-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 3 aprile 2002
«È revocabile e modificabile l'ordinanza con cui il collegio, cui sia stata rimessa la causa nel processo d'appello, disponga per l'ulteriore istruttoria nominando C.T.U., a nulla rilevando che la modifica, relativa nella specie al quesito apposto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6500 del 17 marzo 2009
«Il divieto di produrre documenti nuovi in appello, previsto all'ultimo comma dell'art. 345 c.p.c., non opera quando il documento, tardivamente prodotto in primo grado (nella specie, alla terza udienza) senza alcuna opposizione della controparte,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12695 del 19 maggio 2008
«Allorché sia proposta istanza di verificazione della scrittura privata il giudice non è tenuto a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per accertare l'autenticità della scrittura qualora possa desumere la veridicità del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6665 del 15 maggio 2001
«Il coniuge del fallito che è stato partecipe della convenzione matrimoniale costitutiva del fondo patrimoniale è parte necessaria nel processo d'appello instaurato contro la sentenza che, a seguito dell'azione esercitata dal curatore ex art. 64 L....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4231 del 23 febbraio 2007
«La causa di sospensione del processo principale viene meno non al verificarsi di una qualsiasi ipotesi di cancellazione della causa incidentale dal ruolo, di sospensione o di interruzione di essa, ma soltanto quando il giudizio di falso sia stato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2971 del 16 dicembre 1967
«La violazione delle disposizioni di cui agli artt. 231 e 253 c.p.c. — secondo cui, in sede di interrogatorio e di prova testimoniale, non è consentito di valersi di note e di appunti — non è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15389 del 22 luglio 2005
«La valutazione, ai sensi dell'art. 232 c.p.c., della mancata risposta all'interrogatorio formale rientra nell'ampia facoltà del giudice di merito di desumere argomenti di prova dal comportamento delle parti nel processo, a norma dell'art. 116...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21670 del 23 settembre 2013
«Il ricorso per cassazione proposto dai genitori quali esercenti la potestà sul figlio, quando lo stesso sia già divenuto maggiorenne, con riguardo a giudizio per i danni da questo subiti in un infortunio scolastico, rimanendo inammissibile in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4404 del 4 maggio 1998
«La parte rimasta contumace in primo grado non può godere, nel giudizio di appello, di diritti processuali più ampi di quelli spettanti alla parte ritualmente costituita in quel primo giudizio, e deve, conseguentemente, accettare il processo nello...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3186 del 14 febbraio 2006
«La preclusione sancita dall'art. 268 c.p.c., nel nuovo testo introdotto dalla legge 26 novembre 1990 n. 353, non si estende all'attività assertiva del volontario interveniente, nei cui confronti, perciò, non è operante il divieto di proporre...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10653 del 27 settembre 1999
«La riunione dei procedimenti relativi alla stessa causa ai sensi dell'art. 273 c.p.c. può essere disposta d'ufficio anche nel corso del giudizio di legittimità, atteso che essa risponde alle stesse esigenze di ordine pubblico processuale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21727 del 11 ottobre 2006
«Allorquando sussista una situazione che, in ragione di nessi tra procedimenti pendenti avanti allo stesso ufficio giudiziario, riconducibili alle fattispecie di cui agli artt. 273 o 274 c.p.c., avrebbe dovuto giustificare la rimessione al capo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20539 del 24 ottobre 2005
«La riunione dei procedimenti relativi alla stessa causa ai sensi dell'art. 273 c.p.c. può essere disposta d'ufficio anche nel corso del giudizio di legittimità, poiché essa risponde alle stesse esigenze di ordine pubblico processuale...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3690 del 9 marzo 2012
«L'istituto della riunione di procedimenti relativi a cause connesse, previsto dall'art. 274 c.p.c., operante anche in sede di legittimità, è inapplicabile non solo nel caso di giudizi pendenti in gradi diversi, ma anche quando i due procedimenti,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15383 del 13 luglio 2011
«Essendo tale assunto, tuttavia, suscettibile di temperamento ogni qualvolta la riunione non abbia vulnerato i diritti difensivi delle parti, nel giudizio di legittimità non è necessaria, in omaggio al principio della ragionevole durata del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24002 del 16 novembre 2011
«La riunione dei procedimenti relativi alla stessa causa può essere disposta d'ufficio anche nel corso del giudizio di legittimità, atteso che essa risponde alle stesse esigenze di ordine pubblico processuale (inammissibilità di duplicità di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11077 del 3 dicembre 1997
«Ed invero, la mancata attuazione, nelle forme prescritte, del preventivo controllo dell'autorità giudiziaria circa le modalità dell'intercettazione, coinvolgendo il diritto, di rango costituzionale, alla riservatezza delle comunicazioni che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 27 giugno 1990
«...una inesistente (ancorché erroneamente dichiarata) contumacia, per ottenere una rimessione in termini che le consenta di superare le conseguenze dell'inerzia mantenuta pur in presenza di detta concreta condizione di partecipazione al processo.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2381 del 11 marzo 1993
«Il valore sintomatico della paternità dell'azione, nella causale, è connaturato alla sua diretta partecipazione al processo formativo della volontà di una condotta. Come tale, il movente ha non solo la capacità di esaltare gli elementi indiziari...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2389 del 12 marzo 1994
«L'atto riassuntivo del processo, essendo rivolto a provocare la ripresa del procedimento nello stato in cui si trovava nel momento in cui è sopravvenuto l'evento interruttivo, deve essere notificato con il pedissequo decreto di fissazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16265 del 29 ottobre 2003
«La parte rimasta contumace deve accettare il processo nello stato in cui si trova al momento in cui si costituisce, con tutte le preclusioni e decadenze già verificatesi; da ciò deriva l'onere per il convenuto di effettuare tutte le contestazioni...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1720 del 7 febbraio 2001
«La cassazione, anche se con rinvio, della sentenza non definitiva, che abbia pronunziato positivamente sull'an debeatur, comporta la caducazione della sentenza sul quantum, dipendendo quest'ultima totalmente dalla prima e tenendo conto che essa,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5648 del 10 giugno 1994
«La preclusione posta dall'art. 293 c.p.c., alla costituzione del contumace in un momento successivo all'udienza di rimessione della causa al collegio risponde ad inderogabili esigenze di coordinamento tra l'attività difensiva delle parti e...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 3399 del 21 dicembre 1962
«Nello svolgimento del processo civile possono ricadere a beneficio o a danno delle parti solo quegli effetti che la legge assegna all'esatto o al mancato esercizio delle attività che incombono a carico delle parti stesse, e non anche delle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3523 del 25 giugno 1979
«Gli atti processuali compiuti durante la sospensione del processo dovuta alla pendenza di istanza di ricusazione del giudice sono affetti da nullità, in quanto, a norma dell'art. 298 c.p.c., durante la sospensione non possono essere compiuti atti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7710 del 7 giugno 2000
«La dichiarazione di interruzione del processo, emessa erroneamente per difetto del presupposto richiesto dall'art. 300 c.p.c., non comporta la nullità degli atti successivi del processo, che sia stato proseguito per impulso di una delle parti nel...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6915 del 24 luglio 1997
«Il provvedimento che dichiara l'interruzione del processo ha non soltanto la forma, ma anche il contenuto intrinseco di ordinanza, in quanto non pronunzia sulla pretesa sostanziale fatta valere in giudizio, né definisce il processo, ma importa...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9299 del 24 ottobre 1996
«Nel giudizio d'appello, l'interruzione del processo si verifica anche nel caso in cui la morte del procuratore, per mezzo del quale la parte si sia costituita nel giudizio di primo grado e a cui sia stato notificato l'atto di appello, avvenga dopo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8728 del 3 settembre 1998
«L'atto riassuntivo del processo, essendo rivolto a provocare la ripresa del procedimento nello stato in cui si trovava nel momento in cui è sopravvenuto l'evento interruttivo, deve essere notificato — come richiede l'art. 302 c.p.c. — con il...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24963 del 10 dicembre 2010
«In caso di dichiarazione di fallimento del contribuente mentre è in corso il giudizio tributario relativo all'impugnazione di un avviso di accertamento, qualora tale evento interruttivo non sia stato dichiarato nel corso del processo, tanto che...»