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Corte costituzionale, sentenza n. 268 del 24 giugno 2002
«È infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 55 L. n. 184 del 1983, nella parte in cui, rinviando all'art. 299 c.c. per l'attribuzione del cognome al minore adottato in casi particolari, non consente che il minore, o suoi...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 350 del 16 luglio 2002
«È manifestamente inammissibile la q.l.c. del combinato disposto degli art. 35, 27 e 28 l. 4 maggio 1983 n. 184 - nel testo modificato dalla l. 28 marzo 2001 n. 149 - censurato, in riferimento agli art. 2, 3, 10 e 11 cost., nella parte in cui, per...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 120 del 11 maggio 2001
«Non è fondata, in riferimento agli art. 2, 3 e 30 cost., la q.l.c. dell'art. 299 comma 1 c.c., nella parte in cui dispone che l'adottato anteponga il cognome dell'adottante al proprio.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 301 del 29 settembre 2003
«Sono costituzionalmente illegittime, in riferimento a diversi parametri costituzionali, le norme che disciplinano le fondazioni bancarie previste: - dall'art. 11, c. 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Disposizioni per la formazione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 28 settembre 2018
«È sempre possibile, in linea di principio, riconoscere al Giudice d'appello il potere di sindacare il contenuto della motivazione dell'impugnata sentenza, affinché si possa riqualificare il dispositivo delle sentenze in rito ex art. 35, co. 1,...»
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Cassazione civile, sentenza n. 6683 del 7 dicembre 1982
«L'interpretazione delle clausole statutarie di un'associazione non riconosciuta è riservata al giudice del merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, se sostenuto da motivazione aderente ai criteri legali di ermeneutica...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 888 del 4 marzo 2016
«L'art. 34, comma 2, c.p.a. (secondo cui "in nessun caso il giudice può pronunciare con riferimento a poteri amministrativi non ancora esercitati") è espressione del principio costituzionale fondamentale di separazione dei poteri (e di riserva di...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Lombardia, sentenza n. 288 del 24 gennaio 2018
«I versamenti qualificati dalle società facenti parte del gruppo societario quali prestiti infruttiferi non sono esclusi dall’applicazione della disciplina di cui all’art. 76, comma 5, del d.p.r. n. 917/1986 allora vigente: la dazione di danaro da...»
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Commissione Tributaria Regionale Per L'Umbria, Sez. III, sentenza n. 270 del 24 luglio 2017
«Al fine di determinare il valore normale dei finanziamenti di una controllante in favore di una controllata ex art. 110, comma 7, TUIR, occorre far riferimento alle “Linee guida OCSE sui prezzi di trasferimento per le multinazionali e le...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1643 del 14 aprile 2008
«L'identificazione degli atti impugnati col ricorso giurisdizionale va operata non già con formalistico riferimento all'epigrafe del ricorso, bensì in relazione all'effettiva volontà del ricorrente desumibile dal gravame nel suo insieme, dai motivi...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 30 gennaio 2014
«Con riferimento alla necessità che il ricorso incidentale sia sempre esaminato prima del ricorso principale quando prospetti carenze oggettive dell'offerta dell'impresa non aggiudicataria, il discrimine è rintracciato nella introduzione, da parte...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4524 del 19 settembre 2008
«Nel caso in cui il ricorso è stato proposto ad una sezione staccata del Tar e successivamente, su istanza dell'amministrazione resistente, è stato trasmesso alla Sede principale del Tribunale ai sensi dell'art. 32, L. 6 dicembre 1971, n. 1034, il...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1322 del 23 marzo 2017
«In considerazione della sussistenza di un contrasto di indirizzi in giurisprudenza, potenzialmente idonei a pregiudicare l'equa ed uniforme applicazione della normativa di riferimento, va disposto il deferimento all'Adunanza Plenaria del Consiglio...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1640 del 22 marzo 2010
«Ai sensi dell'art. 36 del R.D. n. 642 del 1907, la facoltà del presidente dell'organo giudicante di disporre l'abbreviazione del termine per la presentazione delle memorie non incontra limiti espliciti. L'abbreviazione del termine a un giorno,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4435 del 4 settembre 2011
«Sulla scorta della normativa processuale di riferimento (artt. 92, 96 e 97 c.p.c e artt. 26, 57, 84 e 88 CPA - D.Lgs. n. 104/2010) deve ritenersi che la statuizione del giudice assunta in ordine all'assegnazione delle spese di causa (compresa la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3663 del 18 aprile 1996
«Qualora sia stipulata per una durata inferiore a quella legale una locazione di immobile destinato all’esercizio di una delle attività previste dall’art. 27 della L. n. 392 del 1978, il contratto, ove sorga controversia, potrà essere ritenuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6272 del 22 novembre 1988
«In tema di locazione di immobili adibiti ad uso non abitativo, il diniego della rinnovazione del contratto alla prima scadenza ai sensi dell’art. 29 della L. n. 392 del 1978 può essere esercitato anche con riguardo ai locali adibiti ad esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15037 del 21 novembre 2000
«L’art. 31 della L. n. 392 del 1978, nell’imporre al locatore, che entro sei mesi dalla riconsegna non adibisca l’immobile all’uso in vista del quale ha ottenuto la disponibilità, l’obbligo di risarcimento del danno nei confronti del conduttore,...»
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Tribunale civile Reggio Calabria, Sez. I, sentenza n. 44 del 17 febbraio 1999
«Con riferimento all’aggiornamento del canone di locazione di immobile adibito ad uso diverso da quello abitativo, in presenza di clausola contrattuale che regoli gli aumenti del canone subordinandoli ad apposita richiesta del locatore (in ossequio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8499 del 13 luglio 1992
«Le parti del contratto di locazione per uso abitativo assoggettato alle norme della legge sull’equo canone possono prevedere l’aggiornamento del canone con una cadenza maggiore o secondo percentuali minori di quelle previste dall’art. 32 della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15034 del 5 agosto 2004
«In tema di locazioni di immobili destinati ad uso non abitativo, per l’aggiornamento del canone di locazione, dovuto solo se pattuito e dal mese successivo alla richiesta (non necessariamente avanzata in forma scritta), l’art. 32 della legge 392...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1290 del 6 febbraio 1998
«La clausola di un contratto di locazione con la quale le parti convengano l’aggiornamento automatico del canone su base annuale (a seguito della modifica dell’art. 32 legge 392 del 1978 operata dall’art. 1 comma nono sexies della legge 118 del...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2737 del 29 aprile 2019
«Nel processo amministrativo, con riferimento al grado di appello, sussiste l'obbligo per il giudice di disporre la riunione degli appelli allorquando questi siano proposti avverso la stessa sentenza (art. 96, comma 1, c.p.c.), mentre in tutte le...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5051 del 2 dicembre 2016
«Nel processo amministrativo, in via generale, la riunione dei ricorsi per ragioni di connessione (art. 70 D.Lgs. n. 104/2010, CPA), può essere disposta in riferimento a cause che attengono al medesimo tipo di giudizio e sempre che i ricorsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8377 del 9 luglio 1992
«In tema di locazione di immobili per uso non abitativo, la clausola contrattuale, che prevede una preordinata maggiorazione del canone in una misura fissa che, prescindendo da ogni riferimento agli indici dei prezzi al consumo per le famiglie...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5304 del 2 marzo 2017
«È inammissibile il conflitto negativo di giurisdizione sollevato d'ufficio dal giudice oltre il termine stabilito alla L. n. 69 del 2009, art. 59, comma 3 e cioè successivamente alla "prima udienza fissata per la trattazione del merito", che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10820 del 17 ottobre 1995
«La disposizione dettata, con riferimento alle locazioni di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione per cui sia dovuta alla cessazione del rapporto l’indennità per la perdita dell’avviamento, dall’art. 34 della legge 27...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1632 del 16 febbraio 1998
«In tema di indennità per la perdita dell’avviamento commerciale, la sussistenza del requisito richiesto dall’art. 35 della legge 27 luglio 1978, n. 392 si ravvisa nell’esigenza che l’immobile locato sia utilizzato dal conduttore, nell’esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5268 del 12 giugno 1997
«Affinché, in caso di vendita dell’immobile locato ad uso diverso dall’abitazione, sorga in favore del conduttore il diritto di prelazione e di riscatto, occorre che l’immobile sia adibito a rapporti comportanti contatti con la collettività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 790 del 24 gennaio 1992
«Con riguardo ai contratti di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello abitativo, gli artt. 36 e 37, terzo comma, L. 27 luglio 1978, n. 392, i quali prevedono ipotesi di continuazione del rapporto con soggetto diverso...»