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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21312 del 14 maggio 2018
«In tema di letture dibattimentali, la prevedibilità o meno della successiva irreperibilità del teste in fase dibattimentale deve essere valutata dal giudice "ex ante" e, quindi, con riferimento alle conoscenze che la parte processuale interessata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2111 del 23 giugno 1972
«Per quanto attiene alla liquidazione del danno da invalidità permanente, le tabelle di liquidazione del reddito approvate con R.D. n. 1043 del 1922 sono il risultato di un complesso calcolo attuariale, il quale converte il debito per il lucro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2824 del 5 maggio 1982
«Nell'espropriazione presso terzi, l'opposizione con cui il terzo deduca la nullità della dichiarazione ex art. 547 c.p.c., perché proveniente da soggetto non abilitato a renderla per mancanza di procura speciale, e la nullità dell'ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2823 del 23 aprile 1983
«Poiché l'obbligo di risarcire il danno da illecito aquiliano costituisce debito di valore, il danno deve essere liquidato con riferimento ai valori del momento della pronuncia del giudice; il quale, se nella liquidazione del danno alla persona...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5815 del 23 novembre 1985
«In sede di adeguamento del debito risarcitorio ai valori in atto della moneta, il giudice del merito non è tenuto a fornire una specifica motivazione, qualora fissi la percentuale di rivalutazione in conformità degli indici sul costo della vita e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6938 del 20 dicembre 1988
«In tema di infortuni sul lavoro il giudizio di accertamento e quantificazione della responsabilità da illecito per il danno subito dal lavoratore o dai superstiti va tenuto distinto — stante la diversità dei titoli su cui si fondano i diritti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1097 del 5 febbraio 1991
«L'attività lavorativa del socio di una cooperativa di lavoro, svolta in conformità alle previsioni del patto sociale e diretta al perseguimento dei fini istituzionali della società (nella specie, svolgimento di mansioni di guardia giurata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6 del 3 gennaio 1994
«L'inadempimento dell'obbligazione assunta dal notaio rogante di verifica delle iscrizioni ipotecarie relative all'immobile compravenduto, garantito come libero dal venditore e risultato poi gravato da ipoteca e sottoposto a procedura esecutiva,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7889 del 28 settembre 1994
«La deduzione, in sede di esecuzione forzata degli obblighi di fare, relativa all'assenza di un progetto esecutivo di demolizioni e scavi e della relativa autorizzazione-concessione, traducendosi nella negazione della possibilità di eseguire...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10121 del 13 ottobre 1998
«Nel rito del lavoro, oltre il limite temporale segnato, di norma, dal tempestivo deposito della memoria difensiva a norma dell'art. 416 c.p.c., la parte può legittimamente rilevare, ai fini della valorizzazione nel giudizio della loro efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12788 del 22 dicembre 1998
«Nei debiti di valore, allorché il responsabile abbia corrisposto delle somme nell'intervallo di tempo intercorso tra il fatto produttivo del danno e la liquidazione definitiva, al fine di stabilire l'eventuale debito residuo ed il suo ammontare,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2492 del 18 marzo 1999
«Nel giudizio di cassazione, nel quale non sono previsti ricorsi principali condizionati e in cui, a norma dell'art. 366, primo comma, n. 4, il ricorrente è tenuto ad esporre motivi specifici, completi e riferibili alla decisione impugnata, deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 441 del 16 giugno 2000
«L'errore di fatto che giustifica la revocazione di una sentenza della Corte di cassazione, oltre ad avere i caratteri precisati dall'art. 395, n. 4, c.p.c., deve riguardare fatti sottoposti al diretto accertamento della Suprema Corte, la cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 206 del 9 gennaio 2001
«Le valutazioni del datore di lavoro concernenti le note di qualifica dei dipendenti non sono insindacabili in giudizio, poiché il datore di lavoro è soggetto ai limiti posti da eventuali criteri obiettivi previsti dal contratto collettivo e agli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11058 del 10 giugno 2004
«La motivazione della sentenza di merito, nella quale ci si limiti ad affermare genericamente, cioè senza indicare specificamente le fonti probatorie da cui origina il convincimento, che l'istruzione, esperita attraverso produzioni documentali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9412 del 18 maggio 2004
«In tema di giudizio per la dichiarazione giudiziale della paternità naturale e di acquisizione della prova della paternità, la eventuale non risolutività e conclusività delle risultanze degli accertamenti immunoematologici, non è di ostacolo, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21350 del 4 novembre 2005
«Nel caso in cui tra due o più parti sussista conflitto di interessi – attuale, ovvero anche virtuale, nel senso che appaia potenzialmente insisto nel rapporto tra le medesime, i cui interessi risultino, in astratto, suscettibili di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21028 del 28 settembre 2006
«L'elemento che contraddistingue il rapporto di lavoro subordinato rispetto al rapporto di lavoro autonomo, è l'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro, con conseguente limitazione della sua autonomia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26965 del 20 dicembre 2007
«La violazione del principio di cui all'art. 116 c.p.c. sulla valutazione delle prove è censurabile in cassazione, ai sensi dell'art. 360, n. 4, c.p.c., solo se il giudice di merito valuta una prova e in genere una risultanza probatoria non già...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5230 del 7 marzo 2007
«Il canone costituzionale della ragionevole durata del processo, coniugato a quello dell'immediatezza della tutela giurisdizionale, orienta l'interpretazione dell'art. 420 bis c.p.c. nel senso che tale disposizione trova applicazione solo nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12252 del 27 maggio 2009
«Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione può essere notificato sia presso l'Avvocatura generale dello Stato sia presso la sede dell'Avvocatura distrettuale dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria presso cui pende...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24692 del 6 dicembre 2010
«In tema di lavoro del socio di cooperativa, nel regime successivo all'entrata in vigore della legge 14 febbraio 2003, n. 30, la controversia sul licenziamento intimato in dipendenza o contestualmente all'esclusione del socio non spetta alla...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 12012 del 31 maggio 2011
«In sede di valutazione circa il carattere artigiano o meno di un'impresa, agli effetti del riconoscimento del privilegio di cui all'art. 2751 bis, n. 5, c.c., l'elemento c.d. qualitativo dà rilievo al lavoro nella sua comparazione col capitale...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15319 del 12 luglio 2011
«La delibera assembleare di destinazione a parcheggio di un'area di giardino condominiale, interessata solo in piccola parte da alberi di alto fusto e di ridotta estensione rispetto alla superficie complessiva, non dà luogo ad una innovazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15991 del 21 luglio 2011
«La disomogenea morfologia e la disarmonica funzione del torto civile rispetto al reato impone, nell'analisi della causalità materiale, l'adozione del criterio della probabilità relativa (anche detto criterio del "più probabile che non"), che si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16184 del 25 luglio 2011
«In tema di revocazione, l'art. 391 bis c.p.c., interpretato anche alla luce dell'espressione "altresì" di cui all'art. 391 ter c.p.c. che pone in collegamento le diverse ipotesi revocatorie, comporta che, ove la decisione della S.C., oggetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25569 del 30 novembre 2011
«In tema di contratto di mutuo, l'ordine, proveniente da un istituto bancario, di versare una somma determinata a un terzo, realizzato mediante un mandato emesso sulla propria cassa, cui segua un "atto di quietanza finale di mutuo fondiario",...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13204 del 26 luglio 2012
«L'attività processuale posta in essere da un difensore in conflitto di interesse col proprio assistito è nulla ed il relativo vizio è rilevabile d'ufficio, investendo la validità della procura e, quindi, il diritto di difesa ed il principio del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9113 del 6 giugno 2012
«Ricorre il vizio di omessa motivazione della sentenza, denunziabile in sede di legittimità ai sensi dell'art. 360, comma primo, n. 5 c.p.c., quando il giudice di merito ometta di indicare, gli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14209 del 5 giugno 2013
«Il contratto di lavoro può essere dichiarato risolto per mutuo consenso anche in presenza non di dichiarazioni, ma di comportamenti significativi tenuti dalle parti, spettando al giudice del merito la valutazione sulla loro efficacia solutoria, in...»