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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26064 del 14 luglio 2005
«Allorché già risulti la prescrizione del reato, la sussistenza di nullità, anche di ordine generale, non è rilevabile nel giudizio di cassazione, risultando l'inevitabile rinvio al giudice di merito incompatibile con il principio dell'immediata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10156 del 12 marzo 2002
«Nel giudizio di cassazione non comporta automatica nullità della sentenza di appello l'omessa motivazione in ordine ai motivi nuovi ritualmente depositati dall'appellante, dovendo il giudice di legittimità valutare se non si tratti di motivi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4837 del 28 ottobre 1998
«Tale valutazione, peraltro, non può mai consistere in una penetrante anticipazione dell'apprezzamento di merito riservato al vero e proprio giudizio di revisione, da svolgersi nel contraddittorio delle parti, ma implica soltanto una sommaria...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2417 del 20 gennaio 2003
«In tema di revisione, la competenza attribuita alla Corte d'appello, nel cui distretto si trova il giudice che ha pronunciato la sentenza di primo grado o il decreto penale di condanna, ha natura funzionale; deve quindi ritenersi affetto da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 13 ottobre 1995
«Non vale a costituire condizione ostativa all'estradizione di un cittadino italiano condannato all'estero la circostanza che l'ordinamento straniero presenti garanzie processuali non corrispondenti alle nostre, purché siano assicurate le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4511 del 8 febbraio 1996
«In materia di estradizione, contro la sentenza della corte di appello può essere proposto ricorso per cassazione anche per il merito (art. 706, primo comma c.p.p.) e poiché davanti alla Corte stessa si applicano le disposizioni dell'art. 704 (art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4157 del 11 novembre 1994
«Nonostante che, in materia di estradizione, avverso la sentenza pronunciata dalla corte d'appello ai sensi dell'art. 704 c.p.p., possa essere proposto, ai sensi dell'art. 706 stesso codice, ricorso per cassazione anche per il merito, è da ritenere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8080 del 27 febbraio 2007
«La sentenza n. 26 del 6 febbraio 2007 della Corte Cost. — con la quale è stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 1 L. n. 46 del 2006, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., escludeva che il pubblico ministero potesse proporre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6917 del 8 aprile 2004
«Una volta aperta la procedura di liquidazione coatta amministrativa, sulla domanda proposta dall'agente nei confronti della impresa di assicurazioni sottoposta alla procedura per la condanna al pagamento di somme relative al rapporto di agenzia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6072 del 18 aprile 2012
«In tema di esecuzione forzata, allorché l'esecuzione sia iniziata in base a titolo esecutivo giudiziale non definitivo, cui segua la pronunzia, nello sviluppo dello stesso processo in cui il primo si è formato, di altro titolo, il quale modifichi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7364 del 8 agosto 1997
«Non viola alcuna norma di legge (né tantomeno alcun principio fondamentale della materia) il giudice conciliatore che pronunci sentenza di condanna nei confronti di una compagnia di assicurazione, evidenziando la colpa grave in cui quest'ultima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3621 del 17 febbraio 2014
«Ne consegue che l'assicurato è legittimato ad impugnare la sentenza che abbia rigettato l'azione diretta del danneggiato nei confronti dell'assicuratore, anche se sia rimasto contumace in primo grado ed anche se non abbia formulato alcuna domanda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18242 del 3 luglio 2008
«Pertanto, se la sentenza di primo grado venga impugnata solo nei confronti dell'assicuratore e del proprietario, ed il giudice d'appello ordini la notificazione del gravame anche al conducente, tale ordine deve ritenersi impartito in base all'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4734 del 14 maggio 1994
«Il carattere inderogabile della così detta competenza erariale, che è verificabile anche di ufficio in ogni stato e grado del giudizio ed opera anche nel rito speciale del lavoro, comporta che la questione di incompetenza, ai sensi degli artt. 25...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11527 del 6 novembre 1995
«La domanda volta alla restituzione delle somme corrisposte dopo la proposizione dell'appello in forza della sentenza di primo grado (provvisoriamente esecutiva) appellata, non costituisce domanda nuova, essendo conseguente (ex art. 336 c.p.c.)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 212 del 9 gennaio 2002
«Di tale comunicazione, peraltro, non può tenere luogo la notificazione della sentenza di primo grado eseguita nei confronti dell'impresa designata dopo la pronuncia della sentenza stessa, poiché detta impresa, giusta disposto dall'art. 25 legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3968 del 13 marzo 2012
«...passivo. Ne deriva che, a maggior ragione, deve ritenersi sussistente l'interesse a impugnare, in capo all'impresa in liquidazione, quando essa erroneamente sia stata destinataria della sentenza di condanna da parte del giudice di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7183 del 30 maggio 2000
«Intervenuta in corso di giudizio di primo grado la liquidazione coatta amministrativa dell'assicurazione per la responsabilità civile da sinistro stradale e dichiarato tale evento dal difensore dell'impresa, se il processo, anziché esser...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5877 del 14 giugno 1999
«Qualora in un giudizio avente ad oggetto l'azione di rivalsa esercitata dall'assicuratore per la responsabilità civile da circolazione di veicoli contro l'assicurato responsabile del danno, ai sensi del secondo comma dell'art. 18 della legge n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4010 del 23 febbraio 2006
«L'obbligazione di risarcimento del danno determinato da un fatto illecito (nella specie da responsabilità riconducibile alla circolazione di veicoli) costituisce debito di valore e la sua liquidazione per equivalente espressa in termini monetari,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26041 del 29 novembre 2005
«In tema di assicurazione obbligatoria della r.c.a., nel giudizio di risarcimento del danno promosso dal danneggiato con l'azione diretta contro l'assicuratore, è necessaria, ai fini dell'integrità del contraddittorio in sede di accertamento, la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24883 del 9 ottobre 2008
«All'esito della nuova interpretazione della predetta disposizione, volta a delinearne l'ambito applicativo in senso restrittivo e residuale, ne consegue che: 1) il difetto di giurisdizione può essere eccepito dalle parti anche dopo la scadenza del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6597 del 19 marzo 2009
«Qualora il giudice ordinario abbia, in primo grado, dichiarato la propria "incompetenza" in favore del giudice straniero - ai sensi dell'art. 27, comma 2, del regolamento CE n. 44/01 del Consiglio, del 22 dicembre 2000 -, la relativa sentenza non...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4007 del 19 febbraio 2009
«L'incompetenza per materia, da qualunque causa dipenda ed al pari di quella per valore e per territorio nei casi previsti dall'art. 28 cod. proc. civ., dev'essere eccepita o rilevata, anche d'ufficio, ai sensi dell'art. 38, primo comma, cod. proc....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22055 del 13 ottobre 2006
«Secondo il disposto dell'art. 38, primo comma, c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 4 della legge 26 novembre 1990, n. 353 in vigore dal 30 aprile 1995 (in base alle disposizioni transitorie di cui all'art. 90 della stessa legge e successive...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10685 del 22 luglio 2002
«È tardiva l'eccezione d'incompetenza per valore del giudice adito, sollevata per la prima volta con l'atto di appello dal convenuto anche nell'ipotesi in cui la natura petitoria dell'azione proposta dall'attore sia stata affermata - come tale -...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12997 del 5 giugno 2009
«Allorché il convenuto contesti tempestivamente, ai sensi dell'art. 38 c.p.c., la competenza territoriale in ragione dell'esistenza di un foro esclusivo, omettendo di eccepire, in via subordinata, l'incompetenza con riguardo ai fori territoriali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2344 del 4 febbraio 2005
«In tema di incompetenza per territorio, fuori dei casi previsti dall'art. 28 c.p.c., il convenuto, dopo aver contestato in comparsa di risposta il foro prescelto dall'attore indicando il giudice ritenuto competente, non può, nel successivo corso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9313 del 18 aprile 2007
«Non sussiste litispendenza tra una causa pendente in primo grado e un'altra definita con sentenza da un giudice di secondo grado, ancorché non siano decorsi i termini per impugnarla, sia perché, per la configurabilità della litispendenza, è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«A norma dell'art. 366 c.p.c., il ricorso per cassazione deve essere proposto, a pena d'inammissibilità, con unico atto avente i requisiti di forma e di contenuto indicati in detta disposizione, con la conseguenza che è inammissibile un nuovo atto...»