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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17860 del 31 agosto 2011
«Qualora, nelle opposizioni in materia esecutiva ai sensi degli artt. 615, secondo comma, 617, secondo comma, e 619 c.p.c., all'udienza fissata per la fase sommaria del giudizio si verifichi la mancata comparizione delle parti, il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17996 del 1 settembre 2011
«Ai fini del riconoscimento del privilegio al credito vantato da impresa artigiana, ai sensi dell'art. 2751 bis, n. 5, c.c., occorre la preminenza del "fattore lavoro" sul capitale investito e la prevalenza del lavoro personale del titolare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20153 del 3 ottobre 2011
«In tema di cessione d'azienda, la previsione, di cui al secondo comma dell'art. 2560 c.c., della solidarietà dell'acquirente dell'azienda nella obbligazione relativa al pagamento dei debiti dell'azienda ceduta è posta a tutela dei creditori di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24413 del 21 novembre 2011
«In tema di effetti del mutamento di una consolidata interpretazione del giudice della nomofiliachia di una norma processuale (cd. "overruling"), posto che - alla luce della nuova esegesi dell'art. 202 del r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775, di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28357 del 22 dicembre 2011
«In tema di interpretazione del contratto, il criterio ermeneutico contenuto nell'art. 1367 c.c. - secondo il quale, nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, anziché in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11199 del 4 luglio 2012
«Nel giudizio di cassazione, l'adozione del modello della motivazione semplificata nella decisione dei ricorsi - sorto per esigenze organizzative di smaltimento dell'arretrato e di contenimento dei tempi di trattazione dei procedimenti civili entro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13739 del 31 luglio 2012
«Ove alla domanda di esecuzione specifica del contratto preliminare di vendita, proposta dal promissario acquirente, si contrapponga quella del promittente venditore diretta ad ottenere la risoluzione dello stesso contratto per inadempimento della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18026 del 19 ottobre 2012
«La sospensione del processo presuppone che il rapporto di pregiudizialità tra le due cause di cui si tratta sia non solo concreto, ma anche attuale, nel senso che la causa ritenuta pregiudiziale sia tuttora pendente, non avendo altrimenti il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, sentenza n. 5729 del 11 aprile 2012
«Alla luce dei principi di economia processuale e della ragionevole durata del processo di cui all'art. 111, secondo comma, Cost., nonché di una lettura costituzionalmente orientata dell'art. 384 cod. proc. civ., una volta verificata l'omessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9440 del 11 giugno 2012
«In tema di riunione di procedimenti relativi a cause connesse, il principio di autonomia dei giudizi riuniti, per cui la riunione non altera la posizione delle parti in ciascuno di essi, né gli atti e le statuizioni riferiti ad un processo si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15375 del 19 giugno 2013
«La Corte di cassazione, nel cassare la sentenza di appello avente contenuto soltanto processuale, può esercitare il potere, attribuitole dall'art. 384, secondo comma, seconda parte, c.p.c., di negare l'astratta configurabilità del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20183 del 3 settembre 2013
«La nozione di "urgente e impreveduto bisogno", di cui al secondo comma dell'art. 1809 c.c., fa riferimento alla necessità del comodante - su cui gravano i relativi oneri probatori - di appagare impellenti esigenze personali, e non a quella di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26641 del 28 novembre 2013
«Per escludere la sussistenza del possesso utile all'usucapione non è sufficiente il riconoscimento o la consapevolezza del possessore circa l'altrui proprietà del bene, occorrendo, invece, che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26828 del 29 novembre 2013
«Nei giudizi di impugnativa di un licenziamento, il cosiddetto "aliunde perceptum", come fatto sopravvenuto dedotto nel primo momento utile, è rilevabile anche nel giudizio di rinvio, ove solo in occasione del suo svolgimento ne sia stata possibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22454 del 22 ottobre 2014
«La dichiarazione relativa al versamento del prezzo di una compravendita immobiliare, seppur contenuta nel rogito notarile, non ha valore vincolante nei confronti del creditore di una delle parti del contratto che abbia proposto azione diretta a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23950 del 10 novembre 2014
«La nullità della singola clausola contrattuale comporta la nullità dell'intero contratto ovvero all'opposto, per il principio "utile per inutile non vitiatur", la conservazione dello stesso in dipendenza della scindibilità del contenuto negoziale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9488 del 30 aprile 2014
«Il frazionamento soggettivo delle azioni in giudizio, ravvisabile ove più soggetti promuovano contemporaneamente distinte cause di identico contenuto nei confronti dello stesso soggetto, con identico patrocinio legale, e quindi connesse per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 19345 del 29 settembre 2015
«In materia di procedimento sommario di cognizione, il mancato avvertimento di cui all'art. 163, comma 3, n. 7, c.p.c. nel ricorso introduttivo, applicabile ex art. 702 bis c.p.c., comporta, ove il convenuto si sia costituito lamentandone la...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21422 del 24 ottobre 2016
«L'istanza di regolamento di competenza ha la funzione di investire la S.C. del potere di individuare definitivamente il giudice competente, onde evitare che la designazione di quest'ultimo sia ulteriormente posta in discussione nell'ambito della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26189 del 19 dicembre 2016
«La notificazione dell’atto di appello effettuata al procuratore domiciliatario mediante consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario l’ultimo giorno utile, senza che il notificante si sia accertato del cambio di domicilio del predetto procuratore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13374 del 29 novembre 1986
«Con le modifiche apportate all'originario testo dell'art. 630 c.p. (sequestro di persona a scopo di estorsione), divenuto reato tipico della criminalità organizzata, si è cercato di minare alla base le associazioni criminali attraverso la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2822 del 3 marzo 1988
«Ai fini della configurabilità del reato di estorsione di cui all'art. 629 c.p., la richiesta effettuata dai sequestratori nei confronti del sequestrato, al momento della liberazione, di pagare successivamente il prezzo del riscatto, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3742 del 22 marzo 1988
«In tema di ricettazione di moduli di assegni bancari di c/c è ammissibile la richiesta di risarcimento del danno anche nel caso in cui il correntista non abbia subito alcun pregiudizio per essere riuscito a bloccare in tempo utile qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11768 del 20 novembre 1991
«Tra gli atti istruttori cui il difensore ha diritto di partecipare non rientra la perquisizione eseguita dalla polizia giudiziaria nell'immediatezza della consumazione di un delitto, quando acquistano rilievo soltanto i sospetti e vengono posti in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10376 del 29 ottobre 1992
«Benché il giudice di merito nell'esercizio del suo potere discrezionale concernente la concessione o il diniego delle attenuanti generiche possa attingere a qualsiasi elemento di valutazione ancorché non esplicitamente contemplato nell'art. 133...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2001 del 3 marzo 1993
«In tema di violazione della pubblica custodia di cose non è richiesto, per la costituzione della custodia, l'uso di formule particolari o di determinate procedure, bensì che l'apprensione della cosa da parte del pubblico ufficiale sia avvenuta in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2260 del 10 luglio 1993
«In relazione ad addebito di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, non può escludersi il valore indiziario, eventualmente confirmatorio di altre risultanze, attribuibile ai precedenti penali e giudiziari del soggetto, ed anche ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 265 del 1 marzo 1993
«La rinuncia all'impugnazione ne determina ipso iure l'inammissibilità, donde l'efficacia meramente dichiarativa dell'ordinanza con la quale il giudice prende atto dell'inammissibilità stessa. Essa è un negozio unilaterale non suscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 319 del 15 gennaio 1993
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 659, comma secondo, c.p. la rumorosità non va valutata in astratto, sulla base di specifiche disposizioni di legge, bensì in concreto, tanto che qualsiasi attività lavorativa può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2699 del 30 giugno 1994
«Nei reati di associazione e, segnatamente, nel reato di associazione per delinquere di tipo mafioso non è configurabile responsabilità a titolo di cosiddetto «concorso esterno» giacché o il presunto concorrente esterno, nel porre in essere la...»