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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34421 del 12 settembre 2007
«La mancata comparizione dell'imputato — al quale sia previamente notificato il verbale di udienza con l'espresso avviso che detta notificazione è preordinata a consentire l'accettazione della remissione della querela e che essa può avere luogo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18282 del 11 maggio 2007
«Ai fini della configurabilità del reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, non costituisce minaccia idonea a coartare la volontà di quest'ultimo la pronuncia della frase «se mi fate il verbale, poi vediamo» profferita all'indirizzo di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42951 del 19 dicembre 2002
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 349 c.p., violazione di sigilli, non è necessaria la preventiva redazione del verbale di sequestro, atteso che l'obbligo della intangibilità dei sigilli nasce dalla loro materiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8264 del 1 luglio 1980
«Il reato di cui all'art. 367 c.p. è reato istantaneo che si consuma con la semplice denuncia idonea a provocare investigazioni e accertamenti della polizia giudiziaria, né l'omissione della firma del verbale di denuncia può avere alcuna influenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 90 del 3 gennaio 2014
«In relazione al delitto di falsa testimonianza commesso dall'acquirente di modiche quantità di sostanza stupefacente per uso personale che, sentito come testimone in dibattimento sulle sommarie informazioni rese nel corso delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43193 del 4 novembre 2004
«Nell'ambito di un procedimento per falsa testimonianza, è legittima l'acquisizione al fascicolo dibattimentale, a norma dell'art. 431 c.p.p., del verbale di sommarie informazioni rese ai carabinieri per verificare il contenuto delle dichiarazioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6276 del 27 aprile 1989
«Nel procedimento per falsa testimonianza, gli atti di quello principale, sospeso, possono essere legittimamente acquisiti, purché essi siano già stati resi pubblici nel dibattimento del giudizio principale. Nell'ipotesi in cui sia mancato questo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42259 del 28 ottobre 2004
«In tema di reati di falso, configura l'ipotesi criminosa di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione) il trasferimento dell'impronta genuina su di un documento originariamente privo della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5654 del 12 maggio 1994
«Il reato di costruzione senza concessione edilizia deve considerarsi permanente, poiché la condotta dell'agente non si esaurisce con l'inizio dei lavori, ma si protrae per tutta la durata di essi. Infatti, la permanenza cessa con l'ultimazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3852 del 24 aprile 1997
«Alla causa di interruzione della prescrizione per i reati tributari, prevista dalla seconda parte dell'art. 9 della L. 7 agosto 1982 n. 516, non si applica il principio della tassatività degli atti interruttivi, per cui assume efficacia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9116 del 16 luglio 1999
«In materia di reati fiscali assume efficacia interruttiva della prescrizione dei reati, ex art. 160 c.p., qualunque attività nel corso della quale gli uffici finanziari o la guardia di finanza prendono formalmente cognizione del reato,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5822 del 11 giugno 1982
«Agli effetti del reato di cui all'art. 478 c.p. il «rilascio» implica che la copia esca dalla sfera individuale dell'autore, per fatto volontario di questo, in modo che essa cominci a produrre nei rapporti esterni quell'efficacia probatoria che è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1827 del 24 febbraio 1995
«Anche nell'atto dispositivo — che consiste in una manifestazione di volontà e non nella rappresentazione o descrizione di un fatto — è configurabile la falsità ideologica in relazione alla parte «descrittiva» in esso contenuta e, più precisamente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16308 del 27 novembre 1989
«Conforme, Cass. pen., sez. III, 16 ottobre 2009, n. 40194 (ud. 29 settembre 2009), Puccio e altri.
Il reato di cui all'art. 479 c.p. e quello di cui all'art. 483 c.p. si differenziano tra loro con riguardo alla provenienza dell'attestazione falsa,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9268 del 15 settembre 1988
«La falsità penalmente irrilevante è soltanto quella che non incide, in alcun modo, sull'esistenza, sull'efficacia e sul contenuto di un determinato atto e, pertanto, è ipotizzabile solo quando il documento conserva tutte le sue originarie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12109 del 3 dicembre 1987
«Il fine specifico di procurare a sé o ad altri un vantaggio è richiesto quale componente essenziale dell'elemento psicologico del reato di cui all'art. 490 c.p., solo quando il documento si identifica in una scrittura privata, in quanto il falso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4743 del 8 maggio 1982
«L'art. 490 c.p. punisce chiunque distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico o una scrittura privata veri. La scrittura predisposta dal pubblico ufficiale, anche se da lui non sottoscritta perché la dichiarazione inserita a verbale non è stata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1274 del 14 gennaio 1987
«Il verbale di un'assemblea condominiale ha natura di scrittura privata. Ne deriva che l'eventuale falso ideologico (nella specie: stesura dopo la conclusione dei lavori; difforme indicazione degli argomenti trattati o discussi; asserita ma non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22240 del 27 settembre 2013
«La prova dell'avvenuto recapito della lettera raccomandata contenente il verbale dell'assemblea condominiale all'indirizzo del condomino assente all'adunanza comporta l'insorgenza della presunzione "iuris tantum" di conoscenza, in capo al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4362 del 19 gennaio 1994
«In tema di riabilitazione, non vale a dimostrare l'impossibilità economica del condannato di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato la mera produzione del verbale di udienza del giudizio di sfratto per morosità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8647 del 24 settembre 1996
«Il reato di peculato, di cui all'art. 314 c.p., sussiste anche se il pubblico ufficiale non abbia la materiale consegna del bene e la sua diretta disponibilità, essendo in ogni caso sufficiente la disponibilità giuridica. (Nella fattispecie si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12611 del 31 marzo 2010
«Integra il delitto di peculato la condotta dell'ufficiale di polizia giudiziaria che, subito dopo aver rinvenuto della sostanza stupefacente e senza provvedere alla redazione di formale verbale di sequestro, proceda alla sua distruzione mediante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28311 del 1 luglio 2003
«Ai fini della configurabilità del delitto di istigazione alla corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio (art. 322, comma 2, c.p.), l'idoneità dell'offerta deve essere valutata con giudizio ex ante, sicché il reato può essere escluso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7836 del 5 luglio 2000
«In tema di istigazione alla corruzione, di cui all'art. 322 c.p., dinanzi a un'offerta di una utilità economica, di per sè non priva di qualunque consistenza, spetta al ragionevole apprezzamento del giudice di merito stabilire se la proposta sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6261 del 7 febbraio 2003
«Integra il delitto di cui all'art. 334 c.p. (danneggiamento di cose sottoposte a sequestro da parte del proprietario non custode) la condotta di un venditore ambulante che, ricevuta la comunicazione verbale di sequestro della merce, la getti in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15928 del 5 aprile 2013
«In tema di calunnia, non esorbita dai limiti del diritto di difesa l'imputato che attribuisce un determinato fatto di reato ad altra persona, che pure sa innocente, soltanto per negare la propria responsabilità e ciò faccia nell'immediatezza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25715 del 12 giugno 2003
«Il rifiuto dell'acquirente di sostanza stupefacente di rivelare il nome del fornitore non è assimilabile a dichiarazione indiziante relativa a una sua condotta pregressa, ma costituisce esso stesso il reato di favoreggiamento personale, con la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12817 del 19 marzo 2013
«In tema di falsa testimonianza, l'esimente prevista dall'art. 384, comma primo, c.p., esclude la punibilità del testimone che abbia reso false dichiarazioni al fine di sottrarsi al pericolo di essere incriminato per un reato in precedenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7659 del 23 febbraio 2004
«Configura il delitto di evasione la condotta di colui che si allontani dal luogo ove si trovi in stato di coercizione personale e vigilato dagli organi di polizia che hanno operato l'arresto, anche se non sia stato ancora redatto il relativo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2925 del 9 marzo 2000
«Pur dovendosi ritenere che, di regola, la semplice inattività non possa costituire la condotta «elusiva» dei provvedimenti del giudice in materia di affidamento di minori, prevista come reato dall'art. 388, secondo comma, c.p., deve tuttavia...»