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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5357 del 10 marzo 2006
«In tema di imposte sui redditi, l'art. 66, terzo comma, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, prevedendo che, al di fuori dell'ipotesi in cui il debitore sia assoggettato a procedure concorsuali, le perdite su crediti sono deducibili dal reddito...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24012 del 3 ottobre 2018
«In tema di imposta sui redditi di impresa, ai sensi dell'art. 66, comma 3 (ora art. 101, comma 5), del d.P.R. n. 917 del 1986, ai fini della deducibilità delle perdite su crediti non correlate all'assoggettamento del debitore a procedure...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 12297 del 18 maggio 2018
«In tema di IRPEF, il credito d'imposta accordato al socio sugli utili distribuiti da società ed enti, ai sensi dell'art. 14, comma 1, del d.P.R. n. 917 del 1986 (nella formulazione vigente "ratione temporis"), oltre a soggiacere alle condizioni...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20731 del 1 agosto 2019
«In tema di determinazione del reddito di impresa costituiscono spese di rappresentanza, ai sensi dell'art. 108 del d.P.R. n. 917 del 1986 (nella formulazione vigente "ratione temporis"), i costi sostenuti per accrescere il prestigio della società...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22932 del 14 novembre 2005
«Il principio secondo cui le ragioni poste a base dell'atto impositivo segnano i confini del processo tributario, che è un giudizio d'impugnazione dell'atto, sì che l'ufficio finanziario non può porre a base della propria pretesa ragioni diverse e...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18000 del 9 agosto 2006
«In tema di imposte sui redditi e con riguardo alla determinazione del reddito d'impresa, l'esistenza di una regolare contabilità impedisce soltanto il ricorso all'accertamento sintetico, ma non impone all'Amministrazione finanziaria di riconoscere...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13803 del 18 giugno 2014
«In tema di imposte sui redditi, la partecipazione alla frode carosello o la mera consapevolezza della stessa, da parte del cessionario, non determina "ex se" il venire meno dell'"inerenza" all'attività d'impresa del bene di cui all'operazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19191 del 17 luglio 2019
«In caso di accertamento induttivo puro l'Amministrazione finanziaria può ricorrere a presunzioni "supersemplici", ossia prive dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, ma deve comunque determinare, sia pure induttivamente, i costi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27953 del 19 ottobre 2012
«In tema di determinazione del reddito d'impresa, la disciplina dettata dall'art. 76, comma quinto (ora art. 110, comma 7), del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, secondo cui i componenti di reddito derivanti da operazioni con società non residenti...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27078 del 19 dicembre 2014
«In tema di notifica degli avvisi di accertamento tributario, a seguito della declaratoria di incostituzionalità dell'art. 60, ultimo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (nel testo applicabile "ratione temporis"), trova applicazione la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 606 del 13 gennaio 2006
«In tema di imposte sui redditi, e con riferimento ai proventi dell'attività svolta da enti di tipo associativo, l'esclusione dalla base imponibile dei corrispettivi riscossi in relazione all'attività di gestione di un bar, con somministrazione di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2436 del 5 febbraio 2007
«In tema di ILOR, la riscossione dei canoni di locazione degli alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) e l'impiego di una rilevante quota di tali proventi, pur svolgendosi nel quadro di un sistema di controlli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43899 del 25 ottobre 2013
«Il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, previsto dall'art. 3 D.Lgs. n. 74 del 2000, in caso di applicazione del regime fiscale del consolidato nazionale, si perfeziona nel momento e nel luogo in cui è presentata la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14019 del 3 agosto 2012
«In tema di recupero di aiuti di Stato, il criterio di determinazione degli interessi su base composta, secondo cui gli interessi maturati l'anno precedente producono interessi in ciascuno degli anni successivi, previsto dall'art. 11 del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24455 del 2 ottobre 2008
«In materia di imposte sul reddito da lavoro dipendente, la Convenzione italo-elvetica, in tema di doppie imposizioni, ratificata con legge 23 dicembre 1978, n. 923, prevede all'art.4 che la residenza (intesa quale luogo in cui il contribuente ha...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22774 del 23 ottobre 2006
«In tema di IVA, e con riferimento all'ipotesi di fusione per incorporazione avvenuta nel corso dell'anno, l'esposizione di un credito d'imposta della società incorporata nella dichiarazione annuale della stessa, anziché in quella della società...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 10606 del 20 maggio 2005
«Ai sensi dell'art. 3, paragrafo 1, del Regolamento (CE) n. 1346/2000 del 29 maggio 2000, relativo alle procedure di insolvenza, competenti ad aprire la procedura di insolvenza sono i giudici dello Stato membro nel cui territorio è situato il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8018 del 22 marzo 2021
«L'onere probatorio gravante, a norma dell'art. 2697 c.c., su chi intende far valere in giudizio un diritto, ovvero su chi eccepisce la modifica o l'estinzione del diritto da altri vantato, non subisce deroga neanche quando abbia ad oggetto "fatti...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 18105 del 31 agosto 2020
«L'azione surrogatoria di cui all'art. 2900 c.c. non può essere esercitata, per la prima volta, attraverso la proposizione del ricorso per Cassazione, "omisso medio" (senza, cioè, avere esercitato la medesima azione nella precedente sede di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 198 del 22 ottobre 2021
«Ad avviso del giudice rimettente, le norme censurate - artt. 1, 2 e 3 del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 (Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, nella...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 151 del 12 luglio 2021
«Con la sentenza n. 151/2021 la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile una questione di costituzionalità dell’art. 18 della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella parte in cui non prevede un termine per la conclusione del procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 42116 del 31 dicembre 2021
«L'elezione di domicilio in un luogo del tutto privo di qualsiasi collegamento con uno specifico atto o negozio giuridico non costituisce presupposto di fatto idoneo ad individuare il giudice territorialmente competente sulla controversia....»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 12371 del 15 giugno 2016
«Tra le controversie attribuite dagli artt. 21 e 447 bis c.p.c. alla competenza territoriale inderogabile del giudice in cui si trova l'immobile sono comprese le controversie in materia di affitto di azienda, dovendo il giudice competente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 26141 del 27 settembre 2021
«Il foro esclusivo previsto dall'art. 22 c.p.c., che per le cause ereditarie individua la competenza del giudice del luogo dell'aperta successione, è derogabile, non rientrando tra le ipotesi elencate dall'art. 28 c.p.c.; ne consegue che, venuta...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 13475 del 18 maggio 2019
«Nei giudizi di responsabilità civile promossi contro lo Stato, in base alla l. n. 117 del 1988, quando più giudici, di merito e di legittimità, cooperino a fatti dolosi o colposi anche diversi nell'ambito della stessa vicenda giudiziaria, la causa...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3615 del 13 febbraio 2013
«La competenza territoriale per il procedimento di esecuzione dei crediti è di natura inderogabile ed appartiene, con riguardo all'espropriazione forzata dei crediti, al tribunale del luogo di residenza del terzo pignorato e quindi, nel caso di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8780 del 3 maggio 2016
«Nell'espropriazione di crediti presso terzi, qualora il terzo sia un istituto bancario, la competenza per territorio va individuata, in alternativa, con riferimento al luogo della sua sede, ovvero in base al luogo in cui detto istituto risulti...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 3881 del 16 febbraio 2021
«Nell'espropriazione forzata di crediti presso terzi promossa contro l'ex coniuge, la competenza del giudice dell'esecuzione è determinata, ai sensi dell'art. 26 bis, comma 2, c.p.c., nel luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 12976 del 13 luglio 2004
«In tema di competenza territoriale riguardante l'opposizione a precetto di cui all'art. 615 c.p.c., l'art. 27 c.p.c. individua nel "luogo dell'esecuzione" il Foro relativo alle cause di opposizione e fa salva la disposizione di cui all'art. 480...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6571 del 29 marzo 2005
«L'elezione di domicilio compiuta dal creditore nell'atto di precetto a norma dell'art. 480 c.p.c., ultimo comma, vale a radicare la competenza del giudice dell'esecuzione e ad escludere il Foro sussidiario del luogo della notifica del precetto...»