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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19397 del 28 settembre 2004
«In tema di procedimento di impugnazione di crediti ammessi al passivo fallimentare, la disposizione dell'ultimo comma dell'art. 100 legge fall. (a mente del quale, per l'istruzione e la decisione delle impugnazioni si applicano le disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2526 del 6 luglio 1992
«...udice. Ne consegue l'inapplicabilità della sospensione dei termini di custodia cautelare nel caso in cui il processo sia stato sospeso per rimessione degli atti alla Corte costituzionale per il giudizio incidentale di costituzionalità di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 272 del 10 febbraio 1997
«In detta seconda ipotesi, ove dall'accoglimento della richiesta derivi, come conseguenza necessaria, la stasi del procedimento, questa non potrà risolversi in pregiudizio dell'imputato e comportare, quindi, anche la sospensione dei termini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7038 del 14 giugno 2000
«Qualora, invece, la corte di appello pronunci sentenza di secondo grado, avverso la quale sia proposto ricorso per cassazione, la corte di legittimità annulla senza rinvio la sentenza impugnata e ritiene il giudizio, qualificando l'originaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8856 del 28 settembre 1993
«Ne consegue che, proposta impugnazione dal P.M. avverso una di tali sentenze, la corte di merito deve astenersi dal pronunciare la decisione di secondo grado e limitarsi a qualificare come ricorso l'impugnazione stessa; ove la corte d'appello...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8081 del 27 febbraio 2007
«La sentenza n. 26 del 6 febbraio 2007 della Corte Costituzionale — con la quale è stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 1 L. n. 46 del 2006, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., escludeva che il pubblico ministero potesse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23776 del 7 luglio 2006
«Nell'ambito della recente novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che impone la dichiarazione di inammissibilità dell'appello nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23525 del 6 luglio 2006
«Nell'ambito della recente novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che impone la dichiarazione di inammissibilità dell'appello nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18018 del 23 maggio 2006
«Alla luce della novella introdotta con la L. n. 46 del 2006 che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che impone la dichiarazione d'inammissibilità dell'appello nel caso di annullamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1050 del 1 aprile 1999
«Ne consegue che un provvedimento adottato in assenza di tale richiesta dà luogo a nullità assoluta, insanabile e rilevabile, anche di ufficio, in ogni stato e grado del giudizio, per violazione del principio posto dall'art. 178 lettera b) c.p.p....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8356 del 24 agosto 1998
«Il decesso di una delle parti nel corso del giudizio di primo grado comporta la necessità della prosecuzione del procedimento nei confronti di tutti gli eredi, litisconsorti necessari (per l'inscindibilità del rapporto processuale) tanto nel grado...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3279 del 16 aprile 1997
«La morte (come la radiazione o la sospensione) dell'unico procuratore, a mezzo del quale una parte è costituita nel giudizio di merito, (intervenuta nel caso di specie tra l'udienza di precisazione delle conclusioni e quella di discussione)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 950 del 18 gennaio 2005
«In tema di conclusione del processo civile, il provvedimento di estinzione del giudizio, adottato dal tribunale in composizione unipersonale o monocratica, ai sensi dell'art. 305 c.p.c., ha il contenuto sostanziale di una sentenza, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10796 del 9 luglio 2003
«Invero - posto che occorre tenere distinto il fenomeno della nullità degli atti processuali da quello dell'impulso processuale - nel caso della riassunzione il potere di iniziativa della parte viene esercitato non già per introdurre un giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 888 del 23 gennaio 2012
«In tema di riassunzione della causa innanzi al giudice dichiarato competente dalla Corte di cassazione a seguito di ricorso ordinario ed in base a decisione sulla sola questione di competenza, l'onere di provare la data di decorrenza del termine...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1092 del 9 luglio 1947
«La sospensione del giudizio e il rinvio al tribunale costituiscono nel meccanismo funzionale della legge, provvedimenti equipollenti all'autorizzazione alla presentazione della querela di falso, di cui all'art. 222.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10208 del 13 luglio 2002
«In applicazione del principio per il quale è legittimato a ricorrere in appello soltanto colui che sia stato parte del giudizio di primo grado, nel caso di sentenza resa nei confronti di una società di persone è inammissibile il ricorso in appello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5208 del 25 maggio 1998
«In materia di impugnazioni, la proroga di sei mesi del termine lungo annuale per la loro proposizione, prevista dall'art. 328, terzo comma, c.p.c., in caso di verificazione negli ultimi sei mesi del suo decorso della morte della parte o di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8054 del 22 maggio 2003
«In un giudizio svoltosi con pluralità di parti di causa scindibile, qualora l'impugnazione sia proposta da una sola parte, il giudice di appello deve disporre la notificazione dell'atto introduttivo alla o alle altre parti soccombenti e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4739 del 30 marzo 2001
«Pertanto, quando la Corte di cassazione, accogliendo il ricorso della parte parzialmente soccombente non onerata dalle spese processuali, cassi la sentenza della Corte di appello, rinviando per il riesame ad altra sezione della stessa Corte cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24354 del 15 novembre 2006
«Ne consegue che, in controversia relativa al risarcimento dei danni da illegittima requisizione di immobili, ove il giudice di primo grado, con statuizione non definitiva, abbia dichiarato responsabile la sola amministrazione statale, emettendo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 12190 del 2 luglio 2004
«Le domande di restituzione o di riduzione in pristino della parte che ha eseguito una prestazione in base ad una sentenza poi cassata (nella specie, sentenza del giudice ordinario di condanna al pagamento di somma di denaro) può essere proposta,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21901 del 29 agosto 2008
«La domanda di restituzione delle somme pagate in esecuzione di una sentenza, successivamente cassata in sede di legittimità, va proposta esclusivamente dinanzi al giudice competente per effetto del rinvio, e non dinanzi al giudice che sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5799 del 11 giugno 1998
«La Corte ha, ancora, stabilito che, alla sentenza di appello, non poteva riconoscersi l'effetto di un implicito riconoscimento dell'inefficacia del decreto ingiuntivo opposto, potendo tale effetto essere determinato solo dal giudice del rinvio a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4933 del 27 aprile 1993
«Nel caso di impugnazione immediata di sentenza non definitiva, il successivo passaggio in giudicato della decisione resa in sede di giudizio di rinvio, dopo la cassazione della relativa decisione di appello, determina una separazione del giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7088 del 24 maggio 2001
«Ne consegue che qualora la sentenza di secondo grado abbia trattato e deciso una questione che, ancorché affrontata dall'appellante nel corso del giudizio, non abbia tuttavia formato oggetto di uno specifico motivo di impugnazione si verifica una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10524 del 23 ottobre 1998
«La mancata indicazione della procura nell'atto di citazione in appello non è causa di nullità della citazione stessa, non essendo tale omissione ricompresa tra le violazioni cui, ai sensi dell'art. 164 c.p.c. (applicabile in forza del rinvio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13128 del 28 maggio 2010
«In virtù del rinvio operato dall'art. 359 c.p.c. alle disposizioni del procedimento di primo grado, l'art. 163 bis c.p.c. (nella formulazione anteriore alla modifica di cui all'art. 2, comma 1, lett. g), della legge 28 dicembre 2005, n. 263,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24437 del 23 novembre 2007
«Tuttavia, ove, come nella specie, l'acquisizione consenta di verificare l'apposizione, a margine del ricorso introduttivo, della procura conferita per tutti i gradi di giudizio, i giudici d'appello devono disporre l'acquisizione del fascicolo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5228 del 1 dicembre 1977
«In tale ipotesi resta salva la facoltà del giudice d'appello di separare le due cause ai sensi dell'art. 103, secondo comma, c.p.c. (Nella specie la medesima parte era stata convenuta in giudizio da due attori diversi, con separati atti di...»