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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8789 del 4 marzo 2011
«È affetta da nullità di carattere generale a regime intermedio l'ordinanza di riesame emessa a seguito di udienza camerale tenutasi in assenza del difensore di fiducia ritualmente nominato dall'indagato con dichiarazione resa all'ufficio matricola...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 670 del 26 marzo 1994
«Pur in assenza di una esplicita disposizione come quella dettata, in tema di requisiti della sentenza, dall'art. 546 c.p.p. che sanziona con la nullità il difetto o l'incompletezza del dispositivo, non può escludersi la sussistenza di analogo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25053 del 1 luglio 2002
«In tema di esame a distanza dei collaboratori di giustizia, mediante il sistema della «videoconferenza», l'assenza nel luogo ove si trova la persona sottoposta all'esame di un ausiliario abilitato ad assistere il giudice in udienza, designato da...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 30 giugno 1998
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3 e 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 309, comma ottavo, c.p.p., nella parte in cui non prevede, come obbligatoria, a pena di nullità, la comunicazione o informazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18070 del 16 aprile 2003
«In tema di procedimento di esecuzione, l'avviso di fissazione dell'udienza camerale, pur in assenza di un'esplicita previsione, deve contenere l'oggetto del procedimento, anche in forma succinta o con riferimento ad atti già a conoscenza delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1352 del 15 febbraio 1993
«La mancata partecipazione del P.M. presso il tribunale al procedimento di riesame non costituisce motivo di nullità del procedimento stesso, in quanto essa, per l'art. 127 c.p.p. a cui l'art. 324, sesto comma, stesso codice, fa rinvio, è soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7551 del 27 giugno 1998
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 486, comma quinto, c.p.p., nella parte in cui non si applica ai procedimenti in camera di consiglio che si svolgono a norma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40959 del 5 dicembre 2002
«Gli effetti giuridici di un provvedimento del giudice o del pubblico ministero, fuori dai casi di lettura o comunicazione in udienza, decorrono non dalla data che il magistrato vi appone nell'atto di compilarlo, ma dal giorno eventualmente diverso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1867 del 13 novembre 1993
«In tema di difesa, il nuovo codice di procedura penale innovando rispetto al precedente, ha equiparato, quanto a stabilità dell'incarico, il difensore di ufficio a quello di fiducia, affermando la sostanziale immutabilità (e, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9370 del 31 agosto 1994
«Ai fini dell'ascrivibilità dell'aggravante, prevista dall'art. 74, comma 4, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, dell'essere l'associazione armata, la quale va valutata a carico dell'agente secondo il disposto dell'art. 59, comma 2, c.p., non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26925 del 20 luglio 2005
«Non integra il reato di rifiuto di uffici legalmente dovuti, previsto dall'art. 366 comma secondo c.p., la condotta del perito che, nominato dal giudice per l'espletamento di un incarico, non compaia all'udienza fissata per il giuramento senza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11984 del 25 novembre 1991
«La mancata trascrizione delle riproduzioni fonografiche di cui all'art. 134 c.p.p., pur in assenza del consenso delle parti previsto dall'art. 139, comma 5, c.p.p., non rientra nelle cause di nullità dei verbali, quali indicate nell'art. 142...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47039 del 3 dicembre 2004
«L'art. 23 della Convenzione europea di estradizione, resa esecutiva in Italia con legge 30 gennaio 1963 n. 300, nello stabilire che «gli atti da produrre saranno redatti sia nella lingua della parte richiedente, sia in quella della parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34444 del 22 settembre 2001
«Dalla mancata convalida del fermo non discende, stante l'assenza di una espressa previsione legislativa, l'inutilizzabilità o la nullità degli atti d'indagine compiuti dalla polizia giudiziaria in costanza di esecuzione della misura pre-cautelare....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10821 del 22 ottobre 1994
«È legittima la notifica all'imputato che venga eseguita mediante consegna a persona qualificatasi come convivente, a nulla rilevando lo stato di temporanea detenzione dell'imputato stesso, in considerazione della dichiarata convivenza nonostante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2228 del 30 maggio 1995
«In conformità ai trattati internazionali vincolanti per l'Italia, l'art. 143, primo comma, c.p.p. riconosce all'imputato che ignora la lingua italiana il diritto di farsi assistere gratuitamente da un interprete al fine di comprendere l'accusa e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10495 del 6 dicembre 1996
«È valida la notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello eseguita dal messo di conciliazione in assenza di autorizzazione da parte del presidente della Corte d'appello; infatti l'art. 148, primo comma, c.p.p., a norma del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3106 del 10 ottobre 1992
«La relazione di mancata notificazione dell'avviso di fissazione del compimento di un atto processuale urgente (quale la convalida dell'arresto in flagranza o del fermo e l'interrogatorio dell'indagato arrestato) al difensore di fiducia, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46260 del 16 dicembre 2008
«La nullità della notifica al difensore di fiducia dell'avviso di fissazione dell'udienza (nella specie, di riesame) eseguito, in caso di urgenza, con il mezzo del telefono, ma in assenza di prova della conferma telegrafica, è sanata dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 3234 del 14 dicembre 1994
«La disposizione di cui all'art. 150 c.p.p. (forme particolari di notificazione disposte dal giudice) costituisce una norma «aperta», dettata dall'opportunità di avvalersi anche per le notificazioni dei nuovi mezzi tecnici quali il telefax ed altri...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36412 del 9 ottobre 2001
«In tema di opposizione alla richiesta di archiviazione, disciplinata in modo unitario dal combinato disposto degli articoli 410, comma 3, e 409, commi 2-5 del codice di rito, la disciplina applicabile - qualora la richiesta di archiviazione sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22745 del 7 giugno 2011
«L' impossibilità della notificazione al domicilio eletto che ne legittima l'esecuzione presso il difensore di fiducia, secondo la procedura prevista dagli art. 161, comma quarto e 157 comma ottavo bis, c.p.p., può essere integrata anche dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17179 del 8 maggio 2002
«Il principio di immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità sancito dall'art. 129 c.p.p. impone che nel giudizio di cassazione, qualora ricorrano contestualmente una causa estintiva del reato e una nullità processuale assoluta e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3741 del 14 luglio 1999
«La notifica ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 157 c.p.p. (deposito nella casa comunale con comunicazione all'interessato tramite il servizio postale) si perfeziona con la ricezione della raccomandata spedita dall'ufficiale giudiziario; nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10598 del 10 settembre 1999
«In tema di notificazioni a mezzo posta, la Corte costituzionale, con sentenza n. 346 del 1998, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 8, secondo comma, della legge n. 890 del 1982, nella parte in cui non prevede che, in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1203 del 12 febbraio 1997
«È legittimamente ritenuto irreperibile un teste (con i conseguenti riflessi sul regime delle letture e dell'utilizzabilità in dibattimento delle dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari) quando, all'atto della notifica dell'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31693 del 28 luglio 2003
«In tema di notifica degli atti, quando l'imputato sia stato arrestato all'estero per un fatto diverso, e lo stesso abbia manifestato un totale disinteresse al procedimento pendente a suo carico in Italia, rinunciando espressamente a comparire, e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 114 del 8 gennaio 2003
«È legittima la notificazione eseguita mediante consegna al difensore, in assenza dell'invito, al destinatario dell'atto, a dichiarare o eleggere domicilio al momento della scarcerazione, qualora egli vi abbia già provveduto in precedenza (nella...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2778 del 29 maggio 2000
«La disposizione di cui all'art. 161 quarto comma che consente la notifica degli atti mediante consegna al difensore, trova un temperamento, nella sua rigida applicazione, quando si abbia aliunde notizia precisa del luogo in cui il destinatario...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7412 del 1 marzo 2006
«In fase di esecuzione devono considerarsi estese al soggetto interessato, in quanto praticabili, tutte le garanzie previste per l'imputato nel procedimento di cognizione; conseguentemente anche le notifiche devono essere eseguite con l'osservanza...»