui esso rivesta la più limitata funzione di organo interno alla società stessa, con compiti di riesame e controllo delle deliberazioni adottate da altri organi sociali.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 29653 del 18 dicembre 2008
«In tema di trasferimento d'azienda, in caso di donazione di una ditta individuale a due soggetti e di successiva costituzione di una società di persone tra loro, si verifica una duplice cessione di azienda, in quanto i due donatari divengono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10587 del 8 maggio 2009
«Ai fini della valutazione della possibilità di confusione tra le denominazioni di due società, alla stregua dell'art. 2564 c.c., per l'oggetto delle imprese ed il luogo in cui esse sono esercitate, non è necessario prendere in considerazione le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7651 del 28 marzo 2007
«Ai fini della rilevanza della confondibilità delle denominazioni sociali, alla stregua dell'art. 2564 c.c., inoltre, non devono considerarsi tanto le attività svolte in concreto dalle società che abbiano denominazioni simili, quanto la potenziale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10728 del 15 dicembre 1994
«...denominazioni sociali di due imprenditori, ovvero la astratta idoneità del comportamento tenuto dalla ditta o società concorrente ad incidere negativamente sul profitto che l'imprenditore si propone di ottenere attraverso l'esercizio dell'impresa.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34622 del 16 ottobre 2002
«...nuovo ed ulteriore rispetto alla precedente formulazione, il rapporto di causalità tra il delitto di false comunicazioni sociali, od altro reato societario tra quelli specificamente richiamati dalla norma, ed il dissesto della società fallita.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11881 del 6 agosto 2003
«...sociali in particolare, non essendo configurabile nell'ambito della medesima compagine la coesistenza di due rapporti, uno fondato sul contratto di società e l'altro, fra il socio e i suoi familiari, derivante dal vincolo familiare o di affinità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10596 del 28 ottobre 1997
«Nell'ipotesi di alienazione di quote sociali anteriore al pignoramento delle stesse, ai fini dell'applicazione del criterio dettato dall'art. 2914, n. 4, c.c., conta la certezza della data, la quale è assicurata dalla vidimazione del libro sociale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1245 del 31 gennaio 1998
«In tema di false comunicazioni sociali, qualora la redazione di falsa contabilità serva di supporto alla falsa rappresentazione della realtà sociale offerta dal bilancio, chiunque, benché estraneo, contribuisca a tali artifici contabili, nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13989 del 23 marzo 2004
«...pubblici e sociali e quindi di garantire un corretto rapporto tra il paziente e la struttura sanitaria; per altro verso, che il diritto alla salute è un diritto non solo individuale, ma anche collettivo, ai sensi dell'art. 32 della Costituzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1737 del 10 maggio 1995
«...criminosa; peraltro una volta accertata la partecipazione al sodalizio, il reato di cui all'art. 416 bis c.p. è da ritenersi concretizzato indipendentemente dall'accertamento sugli apporti del soggetto alla realizzazione degli scopi sociali.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3403 del 11 aprile 1997
«...attività contrassegnate dalla presenza di fini sociali, che impongono per l'ente una sottrazione della libera disponibilità dei fini operativi e l'imposizione di obiettivi che vanno oltre l'ambito degli interessi di apprezzamento privatistico.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6070 del 12 marzo 2013
«Pertanto, la prova contraria, idonea a superare l'effetto di pubblicità dichiarativa che l'iscrizione della cancellazione spiega per la società di persone, non può vertere sul fatto statico della pendenza di rapporti sociali non definiti,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3397 del 23 gennaio 2013
«La fattispecie di false comunicazioni sociali di cui agli artt. 2621 e 2622 c.c. individua le condotte penalmente rilevanti sia nell'esposizione dei fatti materiali che non rispondono ad una concreta o veritiera realtà sia nell'omissione di dati o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3229 del 22 gennaio 2013
«In tema di false comunicazioni sociali, a seguito delle modifiche introdotte dal d.l.vo n. 61 del 2002 la punibilità è esclusa se la condotta incriminata non altera in modo sensibile la rappresentazione della situazione economica, patrimoniale o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14759 del 17 aprile 2012
«Ai fini della sussistenza del reato di false comunicazioni sociali previsto dall'art. 2622 c.c., la causazione di un danno ai soci può anche non essere perseguito in modo diretto dall'autore della condotta, essendo sufficiente che egli ne abbia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3791 del 29 ottobre 1993
«...contenenti il germe della sopraffazione od enunciazioni filosofico-politico sociali (quali il primato delle razze superiori, la purezza della razza) conducano a discriminazioni aberranti, con il pericolo che ne derivi odio, violenza, persecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3197 del 4 febbraio 1994
«In tema di sequestro conservativo penale, nel caso in cui il sequestro abbia ad oggetto beni quali azioni, quote sociali ed aziende, i poteri di controllo e di vigilanza che spettano al giudice penale sul custode, devono svolgersi nel rispetto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2038 del 16 maggio 1995
«La presenza degli stessi soggetti in ruoli diversi negli organi sociali delle due società, i legami tra loro o le modalità del trasferimento dei beni dalla prima alla seconda possono costituire elementi da cui trarre legittimamente la convinzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 8 marzo 2005
«Ai fini della competenza territoriale, qualora sia convenuta una persona fisica, e si faccia riferimento al luogo del domicilio, che è criterio di collegamento rilevante sia ai fini dell'art. 18 c.p.c. che dell'art. 20 c.p.c. ed autonomo rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4632 del 20 aprile 1993
«La dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 28 commi secondo, terzo e quarto L. 24 dicembre 1969 n. 990, di cui alla sentenza della Corte costituzionale 6 giugno 1989 n. 319, nella parte in cui non esclude che gli enti gestori delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2177 del 5 marzo 1994
«La sentenza della Corte costituzionale n. 319 del 1989 - che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 28, L. 24 dicembre 1969, n. 990 nella parte in cui non esclude che gli enti gestori delle assicurazioni sociali possano esercitare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35488 del 12 settembre 2003
«Un reato comune è soggettivamente politico, ai sensi dell'art. 8, comma 3, c.p., allorché sia qualificato da un movente strettamente politico, il che si verifica quando il colpevole abbia agito per conseguire fini e scopi che investano la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14745 del 29 dicembre 1999
«...occulta, dissimula, distrugge o dissipa i beni sociali ovvero espone o riconosce passività inesistenti, senza che sia necessario che tale consapevolezza investa i singoli episodi nei quali l'azione dell'amministratore di fatto si è estrinsecata.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8959 del 3 ottobre 1997
«Il criterio discretivo va individuato nel contenuto più specifico del delitto di «atti osceni», che si richiama alla «verecondia sessuale», rispetto a quel complesso di regole etico-sociali, che impongono a ciascuno di astenersi da tutto quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25112 del 2 luglio 2007
«...escludere solo in presenza di particolari contesti sociali, culturali o familiari nei quali l'atto risulti privo di valenza erotica, come, ad esempio, nel caso del bacio sulla bocca scambiato, nella tradizione russa, come segno di saluto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2756 del 5 febbraio 2008
«Il decreto emesso dalla Corte d'appello, in sede di reclamo, avverso il decreto del tribunale per i minorenni che ha disposto l'affido di un figlio minore ai servizi sociali, non è impugnabile col ricorso ordinario per cassazione ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21834 del 14 ottobre 2009
«Quando la società è in liquidazione, la valutazione del giudice, ai fini dell'applicazione dell'art. 5 della legge fall., deve essere diretta unicamente ad accertare se gli elementi attivi del patrimonio sociale consentano di assicurare l'eguale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7886 del 5 aprile 2006
«Nelle società di persone, l'unificazione della collettività dei soci (che si manifesta con l'attribuzione alla società di un nome, di una sede, di un'amministrazione e di una rappresentanza) e l'autonomia patrimoniale del complesso dei beni...»