-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10223 del 16 marzo 2005
«In tema di circolazione stradale, in ipotesi di svolta a destra, il conducente di un veicolo (soprattutto — come nella specie — di grosse dimensioni) ha il dovere di assicurarsi con assoluta certezza che intraprendendo la...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 6394 del 5 marzo 2019
«La conoscibilità "ex officio" di un contratto collettivo si atteggia diversamente a seconda che si versi in un'ipotesi di violazione del contratto collettivo nazionale di lavoro privatistico o di un contratto collettivo nazionale del pubblico...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 25169 del 8 ottobre 2019
«La pretesa di condanna del datore di lavoro, ai sensi dell'art. 2126 c.c., al pagamento delle retribuzioni dovute per lo svolgimento di fatto di prestazioni di lavoro subordinato, anche con la P.A., allorquando la pretesa originariamente...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37603 del 12 ottobre 2007
«In tema di circolazione stradale, con riferimento al reato di guida in stato di ebbrezza, nell’ipotesi in cui il decreto di citazione a giudizio sia dichiarato nullo dal giudice di pace e il successivo decreto sia emesso nel...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5415 del 25 febbraio 2019
«Nell'ordinario giudizio di cognizione, che si instaura a seguito dell'opposizione a decreto ingiuntivo, l'opposto, rivestendo la posizione sostanziale di attore, non può avanzare domande diverse da quelle fatte valere con il ricorso monitorio,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3824 del 5 dicembre 2014
«In tema di guida in stato di ebbrezza, l’art. 186, comma 2-bis, e l’art. 222 cod. strada nella parte in cui prevedono entrambi la revoca della patente di guida per il conducente in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 2988 del 31 gennaio 2019
«Allorquando il convenuto in azione possessoria - per turbativa del possesso derivante dall'inosservanza della distanza legale rispetto a una preesistente costruzione dell'attore - prospetti la legittimità del proprio operato come conseguenza delle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17590 del 28 giugno 2019
«In materia di separazione personale dei coniugi, la domanda di addebito della separazione può essere introdotta per la prima volta con la memoria integrativa di cui all'art. 709, comma 3, c.p.c., in ragione della natura bifasica del giudizio, per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15926 del 13 giugno 2019
«Il giudizio di scioglimento di comunioni non è del tutto compatibile con le scansioni e le preclusioni che disciplinano il processo in generale, intraprendendo i singoli condividenti le loro strategie difensive anche all'esito delle richieste e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8240 del 22 marzo 2019
«Gli accordi "paradivisori", volti alla formazione di porzioni dei beni da assegnare a determinate condizioni, pur non producendo l'effetto distributivo dei beni stessi tipico del contratto di divisione, hanno finalità preparatoria di quest'ultimo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13927 del 22 maggio 2019
«Nel giudizio di impugnazione per nullità del lodo arbitrale, si applicano gli istituti e le regole del processo ordinario di cognizione in appello, laddove manchi una disciplina specifica del mezzo d'impugnazione. Ne consegue che all'inerzia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2342 del 19 gennaio 2018
«Il divieto previsto dall’art. 190 del codice della strada, di circolare mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura sulle carreggiate delle strade e sugli spazi riservati ai pedoni, essendo volto alla tutela tanto di chi fa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5412 del 9 marzo 2007
«La collocazione di impianti pubblicitari su suolo pubblico comporta la violazione, in conseguenza di tale condotta, dell’art. 23 del codice della strada, che vieta la collocazione sulla sede stradale e sulle sue pertinenze, o in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19902 del 15 settembre 2009
«In tema di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, l’art. 200 del codice medesimo prevede che la violazione sia immediatamente contestata al trasgressore «quando possibile», e cioè — secondo quanto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2494 del 21 febbraio 2001
«La disposizione generale sulle sanzioni amministrative, di cui all’art. 14 della legge 689/1981, è derogata dalla disciplina speciale dettata per le violazioni del codice della strada dagli artt. 200 e 201 dello stesso codice, cui si...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10753 del 14 ottobre 1995
«La contestazione immediata della violazione alle norme del codice della strada ha, al contrario, un rilievo essenziale per la correttezza del procedimento sanzionatorio, onde essa non può essere omessa ogni qualvolta sia possibile, con...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22397 del 22 ottobre 2009
«Il verbale di accertamento di una infrazione al codice della strada, quando sia stato contestato nell’immediatezza del fatto oppure notificato ai sensi dell’art. 201 cod. strada, acquista l’efficacia di titolo esecutivo, per una...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23299 del 17 novembre 2005
«In tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, il termine per l’emissione dell’ordinanza-ingiunzione da parte del prefetto ai sensi dell’art. 204 cod. della strada, fissato in 180 giorni dall’art. 2 del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10541 del 9 agosto 2000
«In tema di sanzioni amministrative, il prefetto è tenuto alla decisione sul ricorso presentato dal privato, cui sia stata contestata una violazione del codice della strada, mediante l’emissione di un’ordinanza-ingiunzione entro il termine di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15510 del 7 dicembre 2001
«Come l’irrogazione, da parte del prefetto, della sanzione amministrativa di sospensione della patente, in via cautelare e provvisoria, ai sensi dell’art. 223, terzo comma, del codice della strada, non è condizionata all’inizio o alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24055 del 4 giugno 2015
«Quando è stato emesso decreto penale di condanna, la successiva richiesta del difensore del condannato di applicazione della pena sostitutiva del lavoro di pubblica utilità prevista dall’art. 187, comma ottavo bis D.Lgs. 30...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34134 del 6 settembre 2007
«Nel reato di «fuga», previsto dall’art. 189, commi sesto e settimo, cod. strad., il dolo deve investire non solo l’evento dell’incidente, ma anche il danno alle persone e, conseguentemente, la necessità del soccorso, che non...»
-
Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 21337 del 1 giugno 2012
«Nel reato di mancata prestazione dell’assistenza occorrente dopo un investimento (art. 189, comma settimo, c.d.s.) non è esclusa la sussistenza del dolo dell’investitore che abbia delegato ad altri la verifica delle esigenze di cura...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23510 del 19 novembre 2010
«Nei giudizi di divorzio, l'art. 3, secondo comma, lett. b), della legge 1 dicembre 1970 espressamente stabilisce che l'eccezione di sopravvenuta riconciliazione deve essere proposta ad istanza di parte; pertanto, il giudice non può rilevarla...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5132 del 5 marzo 2014
«Nella determinazione dell'assegno divorzile, occorre tenere conto degli eventuali miglioramenti della situazione economica del coniuge nei cui confronti si chieda l'assegno, qualora costituiscano sviluppi naturali e prevedibili dell'attività...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6541 del 7 maggio 2002
«L'accertamento del diritto all'assegno divorzile va effettuato verificando l'inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente, raffrontate ad un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio e che sarebbe presumibilmente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20582 del 4 ottobre 2010
«In tema di scioglimento del matrimonio e nella disciplina dettata dall'art. 5 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, come modificato dall'art. 10 della legge 6 marzo 1987, n. 74, il giudice, chiamato a decidere sull'attribuzione dell'assegno di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2955 del 20 marzo 1998
«Nella disciplina introdotta dall'art. 10 legge 6 marzo 1987, n. 74 il divario delle condizioni economiche dei coniugi al momento della pronuncia di divorzio non è di per sé solo presupposto sufficiente per l'attribuzione dell'assegno divorzile,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3429 del 13 aprile 1994
«Al fine del disconoscimento del diritto all'assegno di divorzio (art. 5 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, come modificato dall'art. 10 della L. 6 marzo 1987, n. 74), quando la possibilità di procurarsi mezzi adeguati viene ravvisata nella...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4489 del 29 novembre 1976
«Ai fini della determinazione dell'ammontare dell'assegno spettante alla moglie divorziata, il giudice, nell'accertare la condizione economica del marito a norma dell'art. 5 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, può legittimamente tener conto anche...»