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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8364 del 20 giugno 2000
«La mancata indicazione della parte contumace nell'epigrafe della sentenza, e la mancata dichiarazione di contumacia della stessa, non incidono sulla regolarità del contraddittorio ove risulti che la parte sia stata regolarmente citata in giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 913 del 26 gennaio 1995
«La mancata indicazione del nome di una parte nell'epigrafe o nel dispositivo della sentenza, ovvero in entrambi, non integra una causa di nullità della sentenza stessa, ma un mero errore materiale emendabile con la procedura prevista dagli artt....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16999 del 2 agosto 2007
«L'erronea trascrizione nella sentenza delle conclusioni delle parti, mentre costituisce, di norma, una semplice irregolarità formale irrilevante ai fini della validità della sentenza, determina un effetto invalidante della medesima allorché abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3840 del 20 febbraio 2007
«È valido, benché tardivo, l'appello proposto dal litisconsorte necessario pretermesso, equivalendo il relativo atto ad una anticipata e spontanea integrazione del contraddittorio. (Nella specie, la Suprema Corte ha cassato con rinvio la sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1508 del 6 marzo 1980
«Qualora una causa sia stata erroneamente iscritta a ruolo due volte, in relazione alle distinte iniziative dell'attore e del convenuto, con la nomina di due diversi magistrati istruttori appartenenti al medesimo ufficio giudiziario, e davanti ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3924 del 17 aprile 1998
«La domanda di «regolarizzazione» della posizione contributiva proposta nei confronti di un datore di lavoro dichiarato fallito appartiene, come le altre domande aventi contenuto patrimoniale, alla competenza del tribunale fallimentare, e va fatta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2440 del 3 febbraio 2006
«Il ricorso per ottenere la revocazione del decreto del giudice delegato con il quale, in sede di verificazione, è stato ammesso un credito allo stato passivo, introducendo un procedimento di natura contenziosa, è soggetto all'applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 75 del 4 gennaio 2001
«I provvedimenti decisori emessi dal Giudice delegato nell'ambito del fallimento e delle altre procedure concorsuali previste dal R.D. 13 marzo 1942, n. 267 sono impugnabili con il reclamo davanti al Tribunale ai sensi dell'art. 26 L. fall. nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8111 del 14 giugno 2000
«Nel fallimento, anche il debito cosiddetto «di massa» che sia controverso per non essere stato contratto direttamente dagli organi del fallimento deve essere verificato attraverso il procedimento previsto dagli artt. 93 ss. e 101 L. fall., come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4494 del 21 aprile 1995
«La surrogazione legale dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato verso il terzo responsabile dà luogo ad una forma di successione a titolo particolare tra l'assicurato e l'assicuratore che comporta la legittimazione esclusiva di quest'ultimo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24832 del 6 giugno 2013
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, richiesto dall'indagato di provvedere alla distruzione della documentazione relativa alle intercettazioni telefoniche e ambientali ritenute inutili, rigetti "de plano"...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10987 del 10 giugno 2004
«Il decreto del tribunale fallimentare che, con riguardo a fallimento revocato, provvedendo sull'istanza del curatore di liquidare il suo compenso ponendolo a carico del creditore che aveva richiesto il fallimento ovvero a carico del fallito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24416 del 16 novembre 2006
«Qualora sussistono i requisiti richiesti dalla legge, ai sensi degli arte. 44 c.c. e 31 att. c.c., per opporre il trasferimento di residenza ai terzi di buona fede, ovvero la doppia dichiarazione fatta al comune che si abbandona e a quello di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2909 del 7 febbraio 2008
«Nel caso in cui la notificazione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. sia stata eseguita dall'ufficiale giudiziario sulla base del solo certificato rilasciato dall'ufficiale di anagrafe, dal quale risulti che il destinatario è sloggiato per ignota dimora...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4947 del 20 agosto 1980
«La vacatio di venti giorni dal compimento delle formalità prescritte per la notificazione ex art. 143 c.p.c. mira ad escludere che il destinatario dell'atto possa ricevere alcun pregiudizio processuale prima della scadenza di detto termine, ma non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 206 del 13 gennaio 1998
«In presenza di convenzioni internazionali che abilitino alle notifiche processuali a mezzo del servizio postale, le modalità di consegna sono quelle proprie dei regolamenti del Paese di destinazione, tuttavia il giudice italiano non può recepire o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 137 del 14 aprile 2000
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale e con riguardo alle ipotesi di mancata consegna del piego per temporanea assenza del destinatario, ovvero mancanza, rifiuto o inidoneità della persona abilitata a riceverlo, la notificazione si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2391 del 17 marzo 1999
«È nulla la notifica per compiuta giacenza presso l'ufficio postale dell'atto di citazione indirizzato in un luogo in cui il destinatario, indipendentemente dall'esser conosciuto, non ha la residenza, o, se questa è sconosciuta, il domicilio o la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12952 del 4 giugno 2007
«Per far valere quale motivo di appello un vizio di nullità relativa che abbia inficiato il giudizio di primo grado, riflettendosi sulla validità della relativa sentenza, è necessario, in considerazione del disposto di cui all'art. 157 c.p.c., che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16034 del 14 novembre 2002
«La prova testimoniale, raccolta prima della integrazione del contraddittorio nei confronti di un litisconsorte necessario pretermesso, è affetta da una nullità posta a tutela della sola parte pretermessa; solo questa potrà quindi farla valere nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10143 del 12 luglio 2002
«Quando la legge imponga la introduzione del giudizio con citazione anziché con ricorso e l'adozione del rito ordinario anziché quello camerale, il fatto che il giudizio erroneamente sia introdotto con ricorso e si svolga col rito camerale non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12293 del 5 ottobre 2001
«Il terzo che, pur essendo stato chiamato in causa da un difensore sfornito della procura a proporre istanze eccedenti l'ambito originario della lite, si costituisca in giudizio e, invece di eccepire la nullità dell'atto di chiamata, accetti il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1567 del 3 maggio 1976
«Il vizio di citazione derivante dal difetto di legittimazione ad processum del soggetto in età minore, chiamato in giudizio in proprio e non in persona del suo legale rappresentante, dà luogo ad una nullità che può essere rilevata oltre i termini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4948 del 4 aprile 2001
«La regola dettata dal terzo comma dell'art. 157 c.p.c., secondo cui la nullità non può essere opposta dalla parte che vi ha dato causa, si riferisce solo ai casi in cui la nullità non possa pronunciarsi che su istanza di parte e non riguarda,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12608 del 12 dicembre 1997
«Per il disposto dell'art. 157 c.p.c. la nullità non può essere opposta dalla parte che vi ha dato causa e, quindi, in caso di mancata integrazione del contraddittorio dalla parte che abbia omesso la notifica dell'atto di impugnazione al proprio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2025 del 25 febbraio 1987
«Nel giudizio d'appello disciplinato dal nuovo rito del lavoro, qualora la copia del decreto presidenziale, in calce a quella del ricorso introduttivo, consegnata all'appellato in sede di notifica, manchi dell'indicazione della data dell'udienza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26401 del 16 dicembre 2009
«In tema di litisconsorzio necessario, ove l'ordine di integrazione del contraddittorio venga dato senza l'indicazione del termine finale per la notificazione dell'atto di integrazione, ma facendosi espresso riferimento ai "termini di legge" e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4994 del 18 aprile 2000
«Il ricorso e il pedissequo decreto di anticipazione della prima udienza devono essere comunicati a cura del cancelliere al procuratore delle parti costituite almeno cinque giorni prima dell'udienza di comparizione fissata dal giudice adito, mentre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2225 del 3 marzo 1987
«Nel caso in cui l'attore assegni un termine di comparizione eccedente il minimo, non è affetta da nullità l'anticipazione dell'udienza di comparizione, ove il convenuto si sia costituito dopo la scadenza del termine minimo di comparizione, sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9306 del 8 giugno 2012
«La citazione in giudizio nulla, per l'assegnazione di un termine a comparire inferiore a quello previsto dalla legge, ai sensi dell'art. 164 c.p.c. (nella specie per il mancato rispetto della sospensione dei termini processuali, prevista dall'art....»