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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2807 del 21 gennaio 2015
«È deducibile nel giudizio di cassazione la preclusione derivante dal giudicato formatosi sul medesimo fatto, posto che la violazione del divieto del "bis in idem" si risolve in un "error in procedendo", a condizione che la decisione della relativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2591 del 13 giugno 1998
«Tuttavia, egli conserva la libertà di determinare il proprio convincimento di merito mediante un'autonoma valutazione della situazione di fatto concernente il punto annullato, alla stregua del disposto dell'art. 627, comma secondo, c.p.p., il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40981 del 2 ottobre 2014
«Ne deriva che, in ordine alla parte della sentenza suscettibile di autonoma valutazione che riguarda una specifica questione decisa in primo grado, il giudice dell'impugnazione può pervenire allo stesso risultato cui è pervenuto il primo giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2390 del 12 marzo 1997
«Ne deriva che il giudice dell'impugnazione può, in ordine alla parte della sentenza autonomamente considerabile che riguarda una specifica questione decisa in primo grado, pervenire allo stesso risultato cui è giunto il primo giudice anche sulla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27460 del 24 giugno 2014
«Non sussiste la violazione del divieto di "reformatio in peius" qualora, ancorché sia proposta impugnazione da parte del solo imputato, il giudice di appello, senza aggravare la pena inflitta, attribuisca al fatto una diversa e più grave...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7877 del 20 febbraio 2015
«La preclusione del cosiddetto giudicato esecutivo è inoperante solo quando sono dedotti elementi nuovi, di fatto o di diritto, cronologicamente sopravvenuti alla decisione, ovvero sono prospettati elementi pregressi o coevi che, tuttavia, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35375 del 24 settembre 2007
«Il ricorso per cassazione può avere ad oggetto anche soltanto l'eccezione di illegittimità costituzionale della disposizione applicata dal giudice di merito perché implica comunque una censura di violazione di legge riferita all'impugnata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9360 del 13 agosto 1998
«In tema di ricorso per cassazione, è consentito superare i limiti del devolutum e dell'ordinata progressione dell'impugnazione soltanto per le violazioni di legge che non sarebbe stato possibile dedurre in grado di appello, come nell'ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8521 del 21 febbraio 2013
«n tema di impugnazioni, allorché sia dedotto, mediante ricorso per cassazione, un "error in procedendo" ai sensi dell'art. 606, comma primo, lett. c) c.p.p., la Corte di cassazione è giudice anche del fatto e, per risolvere la relativa questione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3616 del 20 marzo 2000
«In tema di valutazione della prova, i riscontri alle dichiarazioni rese da coimputato nel medesimo reato o da persona imputata in un procedimento connesso possono essere costituiti anche da ulteriori dichiarazioni accusatorie, le quali devono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3280 del 10 febbraio 2011
«In tema di revocatoria fallimentare, al fine di vincere la presunzione di conoscenza dello stato d'insolvenza, posta dall'art. 67, primo comma, n. 1, legge fall. (nel testo "ratione temporis" vigente), grava sul convenuto l'onere della prova di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19215 del 30 settembre 2005
«Il pagamento dei compensi ed i versamenti a titolo di fondo spese eseguiti dal debitore, poi fallito, in favore del proprio difensore nel procedimento per la dichiarazione del fallimento non sono sottratti alla revocatoria fallimentare, ed è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 819 del 15 gennaio 2009
«In tema di azione revocatoria fallimentare di rimesse bancarie, la riferibilità del pagamento al fallito ovvero ad un terzo (debitore di quest'ultimo) integra un elemento costitutivo della domanda e dunque la questione non costituisce un'eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13508 del 21 luglio 2004
«L'ammissione al passivo con riserva di un credito condizionale — qualifica da riconoscersi al fideiussore che non ha ancora adempiuto l'obbligazione garantita per quanto attiene all'esercizio delle eventuali azioni di regresso nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18565 del 7 luglio 2008
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, il diritto all'indennità sostitutiva del preavviso, in favore del lavoratore dipendente il cui rapporto di lavoro sia continuato con l'amministrazione della l.c.a., può essere soddisfatto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1832 del 7 febbraio 2003
«Il diritto all'indennità sostitutiva del preavviso in favore del lavoratore dipendente, il cui rapporto di lavoro sia continuato con l'amministrazione fallimentare, per le esigenze del fallimento, dopo la dichiarazione di questo, va integralmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21024 del 18 ottobre 2016
«Le clausole del regolamento condominiale di natura contrattuale, che può imporre limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà purché siano enunciate in modo chiaro ed esplicito, sono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2300 del 5 febbraio 2016
«La sentenza resa sulla domanda possessoria non può avere autorità di cosa giudicata nel giudizio petitorio caratterizzato da diversità di "petitum" e "causa petendi", giacché l'esame dei titoli costitutivi dei diritti fatti valere dalle parti è...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 8489 del 29 aprile 2016
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, non può essere emanata sentenza di trasferimento coattivo prevista dall'art. 2932 c.c. in assenza della dichiarazione, contenuta nel preliminare, o successivamente prodotta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15631 del 27 luglio 2016
«L'eccezione di prescrizione è validamente proposta quando la parte ne abbia allegato il fatto costitutivo, ossia l'inerzia del titolare, senza che rilevi l'erronea individuazione del termine applicabile, ovvero del momento iniziale o finale di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4090 del 16 febbraio 2017
«Le domande aventi ad oggetto diversi e distinti diritti di credito, benchè relativi ad un medesimo rapporto di durata tra le parti, possono essere proposte in separati processi, ma, ove le suddette pretese creditorie, oltre a far capo ad un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8604 del 3 aprile 2017
«In tema di mutuo consenso alla risoluzione del rapporto di lavoro, non costituisce elemento idoneo ad integrare la fattispecie di tacita risoluzione consensuale il fatto che il lavoratore abbia, nelle more, percepito il TFR, ovvero cercato o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46288 del 3 novembre 2016
«Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona e quello di estorsione, pur caratterizzati da una materialità non esattamente sovrapponibile, si distinguono in relazione all'elemento psicologico del reato in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15368 del 13 aprile 2016
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3, 13, 24, 111 e 117 Cost.- quest'ultimo con riferimento agli artt. 5,6, e 13 CEDU) - la questione di legittimità costituzionale dell'art. 625-bis cod. proc. pen., nella parte in cui prevede che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9780 del 28 febbraio 2017
«Anche in tema di incidente di esecuzione, il ricorso per cassazione non può devolvere questioni diverse da quelle proposte con la richiesta e sulle quali il giudice di merito non è stato chiamato a decidere; peraltro, dalla dichiarata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17197 del 27 aprile 2016
«In tema di esecuzione, il disposto di cui all'art. 669, comma otto, cod. proc. pen., relativo al caso che vi sia stata pluralità di sentenze per il medesimo fatto contro la stessa persona, può trovare applicazione qualora la questione del "ne bis...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2344 del 29 agosto 1995
«In tema di sequestro probatorio, quando questo abbia ad oggetto somme depositate presso istituti bancari, che si assumano qualificabili come «corpo di reato», in quanto costituenti profitto del reato per cui si procede, il dissequestro di tali...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 2082 del 13 settembre 1996
«Allorché venga in rilievo l'applicazione di disposizioni di trattato internazionale che disciplinano rapporti giurisdizionali con autorità straniere in materia penale - prevalenti, in forza dell'art. 696, c.p.p., sulle norme interne - l'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4484 del 3 luglio 1996
«Nei procedimenti de libertate, che si instaurano a norma degli artt. 309, 310 e 311 c.p.p., è escluso l'effetto estensivo dell'impugnazione proposta dal coindagato diligente ai coindagati rimasti estranei al procedimento. (Nella specie si è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6194 del 21 febbraio 1996
«È manifestamente infondata, in relazione all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale degli artt. 141 bis e 275, comma terzo, c.p.p., in quanto l'eventuale disparità di trattamento tra gli indagati determinata dal diverso momento...»