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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39087 del 3 novembre 2001
«Non integra il reato di esercizio abusivo della professione di biologo la condotta di chi, avendo messo a disposizione del pubblico un apparecchio per autodiagnosi, esegua in luogo dell'interessato quelle operazioni materiali necessarie per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5117 del 6 febbraio 2001
«...quella penale, e affermava che l'art. 323 c.p., obbligando il pubblico ufficiale al rispetto di leggi e regolamenti nell'esercizio delle sue funzioni, recepisce nella struttura del reato ogni disciplina dei doveri del pubblico ufficiale medesimo).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6837 del 20 febbraio 2001
«Per la sussistenza del reato di cui all'art. 323 c.p., non è sufficiente che il soggetto ponga in essere un comportamento contrario ai doveri di imparzialità cui devono essere informati gli atti della P.A., ma è anche necessario che la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30190 del 30 agosto 2002
«Non è configurabile la nullità di cui all'art. 178, comma primo, lett. b) c.p.p., concernente l'inosservanza dell'iniziativa del P.M. nell'esercizio dell'azione penale e la sua partecipazione al procedimento, nell'ipotesi di conferimento, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41005 del 5 dicembre 2002
«...con norme inderogabili di ordine pubblico e buon costume, che non debbono necessariamente identificarsi con il complesso delle regole dettate dal codice di rito ed in particolare con quelle relative all'esercizio dei diritti della difesa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16686 del 8 aprile 2003
«Infatti la qualità di titolare della gestione dell'esercizio pubblico comporta l'assunzione dell'obbligo giuridico di controllare che la frequentazione del locale da parte dei clienti non sfoci in condotte contrastanti con le norme concernenti la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21432 del 15 maggio 2003
«Integra il reato di abuso di ufficio ai sensi dell'art. 323 c.p. la condotta del pubblico amministratore che rilasci una autorizzazione all'esercizio di commercio in un immobile non conforme alla legislazione urbanistica, in quanto realizza un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33095 del 5 agosto 2003
«La presenza di un'istanza al pubblico ministero volta a sollecitare detto ufficio a richiedere l'archiviazione nell'interesse di un imputato, costituisce esercizio della professione forense e pertanto qualora tale azione venga compiuta da parte di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12237 del 15 marzo 2004
«A fronte dell'esercizio di un potere discrezionale del pubblico ufficiale, ricorrono gli estremi della corruzione propria (art. 319 c.p.) nelle ipotesi in cui il soggetto abbia accettato, dietro compenso, di non esercitare la discrezionalità che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21110 del 5 maggio 2004
«La violazione di norme igienico-sanitarie da parte di ditta aggiudicataria della gara di appalto per la refezione nelle scuole comunali non realizza uno dei presupposti necessari per la configurabilità del reato di abuso di ufficio in capo al...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12238 del 30 marzo 2005
«...c.p.p., in quanto preclude la partecipazione del pubblico ministero al procedimento e viola il diritto di difesa dell'imputato, al quale viene interdetto l'esercizio di facoltà suscettibili di esercizio solo nell'ambito dell'udienza preliminare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26248 del 26 luglio 2006
«In tema di delitto di corruzione, la rinuncia del pubblico ufficiale, dietro compenso, al retto esercizio della funzione che per legge gli spetta, e quindi la rinuncia all'esercizio di poteri discrezionali, integra l'ipotesi di corruzione propria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7600 del 2 marzo 2006
«In tema di abuso d'ufficio, anche precedentemente alla modifica dell'art. 323 c.p. in base alla L. n. 324 del 1997, ai fini dell'integrazione dell'elemento oggettivo del reato è richiesto che l'abuso si realizzi attraverso l'esercizio da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21934 del 30 maggio 2008
«...con minorenne siano commessi da un collaboratore scolastico (o bidello ) nell'esercizio delle proprie funzioni, trattandosi di un incaricato di pubblico servizio in considerazione del rapporto organico esistente con l'istituzione scolastica.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45064 del 4 dicembre 2008
«...quando il reato è commesso nell'esercizio delle funzioni pubblicistiche ovvero quando, pur collocandosi il comportamento criminoso fuori dall'esercizio di tali funzioni, tale qualità abbia agevolato in modo diretto la commissione del reato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47374 del 19 dicembre 2008
«In caso d'esercizio dell'azione penale per i reati d'omicidio colposo e lesioni colpose commessi con violazione delle norme antinfortunistiche, l'INAIL è legittimato a costituirsi parte civile e ad esercitare nel procedimento penale l'azione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41592 del 24 novembre 2010
«Il responsabile di un esercizio commerciale, nella specie di un supermercato, pur sprovvisto di poteri di rappresentanza del proprietario, ha legittimazione alla proposizione della querela per i fatti di furto della merce ivi detenuta ed esposta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12370 del 15 marzo 2013
«In tema di abuso di ufficio, il requisito della violazione di legge o di regolamento può consistere anche nella inosservanza del principio di imparzialità previsto dall'art. 111 comma secondo della Costituzione, espressione del più generale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32026 del 21 luglio 2014
«Commette il reato di furto in abitazione chi si introduce all'interno di un esercizio commerciale adibito a tabaccheria, durante l'orario di apertura e nella parte concretamente aperta al pubblico, trattandosi di locale nel quale le persone si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37373 del 9 settembre 2014
«In tema di abuso d'ufficio, il requisito della violazione di legge può consistere anche nella inosservanza dell'art. 97 della Costituzione, la cui parte immediatamente precettiva impone ad ogni pubblico funzionario, nell'esercizio delle sue...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9883 del 28 febbraio 2014
«...specificamente individuabili "ex post", integra il reato di cui all'art. 319 cod. pen., e non il più lieve reato di corruzione per l'esercizio della funzione di cui all'art. 318 cod. pen. (nel testo introdotto dalla legge 6 novembre 2012, n. 190).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17655 del 27 aprile 2015
«...319 quater c.p., stante la mancanza della condizione di assoggettamento della persona offesa all'esercizio di una potestà altrui, bensì il delitto di truffa aggravata, prevista a norma degli artt. 640, comma secondo, n. 2, e 61, n. 9, c.p..»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30323 del 15 luglio 2016
«...di esercizio di poteri autoritativi o certificativi - né quella di incaricato di pubblico servizio, dovendosi escludere che tale attività sia oggettivamente di pubblico interesse o che tale natura possa derivare dall'art. 16 d.P.R. 147 del 1990.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4648 del 26 febbraio 2010
«Nel quadro istituzionale e normativo disegnato dalla Costituzione, infatti, il principio di legalità dell'azione amministrativa permette di ravvisare il potere pubblico esclusivamente in termini di esercizio tipico e formale.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5987 del 2 ottobre 2009
«Non v'è dubbio che la legittimazione passiva all'esercizio del diritto d'accesso spetti, oltre ai soggetti pubblici, anche ai soggetti privati che abbiano in gestione l'attività di servizi pubblici ed in generale a tutti i soggetti di diritto...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4707 del 11 ottobre 2017
«Le scelte di pianificazione urbanistica costituiscano esercizio di ampia discrezionalità da parte dell'amministrazione, e dunque richiedono una motivazione più o meno puntuale, in relazione al fatto che si tratti di previsioni concernenti uno...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 28684 del 9 novembre 2018
«Con l'art. 1, 8° comma, del cit. d.l., tale ente è autorizzato ad avvalersi del c.d. patrocinio autorizzato dell'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'art. 43, r.d. n. 1611 del 1933 e l'alternativa all'esercizio di detta facoltà consiste, quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4050 del 19 febbraio 2009
«La facoltà di diniego di rinnovo alla prima scadenza del contratto di locazione ad uso abitativo da parte di una società commerciale a scopo di lucro non rientra tra le previsioni di cui all’art. 3 della legge n. 431 del 1998, riferendosi la lett....»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3415 del 11 luglio 2017
«Le ipotesi di conflitto di interesse previste dall'art. 42, comma 2, del d.lgs. n. 50 del 2016 (in termini generali ed astratti) si riferiscono a situazioni in grado di compromettere, anche solo potenzialmente, l'imparzialità richiesta...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4186 del 19 giugno 2019
«...economicamente più vantaggiosa, e l'altra conseguente all'eventuale esercizio da parte del promotore del diritto di prelazione); si tratta di fasi strutturalmente autonome, ma biunivocamente interdipendenti sotto il profilo funzionale.»