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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4561 del 3 luglio 2019
«Non può configurarsi alcun obbligo per l'Amministrazione di pronunciarsi su una richiesta di autotutela, non essendo coercibile dall'esterno l'attivazione del procedimento di riesame della legittimità dell'atto amministrativo, mediante l'azione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5009 del 18 aprile 2000
«I provvedimenti dotati di tale carattere, pertanto, debbono essere eseguiti da chiunque vi sia tenuto e possono ricevere senz'altro esecuzione attraverso la procedura della c.d. esecuzione d'ufficio, per conto e a spese dell'interessato, delle...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Lombardia, sentenza n. 4192 del 18 gennaio 2017
«È illegittimo l’operato dell’ufficio che applica a carico del richiedente la tassazione sulla liquidazione del fondo pensione in base alla normativa vigente al momento dell’erogazione, senza considerare la disciplina pregressa riferita al momento...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Lombardia, sentenza n. 1877 del 23 aprile 2018
«La tesi dell’ufficio condurrebbe ad una fattispecie di doppia imposizione economica, dacché, i medesimi redditi risulterebbero, dapprima, assoggettati ad IRES in capo alla società e successivamente assoggettati ad IRPEF in capo al socio, seppur in...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3174 del 30 giugno 2017
«...essendo invece consentito alle stesse di esercitare il potere di annullamento d'ufficio ai sensi del successivo 21 nonies sugli atti amministrativi presupposti alla stipula del negozio di diritto privato, purché affetti da vizi di legittimità.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4616 del 11 luglio 2012
«Nel giudizio avente per oggetto la revoca di un provvedimento amministrativo il giudice, pena la violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato ai sensi dell'art. 112 Cod. proc. civ., non può trasformare la domanda di...»
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Commissione Tributaria Regionale Per L'Emilia-Romagna, sentenza n. 2346 del 17 luglio 2017
«Il maggior valore di un terreno ceduto, e sul quale il contribuente abbia raggiunto un accertamento con adesione con l’Ufficio, non può svolgere i suoi effetti anche ai fini delle imposte dirette e della tassazione della maggiore plusvalenza...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Val D'Aosta, Sez. II, sentenza n. 28 del 30 ottobre 2017
«La vendita di area già edificata non può rientrare - a fronte di una riqualificazione effettuata dall’Ufficio sulla scorta di elementi presuntivi - nelle ipotesi, sicuramente tassative, previste dall’art. 67 TUIR, il quale assoggetta a tassazione...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Lombardia, sentenza n. 4773 del 22 novembre 2018
«Ai fini della determinazione della plusvalenza tassabile ai fini IRPEF, l’Ufficio è legittimato a riqualificare una cessione di immobile in una cessione di area edificabile ove vi siano elementi fattuali da cui è possibile desumere che...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5671 del 18 novembre 2014
«...inficia radicalmente l'atto stesso e per questo, accanto ad un azione di accertamento sottoposta a regime decadenziale dilatato, il codice del processo ha previsto che la nullità dell'atto possa sempre essere rilevata d'ufficio dal giudice.»
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Commissione Tributaria Di Secondo Grado Di Bolzano, Sez. II, sentenza n. 67 del 29 giugno 2018
«Di conseguenza è corretto l’operato dell’Ufficio che riconosca la detrazione, prevista dalle disposizioni della Convenzione con lo Stato estero, nei limiti della percentuale di reddito che concorre a formare la base imponibile per le imposte sul...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2584 del 22 maggio 2015
«Lo spirare del quinquennio dal deposito del ricorso costituisce infatti una causa estintiva operante di diritto e rilevabile d'ufficio ai sensi dell'art. 83 del codice del processo, fondata su una presunzione di carenza di interesse conseguente al...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1081 del 27 febbraio 2012
«La vigente disciplina in tema di annullamento d'ufficio (art. 21-nonies L. 7 agosto 1990, n. 241) non fissa un termine ultimo oltre il quale l'esercizio dell'attività di autotutela è illegittima, riconducendo la valutazione in concreto in ordine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 511 del 11 gennaio 2017
«Tuttavia, con riferimento alla mancata comunicazione di avvio del procedimento, la disposizione in parola, anche per fattispecie anteriori, non può essere applicata d'ufficio dal giudice, ma solo "ope exceptionis" da parte dell'Amministrazione,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4440 del 3 agosto 2012
«Il carattere discrezionale del provvedimento che annulla d'ufficio l'aggiudicazione definitiva di un appalto e l'esigenza di ponderare comparativamente gli interessi pubblici in relazione alla posizione di vantaggio conseguita dall'impresa a...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 8 del 17 ottobre 2017
«Nella vigenza dell'art. 21 nonies, L. 7 agosto 1990, n. 241 - introdotto dalla L. 11 febbraio 2005, n. 15 - l'annullamento d'ufficio di un titolo edilizio in sanatoria, intervenuto ad una distanza temporale considerevole dal provvedimento...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2774 del 15 maggio 2012
«L'art. 21 nonies L. 7 agosto 1990 n. 241 ha disciplinato i presupposti e le forme dell'annullamento d'ufficio, ma non ha modificato la natura del potere, e non lo ha trasformato da discrezionale in obbligatorio, né ha previsto un interesse...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 250 del 19 gennaio 2017
«Rispetto ai provvedimenti adottati anteriormente all'attuale versione dell'art. 21-nonies legge n. 241 del 1990, il termine massimo dei diciotto mesi per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio non può che cominciare a decorrere dalla...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6275 del 22 dicembre 2014
«La disciplina dell'annullamento d'ufficio contenuta nell'art. 1 comma 136 secondo periodo L. 30 dicembre 2004 n. 311 si configura, più che come norma speciale, come regolamentazione parziale e incompleta dell'esercizio del potere di autotutela,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2151 del 1 aprile 2019
«L'art. 73, co. 3 del D.Lgs. n. 104/2010, se impone al Giudice di provocare il contraddittorio sulla questione rilevata d'ufficio e sebbene non sanzioni in modo espresso di nullità la sentenza resa, in realtà fa un rinvio implicito al successivo...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 3 del 2 dicembre 2010
«In base all'art. 73 c.p.a. il giudice amministrativo, prima di decidere una questione rilevata d'ufficio, deve indicarla alle parti.»
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Commissione Tributaria Provinciale Di Modena, Sez. II, sentenza n. 478 del 3 luglio 2017
«Il giudizio di antieconomicità che l'Ufficio può esprimere con riferimento ai costi pubblicitari sostenuti da una società deve prendere in considerazione l'insieme dei periodi di imposta in cui la politica commerciale dell'impresa si è sviluppata.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2697 del 29 aprile 2019
«...amministrativo il difetto di giurisdizione nei giudizi di appello deve essere dedotto con specifico motivo avverso il capo della sentenza che, implicitamente o esplicitamente, abbia statuito sul punto non essendo lo stesso rilevabile d'ufficio.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6147 del 21 novembre 2011
«L'art. 9 C.P.A. ha fatto venir meno la rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione in grado di appello, addossandone l'onere alla parte appellante, con apposito motivo di appello e sancendo, quindi, l'irrilevanza della semplice eccezione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1537 del 10 marzo 2011
«Ai sensi dell'art. 9, c.p.a., se in primo grado il difetto di giurisdizione è rilevato anche d'ufficio, nei giudizi di impugnazione non è più rilevabile d'ufficio, ma deve formare oggetto di uno specifico motivo d'appello: anche nel processo...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 8925 del 15 dicembre 2010
«Diverso è il caso in cui l'eccezione di difetto di giurisdizione non risultasse in alcun modo proposta (neanche con semplice memoria): in questo caso, lo stesso principio tempus regit actum impedirebbe al giudice d'appello, anche con riferimento...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6652 del 21 dicembre 2012
«Nel giudizio amministrativo l'art. 10 CPA (D.Lgs. n. 104/2010) prevede che in grado di appello non possono essere proposte domande nuove, né eccezioni non rilevabili di ufficio. La ratio consiste nel divieto di novorum in appello, anche al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9059 del 21 giugno 2002
«...come tale non rilevabile d’ufficio dal giudice per l’espresso divieto posto dall’art. 1242, primo comma, c.c., ed inammissibile, ai sensi degli artt. 447 bis, 437 e 345 c.p.c., se non proposta già in primo grado, secondo le peculiarità del rito.»
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Commissione Tributaria Regionale Per L'Emilia-Romagna, sentenza n. 3004 del 2 novembre 2017
«La deducibilità per le spese di sponsorizzazione sostenute dall’impresa a favore di una associazione sportiva dilettantistica è sempre riconosciuta a condizione:
1. che il soggetto sponsorizzato sia effettivamente una Associazione Sportiva...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9683 del 5 aprile 2019
«Il processo che, a seguito di tempestiva riassunzione conseguente ad una pronuncia declinatoria della giurisdizione, si instaura innanzi al giudice indicato come munito di essa, non è un nuovo ed autonomo procedimento, ma la naturale prosecuzione...»