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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6883 del 14 febbraio 2017
«È inammissibile il deposito della lista testimoniale, mediante l'uso della posta elettronica certificata (PEC). (In motivazione, la S.C. ha precisato che, in assenza di una espressa norma derogatoria - prevista invece per il giudizio civile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9646 del 27 febbraio 2017
«Ai fini dell'utilizzo, ai sensi dell'art. 500, comma quarto, cod. proc. pen., delle dichiarazioni predibattimentali del testimone, gli "elementi concreti" sulla base dei quali può ritenersi che egli sia stato sottoposto a violenza o minaccia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42334 del 6 ottobre 2016
«Il potere del giudice di disporre d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, previsto dall'art. 507 cod. proc. pen., non comprende anche la possibilità di dare lettura degli atti esistenti nel fascicolo del dibattimento senza l'impulso della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11956 del 13 marzo 2017
«L'attribuzione in sentenza al fatto contestato di una qualificazione giuridica diversa da quella enunciata nell'imputazione non determina la violazione dell'art. 521 cod. proc. pen., qualora la nuova definizione del reato appaia come uno dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9638 del 27 febbraio 2017
«La regola compendiata nella formula "al di là di ogni ragionevole dubbio" riguarda tutte le componenti del giudizio e, pertanto, anche la capacità di intendere e di volere dell'imputato, il cui onere probatorio non è attribuito all'imputato, quale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6025 del 9 febbraio 2017
«Non viola il divieto di "reformatio in peius" l'applicazione da parte del giudice d'appello di una pena pecuniaria di specie diversa e meno grave, pur se quantificata in misura superiore rispetto alla pena originaria, in quanto il divieto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10509 del 3 marzo 2017
«In tema di giudizio di appello, una volta che l'imputato lamenti con l'atto di gravame la mancanza di prova in ordine alla sussistenza in uno o più elementi costitutivi del reato, nessun rilievo può avere il fatto che, nel corso del giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11519 del 9 marzo 2017
«In tema di ricorso per cassazione, l'adempimento dell'onere di autosufficienza relativo a tale specifico mezzo di impugnazione non può costituire lo strumento per introdurre nel giudizio di legittimità aspetti in fatto non dedotti tempestivamente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3367 del 23 gennaio 2017
«L'errore materiale e l'errore di fatto, indicati dall'art.625 bis cod. proc. pen. come motivi di possibile ricorso straordinario avverso provvedimenti della corte di cassazione, consistono, rispettivamente, il primo nella mancata rispondenza tra...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14787 del 24 marzo 2017
«In tema di rescissione del giudicato, sussiste una colpevole mancata conoscenza del processo, preclusiva del ricorso di cui all'art. 625 ter cod. proc. pen., in tutti i casi in cui l'imputato non abbia adempiuto agli oneri di diligenza generati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13930 del 22 marzo 2017
«Ai fini dell'ammissibilità della richiesta di revisione, una diversa valutazione tecnico-scientifica di elementi fattuali già noti può costituire "prova nuova", ai sensi dell'art. 630, comma primo, lett. c), cod. proc. pen., quando risulti fondata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8529 del 22 febbraio 2017
«In tema di estradizione per l'estero, ai fini dell'accertamento della condizione ostativa prevista dall'art. 698, comma primo, cod. proc. pen., è onere dell'estradando allegare elementi e circostanze che la Corte di appello deve valutare, anche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24305 del 17 maggio 2017
«In tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, rientra nella giurisdizione italiana, e può dunque essere legittimamente autorizzata, la captazione di comunicazioni telefoniche che si svolgano attraverso utenze estere tra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2622 del 11 febbraio 2004
«Ogni attività umana economicamente rilevante può essere oggetto sia di rapporto di lavoro subordinato sia di rapporto di lavoro autonomo, a seconda delle modalità del suo svolgimento. L'elemento tipico che contraddistingue il primo dei suddetti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1549 del 14 dicembre 1970
«Il prendere cognizione di una corrispondenza chiusa si riferisce non solo al tenore di una lettera, ma anche ad un oggetto reale, racchiuso nella corrispondenza, il quale può essere di varia natura, come ad esempio una fotografia, e quindi anche...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 23 gennaio 1971
«È nulla la sentenza che, nel pronunciare condanna per più reati, infligga una pena unica, senza stabilire, in violazione dell'art. 483 c.p.p., la pena per ciascuno dei reati stessi; in tal modo, invero, non è dato tener ferma, per tutti gli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3232 del 25 marzo 1982
«La violenza o la minaccia, prevedute come circostanze aggravanti del reato di evasione, hanno il loro ambito nelle generiche previsioni di cui agli artt. 581 e 612 c.p. Solo nel caso in cui le concrete modalità dell'azione del reato di evasione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3316 del 20 aprile 1983
«Il rinvio dell'art. 459 codice penale alle disposizioni degli artt. 453, 455 e 457 non può intendersi come un semplice richiamo quoad poenam; sicché per la individuazione delle relative fattispecie è necessario far riferimento al contenuto delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2332 del 25 febbraio 1992
«In base al combinato disposto dell'art. 1 della L. 24 dicembre 1969, n. 990 il quale stabilisce, con una norma di carattere generale e senza eccezioni, l'obbligo dell'assicurazione per la responsabilità civile per i veicoli a motore senza guida di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5414 del 7 maggio 1992
«Ai fini dell'applicazione della normativa del codice della strada, approvato con D.P.R. 15 giugno 1959, n. 393, nonché della normativa sull'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7225 del 24 giugno 1992
«Lo speciale rito previsto dall'art. 444 c.p.p. esclude l'applicabilità delle misure di sicurezza (art. 445, comma primo, c.p.p.), con la sola eccezione della confisca di cui all'art. 240, comma secondo c.p. Ne consegue che accettando l'accordo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 714 del 26 gennaio 1993
«I conflitti di competenza e di giurisdizione sono configurabili, e quindi ammissibili, soltanto tra giudici. Non sono, invece, configurabili tra pubblici ministeri, i cui contrasti sono regolati dagli artt. 54 ss. c.p.p., né tra pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2021 del 3 marzo 1993
«Anche in presenza di una causa di nullità o di perenzione del sequestro, il privato non può disporre liberamente della cosa sequestrata prima che ne venga ordinata la restituzione dalla autorità giudiziaria, non essendo ammissibile che egli si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2128 del 8 giugno 1994
«Il giudice dell'incidente de libertate non può rivalutare autonomamente una questione pregiudiziale e strettamente connessa alla definizione del merito già esaminata dal giudice della cognizione e da costui risolta con la relativa sentenza. Invero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3734 del 19 novembre 1994
«Ai fini dell'applicazione delle misure cautelari, l'indizio può anche essere unico: ed invero l'uso del plurale - «gravi indizi» - ha scopo soltanto indeterminativo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 74 del 29 marzo 1995
«Attesa l'autonomia del procedimento di revoca di una misura alternativa alla detenzione (nella specie, detenzione domiciliare), rispetto a quello a suo tempo conclusosi con la concessione della misura medesima, deve escludersi che il mandato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1038 del 28 settembre 1995
«Il pubblico ministero che, a norma dell'art. 321, comma 3 bis, c.p.p., riceve il verbale di un sequestro preventivo eseguito in via d'urgenza dalla polizia giudiziaria ha il potere di qualificarlo giuridicamente. Pertanto, se lo ritiene sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1460 del 17 luglio 1995
«In tema di misure cautelari personali, il pericolo per l'acquisizione o la genuinità della prova, richiesto dall'art. 274, lettera a), c.p.p., per l'applicazione delle stesse, deve essere concreto e va identificato in tutte quelle situazioni dalle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2129 del 16 gennaio 1995
«In tema di peculato d'uso, non è ipotizzabile il tentativo, in quanto con l'appropriazione risulta consumato il reato di peculato comune e la mancata restituzione impedisce solo che detto reato degradi nell'ipotesi minore di peculato d'uso. (La...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2578 del 31 agosto 1995
«La persona offesa, in quanto tale non rientra tra i soggetti che a norma dell'art. 257, comma 1, c.p.p., possano proporre istanza di riesame contro il provvedimento di sequestro: essa pertanto non è destinataria dell'avviso dell'udienza previsto...»