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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25889 del 25 luglio 2006
«Il reato commesso all'estero non può rientrare nella giurisdizione del giudice italiano per il solo fatto che sia legato dal vincolo della continuazione con altro reato commesso in Italia, trattandosi di ipotesi non compresa tra quelle che, ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14432 del 27 marzo 2014
«L'amministratore di una società risponde del reato omissivo contestatogli quale diretto destinatario degli obblighi di legge, anche quando altri soggetti abbiano agito come amministratori di fatto, atteso che la semplice accettazione o il semplice...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18998 del 6 maggio 2009
«Il responsabile della sicurezza sul lavoro, che ha negligentemente omesso di attivarsi per impedire l'evento, non può invocare, quale causa di esenzione dalla colpa, l'errore sulla legittima aspettativa che non si verifichino condotte imprudenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11999 del 22 novembre 2000
«In presenza di una situazione di pericolosità concretamente accertata eccedente il normale livello di rischio collegato all'attività, la mancata adozione da parte dei responsabili dell'esercizio ferroviario delle misure necessarie a prevenire il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36595 del 22 settembre 2009
«In tema di reati fallimentari e societari, ai fini della affermazione della responsabilità penale degli amministratori senza delega e dei sindaci è necessaria la prova che gli stessi siano stati debitamente informati oppure che vi sia stata la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4981 del 6 febbraio 2004
«In quanto titolari di distinte posizioni di garanzia, rispondono del reato di omicidio colposo plurimo, per la morte dei pazienti avvenuta a causa del fuoco sviluppatosi all'interno della camera iperbarica in cui si trovavano per eseguire la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 902 del 27 gennaio 1982
«La cronica intossicazione da alcool differisce dalla semplice ubriachezza abituale perché determina un processo patologico permanente, non collegato necessariamente all'eccessiva ingestione di sostanze alcooliche.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5307 del 5 maggio 1992
«Il reato di collusione in contrabbando costituisce una deroga al generale principio sancito dall'art. 115 c.p. che prescrive la non punibilità sia dell'accordo per commettere un reato sia della istigazione, non seguita della commissione del reato....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3579 del 3 aprile 1982
«L'erronea opinione dell'imputato di bigamia di essere libero di contrarre nuovo matrimonio, avendo ottenuto il divorzio all'estero, non costituisce errore su legge diversa da quella penale, ai sensi dell'art. 47 comma terzo c.p. bensì errore sulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1706 del 16 luglio 1969
«Il delitto di bigamia consiste nel contrarre, in costanza di matrimonio produttivo di effetti giuridici, un altro matrimonio avente anche esso effetti civili. Il reato può essere escluso soltanto dalla giuridica inesistenza o del matrimonio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27051 del 14 aprile 2008
«Ai fini dell'integrazione del delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare, il disconoscimento di paternità, sebbene accertato con sentenza passata in giudicato, opera ex nunc e non ex tunc atteso che il rapporto di discendenza cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10539 del 20 novembre 1997
«Ai fini della sussistenza del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, di cui all'art. 570 cpv. n. 2 c.p., per avere il soggetto fatto mancare i mezzi di sussistenza alle persone indicate dalla norma, devono concorrere, oltre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1032 del 6 febbraio 1997
«In tema di reato di corruzione di minorenne, secondo l'art. 609 quinquies c.p., introdotto dall'art. 6 legge 15 febbraio 1996, n. 66 (Norme contro la violenza sessuale), è punito «chiunque compie atti sessuali in presenza di persona minore di anni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12584 del 20 dicembre 1994
«Nell'omicidio l'aggravante del nesso teleologico ex art. 576 n. 1 c.p.p. ha natura meramente soggettiva e per la sua struttura concerne i motivi soggettivi dell'agire e non già l'elemento materiale del reato: conseguentemente, per essere estesa ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10413 del 17 luglio 1989
«Non è configurabile il delitto di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale, ma quello di omicidio volontario del neonato, qualora lo stato di abbandono predetto sia stato artatamente e volontariamente creato e mantenuto col fine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1387 del 4 febbraio 2000
«La fattispecie criminosa delineata dall'art. 578 c.p., postula uno stato di abbandono della madre inteso non come fatto contingente legato al momento culminante della gravidanza, bensì come condizione di vita, che si sostanzia nell'isolamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4485 del 25 febbraio 2014
«Il notaio che pubblica un testamento con legato immobiliare ha il duplice obbligo, civile e deontologico, di provvedere alla trascrizione, in quanto il legato si acquista senza necessità di accettazione, mentre tale obbligo non sussiste per il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46766 del 19 dicembre 2011
«Le circostanze aggravanti previste, rispettivamente, dall'art. 609 ter, comma primo, n. 1, c.p. (violenza sessuale commessa ai danni di minore infraquattordicenne) e dall'art. 609 ter, comma primo, n. 5, c.p. (violenza sessuale commessa dal reo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43426 del 5 novembre 2004
«L'abitacolo di un'autovettura non può essere considerato privata dimora, in quanto sfornito dei requisiti minimi indispensabili per potersi risiedere in modo stabile per un apprezzabile lasso di tempo, né tanto meno appartenenza di privata dimora,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21062 del 5 maggio 2004
«La violazione del domicilio (art. 614 c.p.) presuppone la sua esistenza reale ed attuale, con l'esercizio di tutte le attività domestiche che godono della tutela della legge penale. L'attualità dell'uso, cui è collegato il diritto alla tutela...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22153 del 29 ottobre 2010
«È reclamabile davanti alla corte d'appello il decreto emesso dal tribunale in composizione monocratica, ai sensi dell'art. 13 del r.d. 28 marzo 1929, n. 499, che abbia provveduto sul ricorso per il rilascio del certificato di eredità e legato nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5629 del 19 giugno 1996
«Il giudizio di merito relativo alla dichiarazione di paternità o maternità naturale di minori innanzi al tribunale per i minorenni oppure, in sede di gravame, innanzi alla Sezione per i minorenni della Corte d'appello, a norma dell'art. 38 disp....»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 1064 del 20 gennaio 2014
«In tema di prescrizione estintiva, l'elemento costitutivo della relativa eccezione è l'inerzia del titolare del diritto fatto valere in giudizio e la manifestazione della volontà di profittare dell'effetto ad essa ricollegato dall'ordinamento,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3646 del 16 marzo 1990
«Sussiste la circostanza aggravante di cui al secondo comma, n. 1 dell'art. 640 c.p. ogni qual volta il danno della truffa ricada su un ente pubblico. È pertanto irrilevante che gli artifizi ed i raggiri abbiano tratto in inganno un soggetto non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13510 del 12 ottobre 1989
«Deve rispondere di truffa e non di furto aggravato dal mezzo fraudolento, l'utente che, immobilizzando o ritardando nel suo movimento, con un congegno, il disco rotante sito all'interno del contatore e collegato alle cifre numeriche indicanti il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5447 del 11 febbraio 2010
«Integra il delitto di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione di doveri inerenti una pubblica funzione, e non quello di peculato, la condotta del curatore fallimentare il quale, falsificando dei mandati di pagamento mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1650 del 27 gennaio 2014
«In assenza di opposizione, il decreto ingiuntivo acquista efficacia di giudicato formale e sostanziale solo nel momento in cui il giudice, dopo averne controllato la notificazione, lo dichiari esecutivo ai sensi dell'art. 647 cod. proc. civ. Tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1539 del 16 gennaio 2006
«Integra il delitto di truffa, fuori dall'ipotesi dell'amministratore unico di una società per azioni che ne sia anche unico azionista, il compimento da parte dell'amministratore di una S.p.A., in accordo col soggetto estraneo alla società, di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38549 del 20 ottobre 2005
«Non integra il delitto di truffa, per mancanza di artifici o raggiri, la condotta del debitore che adempia consegnando, con la contestuale promessa di risarcire eventuali danni in caso di insolvibilità del traente, per girata al creditore, al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38 del 19 gennaio 2004
«Nel delitto di cui all'art. 640 bis c.p. (truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche) il danno patrimoniale dell'ente pubblico si identifica non con il lucro cessante, bensì soltanto con il «danno emergente» sorto al momento della...»