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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2109 del 30 marzo 1984
«Poiché il giudicato si forma sull'attribuzione del bene della vita (petitum) e sulla ragione giuridica della stessa (causa petendi), ma non anche su circostanze, di fatto o di diritto, che, sebbene oggetto di accertamento da parte del giudice ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3609 del 16 giugno 1984
«Tutti gli antecedenti in mancanza dei quali un evento dannoso non si sarebbe verificato debbono considerarsi sue cause, abbiano essi agito in via diretta e prossima, od in via indiretta e remota, salvo il temperamento di cui al capoverso dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13634 del 23 dicembre 1992
«L'onere della notificazione dell'atto di gravame personalmente agli eredi della parte contumace in primo grado e successivamente deceduta (art. 330 ultimo comma c.p.c.) resta insensibile alla eventuale difficoltà dell'appellante di identificare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5312 del 15 maggio 1995
«In tema di risarcimento del danno, nel caso di giudizio sull'an separato da quello sul quantum le circostanze imputabili al danneggiato ed idonee a determinare un suo concorso di colpa vanno dedotte ed esaminate in sede di accertamento generico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4632 del 24 maggio 1997
«Ai fini dell'accertamento della responsabilità dell'ente pubblico proprietario di una strada per i danni subiti dall'utente a causa delle condizioni di manutenzione della stessa — accertamento da compiersi non in astratto ma in concreto, tenendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2952 del 20 marzo 1998
«In tema di violazioni di norme sui limiti di velocità accertate a mezzo di strumento elettronico omologato (cosiddetto autovelox), il momento decisivo dell'accertamento è costituito dal rilievo fotografico, cui deve, necessariamente, presenziare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13566 del 4 dicembre 1999
«Quando sia denunziato, con il ricorso per cassazione, un vizio di motivazione della sentenza sotto il profilo della mancata ammissione di un mezzo istruttorio, è necessario che il ricorrente non si limiti a censure apodittiche d'erroneità e/o di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14865 del 16 novembre 2000
«L'esatta qualificazione giuridica delle questioni dedotte in giudizio, sostanziali attinenti al rapporto o processuali attinenti all'azione ed all'eccezione, può essere operata, anche d'ufficio, dalla Corte di Cassazione, nell'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12490 del 26 agosto 2002
«Nei procedimenti in camera di consiglio, qual è quello ex art. 814, secondo comma, c.p.c. per la determinazione del compenso spettante agli arbitri, ove sia prevista l'audizione delle parti, tra la data di notificazione del ricorso e del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5136 del 11 aprile 2002
«La persona fisica che, nella qualità di organo della persona giuridica, abbia conferito mandato al difensore, non ha l'onere di dimostrare tale sua qualità allorché la controparte, non avendo eccepito o contestato alcunché al riguardo, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12089 del 18 agosto 2003
«La decisione della causa nel merito da parte della Corte di cassazione ai sensi dell'art. 384, comma primo c.p.c., è inammissibile qualora siano necessari accertamenti di fatto, per i quali non sia possibile fare riferimento alla sentenza di primo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16009 del 24 ottobre 2003
«Ne consegue che, qualora il mediatore dia informazioni su circostanze di cui non abbia consapevolezza e che non abbia controllato, le quali si rivelino poi inesatte e non veritiere, ovvero ometta di comunicare circostanze da lui non conosciute ma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19333 del 17 dicembre 2003
«Nell'ipotesi in cui la notificazione dell'impugnazione presso il domiciliatario, ai sensi dell'art. 330 c.p.c., non sia andata a buon fine per il mancato reperimento di quest'ultimo nel luogo indicato nell'elezione di domicilio, la successiva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11058 del 10 giugno 2004
«La motivazione della sentenza di merito, nella quale ci si limiti ad affermare genericamente, cioè senza indicare specificamente le fonti probatorie da cui origina il convincimento, che l'istruzione, esperita attraverso produzioni documentali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13169 del 16 luglio 2004
«In tema di presunzioni semplici, vige il criterio secondo cui le circostanze sulle quali la presunzione si fonda devono essere tali da lasciare apparire l'esistenza del fatto ignoto come una conseguenza ragionevolmente probabile del fatto noto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9290 del 15 maggio 2004
«Quando sia denunziato, con il ricorso per cassazione, un vizio di motivazione della sentenza sotto il profilo della mancata ammissione di un mezzo istruttorio, è necessario che il ricorrente non si limiti a censure generiche di erroneità e/o di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20320 del 20 ottobre 2005
«E', dunque, da escludere che si possa far carico al giudice di indicare le ragioni per le quali il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare (costituente la condizione per il ricorso alla valutazione equitativa di cui all'art.1226...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7086 del 5 aprile 2005
«...a trovarsi priva di fondamento. Pertanto, la denunzia in sede di legittimità dell'omesso esame del documento deve contenere l'indicazione delle ragioni per le quali il documento trascurato avrebbe senza dubbio dato luogo a una decisione diversa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8244 del 20 aprile 2005
«All'accoglimento del ricorso per cassazione per omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia consegue che la corte del rinvio, quale nuovo giudice di merito, deve limitare il riesame dei fatti in ordine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5880 del 16 marzo 2006
«In tema di litisconsorzio necessario, nel caso in cui la non integrità del contraddittorio non possa essere rilevata direttamente dagli atti o in base alle prospettazioni delle parti e venga eccepita da una di esse, spetta alla parte che la deduce...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18119 del 2 luglio 2007
«Benché ai fini dell'identificazione della causa petendi rilevino non già le ragioni giuridiche addotte a fondamento della domanda ma l'insieme delle circostanze di fatto che la parte pone a base della propria richiesta, tuttavia, nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4468 del 25 febbraio 2009
«Il soggetto che abbia proposto impugnazione con ricorso per cassazione (ovvero vi abbia resistito proponendo controricorso) nell'asserita qualità di successore, a titolo universale, di colui che era stato parte nel precedente grado di giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20445 del 6 ottobre 2011
«Il mutuo dissenso costituisce un atto di risoluzione convenzionale (o un accordo risolutorio), espressione dell'autonomia negoziale dei privati, i quali sono liberi di regolare gli effetti prodotti da un precedente negozio, anche indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 29385 del 28 dicembre 2011
«Per proporre l'impugnazione per revocazione, ai sensi dell'art. 395, primo comma, n. 3 c.p.c., deve ritenersi "decisivo" il documento che, oltre ad essere stato ritrovato dopo la sentenza, sia astrattamente idoneo, se acquisito agli atti, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15107 del 17 giugno 2013
«In tema di perdita delle cose trasportate, l'art. 1693 c.c. pone a carico del vettore una presunzione di responsabilità "ex recepto" che può essere vinta soltanto dalla prova specifica della derivazione del danno da un evento positivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15302 del 19 giugno 2013
«In materia di circolazione stradale, la conformità delle strade o delle autostrade alle leggi ed alla tecnica costruttiva non vale ad escludere ogni responsabilità del proprietario o dell'ente gestore qualora, nonostante una tale conformità,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20089 del 2 settembre 2013
«L'indennità di cessazione del rapporto, disciplinata dall'art. 1751 c.c., non è dovuta all'agente in ogni caso di scioglimento del rapporto e, in particolare, non è dovuta quando l'agente recede dal contratto, a meno che il recesso sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20182 del 3 settembre 2013
«Ai fini della pronuncia di risoluzione del contratto, nella valutazione della gravità dell'inadempimento ai sensi dell'art. 1455 c.c. il giudice deve tenere conto, ai sensi dell'art. 1227, comma primo, c.c., delle circostanze che avrebbero ridotto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24092 del 24 ottobre 2013
«Nel giudizio di cassazione, per potersi configurare il vizio di motivazione su un asserito punto decisivo della controversia nel regime precedente alla modifica introdotta dall'art. 54 del 22 giugno 2012, n. 83, conv. in legge 7 agosto 2012, n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26042 del 20 novembre 2013
«Il congelamento del conto non può, invece, essere desunto dal semplice fatto che, a partire da una certa data, ai prelievi effettuati dal debitore corrispondano precedenti o contestuali versamenti per importi corrispondenti, perché da ciò non può...»