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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20312 del 9 ottobre 2015
«In tema di risarcimento del danno alla persona, il danno patrimoniale è risarcibile solo se sia riscontrabile la eliminazione o la riduzione della capacità del danneggiato di produrre reddito, mentre il danno da lesione della "cenestesi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21084 del 19 ottobre 2015
«La morte di un prossimo congiunto può causare nei familiari superstiti oltre al danno parentale, consistente nella perdita del rapporto e nella correlata sofferenza soggettiva, anche un danno biologico vero e proprio, in presenza di una effettiva...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25767 del 22 dicembre 2015
«In tema di responsabilità medica da nascita indesiderata, il nato disabile non può agire per il risarcimento del danno, neppure sotto il profilo dell'interesse ad avere un ambiente familiare preparato ad accoglierlo, giacché l'ordinamento non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9320 del 8 maggio 2015
«In materia di responsabilità civile, il principio della "omnicomprensività" della liquidazione del danno non patrimoniale comporta l'impossibilità di duplicazioni risarcitorie del medesimo pregiudizio, ma non esclude, in caso di illecito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 824 del 29 gennaio 1983
«Il delitto di frode in commercio concorre con la contravvenzione alle norme sulla produzione di pasta alimentare di grano duro, poiché la norma del codice penale è posta a tutela della buona fede degli acquirenti mentre le disposizioni della L. 4...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7386 del 19 maggio 1989
«La norma incriminatrice ex art. 659, secondo comma, c.p. è norma incompleta od imperfetta, in quanto il precetto in essa contenuto, non è pienamente formulato ed ha bisogno di integrazione con il richiamo a disposizioni di altre leggi o di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8827 del 23 giugno 1989
«Il sindaco, qualora sussista l'urgente necessità di tutelare la salute pubblica o l'ambiente, può ordinare lo sgombero delle aree occupate da rifiuti in danno dei soggetti obbligati. All'uopo non è necessario che si tratti di rifiuti tossici o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 341 del 17 gennaio 1992
«In tema di circostanze attenuanti, il danno o il pericolo di danno che deriva al consumatore di sostanza stupefacente dalla azione criminale dello spacciatore non può mai ritenersi di speciale tenuità, sia perché inerente alla salute di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1026 del 16 aprile 1993
«Le questioni concernenti l'esecuzione dei decreti in materia di misure di prevenzione vanno anch'esse trattate e decise nel rispetto delle regole dettate per il procedimento di esecuzione dagli artt. 665 ss. c.p.p. Pertanto, la deliberazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3964 del 11 maggio 1993
«Integra le condizioni di salute particolarmente gravi ostative alla persistenza della custodia cautelare in carcere una sindrome neuro-psichica che abbia condotto il detenuto in breve arco di tempo a tre successivi tentativi di suicidio, l'ultimo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5365 del 30 aprile 1994
«Ai fini della legittimità della misura cautelare della custodia in carcere, non si può considerare in condizioni di salute particolarmente gravi che non consentono le cure necessarie in stato di detenzione l'indagato affetto da neoplasia in stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1235 del 27 maggio 1995
«Qualora alle condizioni di salute pur eccezionalmente gravi si possa far fronte con le necessarie terapie senza dimettere il detenuto dalla casa di custodia viene automaticamente a ripristinarsi l'obbligo del giudice di applicare la custodia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5167 del 27 gennaio 1995
«Nell'adozione della custodia cautelare in carcere, per stabilire se le condizioni di salute della persona consentano le cure necessarie in stato di detenzione, occorre fare riferimento al suo stato clinico attuale, in rapporto alla terapia che può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4714 del 9 maggio 1996
«Il delitto di cui all'art. 416 bis c.p. — associazione per delinquere di stampo mafioso — sussiste anche allorché scopo dell'associazione è quello di trarre vantaggi o profitti da attività, di per sé lecite (ad esempio gestione di attività...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4723 del 19 novembre 1996
«L'art. 452 c.p., secondo cui per i delitti colposi contro la salute pubblica corrispondenti alle fattispecie dolose prevedute dagli artt. 440, 441, 442, 444, 445 dello stesso codice, si applicano le pene rispettivamente stabilite in detti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 843 del 2 luglio 1996
«Non integra il reato di cui all'art. 650 c.p. l'inosservanza del provvedimento sindacale con il quale sia stato imposto a taluno, per ragioni igienico-sanitarie, l'allontanamento dal centro abitato di animali. (In motivazione, la S.C. ha escluso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6838 del 8 marzo 1997
«È da considerare inerente alla salute pubblica e, pertanto, sanzionabile ai sensi dell'art. 650 c.p., in caso di inosservanza, il provvedimento amministrativo con il quale sia stata disposta la chiusura di una cava in quanto priva della licenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3882 del 1 febbraio 2002
«Commette il delitto di abuso di ufficio il sindaco che, quale ufficiale del Governo e come tale investito di un'autonoma potestà pubblica rispetto alla ordinaria competenza statale e regionale, ordini ex art. 12 D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 960 del 13 gennaio 2003
«Commette il reato di cui all'art. 323 c.p. il medico di una struttura pubblica il quale rappresenti al paziente l'imminenza di un pericolo per la sua salute (nel caso di specie un ictus in tempi brevi) e l'impossibilità di un ricovero tempestivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13377 del 12 aprile 2005
«Integra gli estremi della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. l'inosservanza dell'ordinanza del sindaco che, per ragioni di igiene, sospenda, nei confronti del gestore di una macelleria, l'autorizzazione sanitaria all'esercizio di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15881 del 19 aprile 2007
«È punibile ai sensi dell'art. 650 c.p. l'inosservanza dell'ordinanza contingibile ed urgente che il sindaco ha il potere-dovere di emanare, a livello locale, e ai sensi dell'art. 50 D.L.vo n. 267 del 2000 in caso di emergenze sanitarie o di igiene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10376 del 6 marzo 2008
«In tema di impedimento del difensore dell'imputato, l'omessa valutazione dell'istanza di rinvio dell'udienza per motivi di salute determina il difetto di assistenza dell'imputato, con la conseguente nullità assoluta ai sensi degli artt. 178, comma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12738 del 26 marzo 2008
«In tema di reati sessuali, le organizzazioni sindacali rappresentative degli iscritti vittime di violenza sessuale commessa sul luogo di lavoro possono costituirsi parte civile ed ottenere il risarcimento del danno, in quanto tale delitto lede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39830 del 11 novembre 2010
«In tema di reato di cui all'art. 650 c.p., l'ordinanza contingibile ed urgente che il sindaco può emanare, ai sensi dell'art. 50 D.L.vo n. 267 del 2000, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica o a tutela dell'ambiente, a carattere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34530 del 8 agosto 2013
«La sentenza della Corte Costituzione n. 177 del 2009 - con la quale si è dichiarata l'incostituzionalità dell'art. 47, comma primo, lett. a), seconda parte, l. n. 354 del 1975 nella parte in cui non limita la punibilità ai sensi dell'art. 385 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7597 del 18 febbraio 2014
«In materia sanitaria, stante la diffusa competenza residuale prima dello Stato e poi della Regione e in considerazione dell'autonomia gestionale delle singole A.S.L., va riconosciuta all'ente territoriale regionale la legittimazione a costituirsi...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1132 del 23 febbraio 2011
«Sebbene la regola preveda che, in sede di conferenza, la determinazione di conclusione del procedimento deve essere assunta sulla base della maggioranza delle posizioni espresse, in caso di motivato dissenso espresso da una amministrazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13749 del 27 giugno 2005
«L'art. 16 L. 7 agosto 1990 n. 241 (come modificato dall'art. 17 L. 15 maggio 1997 n. 127), per il quale, in caso di decorrenza del termine di quarantacinque giorni dalla richiesta senza che sia stato comunicato il parere o senza che l'organo adito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27118 del 23 maggio 2008
«In materia di emissioni in atmosfera, non opera la regola del silenzio assenso trattandosi di autorizzazioni aventi ad oggetto la tutela della salute.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 139 del 11 gennaio 2018
«In tema di accesso ai documenti amministrativi le necessità difensive, riconducibili all'effettività della tutela di cui all'art. 24 Cost., devono ritenersi, di regola, prevalenti rispetto a quelle della riservatezza. Ciò nonostante,...»