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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2922 del 10 febbraio 2014
«La servitù coattiva di passaggio si estingue per cessazione dell'interclusione, ai sensi dell'art. 1055 cod. civ., qualora al fondo dominante, già intercluso, sia aggregato in unico lotto, facente capo ad unica proprietà, un altro fondo, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2153 del 31 gennaio 2014
«Il mandato per la riscossione di un credito non si estende alla transazione col debitore, la quale, ai sensi dell'art. 1708 cod. civ., è atto meramente eventuale, ulteriore rispetto all'attività espressamente consentita.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3622 del 17 febbraio 2014
«Nei contratti di assicurazione della responsabilità civile l'estensione della copertura alle responsabilità dell'assicurato scaturenti da fatti commessi prima della stipula del contratto (cosiddetta clausola "claims made") non fa venire meno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8955 del 17 aprile 2014
«Il contratto di cointeressenza impropria, quale risulta delineato dall'art. 2554 cod. civ., si qualifica per il carattere sinallagmatico fra l'attribuzione da parte di un contraente (associante) di una quota di utili derivanti dalla gestione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5801 del 6 febbraio 2014
«Il principio di autonomia e di separazione del giudizio civile da quello penale, posto dall'art. 75 cod. proc. pen., comporta che, qualora un medesimo fatto illecito produca diversi tipi di danno, il danneggiato possa pretendere il risarcimento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19996 del 12 giugno 2006
«In tema di truffa contrattuale, la condotta illecita è integrata dall'omissione del contraente alienante, che consapevolmente non renda edotta la controparte acquirente dell'esistenza di un precedente contratto di vendita dello stesso bene in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16737 del 8 aprile 2004
«In tema di truffa contrattuale, la richiesta, rivolta da un'impresa di manutenzione al cliente, della sottoscrizione in bianco di un'autorizzazione a svolgere lavori senza rilascio di un preventivo di spesa concernente la natura dei lavori da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2333 del 2 marzo 1996
«In tema di truffa contrattuale, anche il silenzio maliziosamente serbato su alcune circostanze da parte di chi abbia il dovere giuridico di farle conoscere costituisce elemento ai fini della configurabilità del reato di truffa, trattandosi di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5705 del 8 maggio 1987
«Ricorrono gli estremi della truffa contrattuale tutte le volte che uno dei contraenti pone in essere artifizi o raggiri diretti a tacere o a dissimulare fatti o circostanze tali che, ove conosciuti, avrebbero indotto l'altro contraente ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5952 del 14 marzo 2014
«Il potere del giudice di rilevare d'ufficio le nullità del contratto di assicurazione (nella specie, per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti) o delle singole clausole di esso va coordinato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9032 del 23 ottobre 1984
«Commette il reato di truffa, di cui all'art. 640 c.p., colui che acquisti merce con assegni postdatati di rilevante valore, poi risultati emessi a vuoto, ove il momento conclusivo del contratto e della consegna degli assegni in cambio della merce...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1539 del 16 gennaio 2006
«Integra il delitto di truffa, fuori dall'ipotesi dell'amministratore unico di una società per azioni che ne sia anche unico azionista, il compimento da parte dell'amministratore di una S.p.A., in accordo col soggetto estraneo alla società, di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29454 del 14 luglio 2003
«In tema di insolvenza fraudolenta ex art. 641 c.p., anche il silenzio può assumere rilievo quale forma di dissimulazione del proprio stato di insolvenza, quando tale stato non sia manifestato all'altra parte contraente ed il silenzio su di esso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 68 del 5 gennaio 1993
«In tema di insolvenza fraudolenta ex art. 641 c.p., anche il silenzio può assumere rilievo quale forma di dissimulazione del proprio stato di insolvenza, quando tale stato non sia manifestato all'altra parte contraente ed il silenzio su di esso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6387 del 27 giugno 1981
«L'insolvenza fraudolenta differisce dalla truffa negoziale perché, mentre nella prima vi è la semplice dissimulazione dell'insolvenza, nella seconda si mette in opera un comportamento volto a carpire il consenso del contraente tratto in errore.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16961 del 25 luglio 2006
«Nel caso di contratto sottoposto a condizione sospensiva, qualora una parte, deducendo che la condizione deve considerarsi avverata — ai sensi dell'art. 1359 c.c. — per essere mancata per causa imputabile all'altro contraente, agisca in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9745 del 17 novembre 1994
«La clausola con la quale si stabilisce nella polizza di assicurazione in quali limiti l'assicuratore è tenuto a rivalere l'assicurato del danno prodottogli dal sinistro non fa che precisare l'oggetto del contratto assicurativo senza creare delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3167 del 23 maggio 1984
«Il decreto, reso dal giudice delegato, a norma dell'art. 72 terzo comma della legge fallimentare, sulla richiesta di assegnazione di un termine al curatore, per l'eventuale subingresso al fallito in un contratto non ancora eseguito alla data del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 508 del 15 gennaio 2003
«Il curatore del fallimento, nella qualità di organo investito di una pubblica funzione nell'ambito dall'amministrazione della giustizia svolge un'attività distinta da quella del fallito o dei creditori, agendo egli imparzialmente, e non in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2754 del 25 febbraio 2002
«Dalla disposizione dell'art. 72 L. fall. (che, benché dettata in relazione al contratto di compravendita, costituisce espressione di una regola generale) che desume il principio secondo cui lo scioglimento del rapporto contrattuale, determinato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 17301 del 12 luglio 2013
«La mancata assegnazione di un termine per la eventuale sanatoria della procura ritenuta invalida non comporta violazione dell'art. 182 c.p.c. (nel testo, qui applicabile "ratione temporis", anteriore alla modifica apportatagli dalla legge 17...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12695 del 19 maggio 2008
«Allorché sia proposta istanza di verificazione della scrittura privata il giudice non è tenuto a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per accertare l'autenticità della scrittura qualora possa desumere la veridicità del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12505 del 7 luglio 2004
«Con riferimento alla norma dell'art. 72 della legge fallimentare, in fattispecie di preliminare di permuta di area edificabile con fabbricato da realizzare sull'area medesima, il trasferimento della proprietà del bene, con la relativa consegna,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6690 del 23 maggio 2000
«Ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni è sufficiente l'esistenza potenziale del danno, che dovrà poi essere determinato o anche escluso dal giudice della liquidazione. Pertanto, la risoluzione del contratto per inadempimento di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6558 del 10 giugno 1995
«La transazione fra datore di lavoro e prestatore di lavoro, pur quando abbia ad oggetto diritti inderogabili di quest'ultimo, è validamente stipulata in sede sindacale ai sensi dell'art. 411 terzo comma, c.p.c., mentre le formalità previste da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4482 del 21 aprile 1995
«Ai sensi dell'art. 24 della Convenzione di Bruxelles 27 settembre 1968 — resa esecutiva in Italia con L. 21 giugno 1971, n. 804 — i provvedimenti provvisori o cautelari (nella specie, il sequestro conservativo richiesto al giudice italiano)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 106 del 17 gennaio 1985
«Non è ammissibile il sequestro giudiziario di cambiali che, a seguito di una serie continua di girate, siano in possesso di persona diversa dal contraente diretto di chi richiede il sequestro, in quanto, ai sensi dell'art. 1994 c.c. il terzo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11079 del 28 settembre 1999
«Scopo della disposizione dell'art. 356 c.p. è quello di rafforzare con la sanzione penale la corretta e leale esecuzione del contratto di pubbliche forniture, ponendo tale contratto al riparo da comportamenti fraudolenti del fornitore. Tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10556 del 9 novembre 1982
«Il delitto di frode nelle pubbliche forniture non è escluso dal difetto di forma scritta del contratto. Il contratto di fornitura è soggetto alle norme del diritto privato: la mancata osservanza della forma scritta — di regola richiesta nei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12373 del 19 marzo 2009
«In tema di falso documentale, le comunicazioni ai clienti di una banca - redatte, su stampa in uso all'istituto di credito, dal funzionario all'uopo preposto - concernenti il rendimento dei titoli affidati in gestione al settore "borsa e titoli"...»