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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3348 del 25 luglio 1995
«Divenuto definitivo, rebus sic stantibus , il provvedimento che ha rigettato l'istanza di revoca o di sostituzione della misura cautelare, motivata con ragioni di salute ex art. 275, comma 4, c.p.p., la preclusione di un nuovo esame viene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4038 del 3 agosto 1995
«Il comma 1 dell'art. 291 c.p.p. espressamente prevede che le misure cautelari personali siano disposte dal giudice competente «su richiesta del P.M.» che presenta gli elementi su cui essa si fonda. Non occorre che detta richiesta e,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5548 del 23 dicembre 1998
«A differenza del decreto autorizzativo delle intercettazioni, il registro delle notizie di reato previsto dall'art. 335 c.p.p. non è collegato a un particolare atto di indagine come specifico presupposto di legalità dello stesso e non si può,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24 del 24 febbraio 1998
«Il termine di cinque giorni entro il quale, a norma dell'art. 309, comma quinto, c.p.p., l'autorità giudiziaria procedente deve trasmettere gli atti di cui all'art. 291, comma primo, c.p.p. al tribunale del riesame decorre dal giorno in cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49538 del 23 dicembre 2009
«Nell'ipotesi in cui l'interrogatorio della persona sottoposta a misura cautelare personale venga assunto nella circoscrizione di altro tribunale, l'omessa trasmissione al giudice delegato della richiesta del P.M. e degli atti ad essa allegati a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3123 del 9 novembre 1998
«Nel caso in cui il giudice per le indagini preliminari, delegato a norma dell'art. 294 comma 5, c.p.p., ad assumere l'interrogatorio di garanzia abbia proceduto all'incombente privo del fascicolo procedimentale, perché non trasmessogli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 511 del 11 giugno 1998
«In materia di interrogatorio della persona sottoposta a misura cautelare, tale interrogatorio di garanzia, non è conseguenzialmente legato ad un atto processuale, ma al fatto che la persona trovasi sottoposta ad una misura cautelare personale....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3899 del 8 luglio 1998
«In tema di applicazione della sentenza n. 77 della Corte costituzionale, dichiarativa dell'illegittimità costituzionale dell'art. 294, comma primo, c.p.p. nella parte in cui non prevede, dopo la fase delle indagini preliminari e fino alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24811 del 19 giugno 2001
«Nel caso in cui il giudice per le indagini preliminari, delegato ad assumere l'interrogatorio di garanzia ai sensi dell'art. 294, comma 5 c.p.p., abbia proceduto in assenza del fascicolo processuale, perché non trasmessogli, non sussista alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1146 del 8 maggio 2000
«In tema di interrogatorio reso dalla persona colpita da ordinanza di custodia cautelare in carcere, nell'ipotesi in cui l'atto debba essere assunto nella circoscrizione di altro tribunale e lo stesso venga delegato al giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2546 del 16 settembre 1997
«L'interrogatorio delegato dal Gip ex art. 294, comma 5, c.p.p. deve essere condotto secondo le regole formali e sostanziali fissate dagli artt. 63 e 64 c.p.p., e cioè con la chiara contestazione dell'addebito, la specificazione degli elementi su...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3482 del 8 settembre 1997
«Ai fini dell'applicabilità dell'art. 297, comma terzo, c.p.p., per fatti «non desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio» devono intendersi quelli per cui non sono ancora acquisiti, al momento della chiusura delle indagini in ordine ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5601 del 4 dicembre 1996
«La pronuncia di sentenza di appello che confermi la condanna di primo grado per un reato derubricato rispetto a quello contestato (nella specie lesioni aggravate in luogo di omicidio volontario) costituisce un fatto nuovo ai fini della valutazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 aprile 1997
«Ai fini sia dell'articolo 303, comma primo, lett. c), c.p.p., sia dell'art. 300, comma quarto, stesso codice, nel caso di condanna per più reati avvinti dalla continuazione, per alcuni dei quali soltanto (nella specie per i reati satelliti)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1560 del 18 marzo 1999
«All'archiviazione disposta dal giudice a norma degli artt. 408 e 411 c.p.p. non si applica l'art. 129 c.p.p., che al secondo comma dispone la prevalenza delle cause di declaratoria di non punibilità di natura sostanziale rispetto a quelle connesse...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4448 del 20 marzo 2012
«In tema di azioni possessorie, agli effetti dell'art. 1169 c.c., secondo cui la reintegrazione si può domandare anche contro chi è nel possesso in virtù di un acquisto a titolo particolare, fatto con la conoscenza dell'avvenuto spoglio, la nozione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9488 del 18 aprile 2013
«L'azione di risoluzione del contratto ex art. 1456 cod. civ. tende ad una pronuncia di mero accertamento dell'avvenuta risoluzione di diritto a seguito dell'inadempimento di una delle parti previsto come determinante per la sorte del rapporto, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 553 del 17 gennaio 2012
«Nella vendita con spedizione disciplinata dall'art. 1510, comma secondo, c.c., il contratto di trasporto concluso tra venditore-mittente e vettore, pur essendo collegato da un nesso di strumentalità con il contratto di compravendita concluso tra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7471 del 14 maggio 2012
«Il danno non patrimoniale, anche nel caso di lesione di diritti inviolabili, quale il diritto alla libera manifestazione del pensiero, non può mai ritenersi "in re ipsa", ma va debitamente allegato e provato da chi lo invoca, anche attraverso il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16636 del 1 ottobre 2012
«Nella nozione di retribuzione deve farsi rientrare qualsiasi utilità corrisposta al lavoratore dipendente che proviene dal datore di lavoro se causalmente collegata al rapporto di lavoro, anche ove si tratti di somme materialmente erogate da un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13642 del 30 maggio 2013
«L'assunzione della qualità di socio e l'obbligo di buona fede nell'adempimento delle obbligazioni, che discendono dal contratto di società, non comportano la rinuncia del medesimo ad avvalersi dei suoi diritti e facoltà, anche derivanti da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22763 del 12 dicembre 2012
«Nella società per azioni quotata in borsa, i cui titoli azionari siano stati immessi nel sistema di deposito accentrato, il diritto del socio di intervenire e votare in assemblea non presuppone in via assoluta il deposito presso la sede sociale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11017 del 9 maggio 2013
«L'art. 2710 cod. civ., che attribuisce efficacia probatoria tra imprenditori, per i rapporti inerenti all'esercizio dell'impresa, ai libri regolarmente tenuti, individua l'ambito operativo della sua speciale disciplina nel riferimento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9522 del 12 giugno 2012
«In tema di prove documentali e di scritture contabili delle imprese, perchè il giudice eserciti legittimamente i suoi poteri istruttori officiosi (tra i quali quello di esibizione previsto dall'art. 2711 c.c. ) occorre che la parte onerata dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4012 del 29 novembre 1994
«Nel procedimento d'impugnazione delle misure cautelari custodiali anche l'interesse diretto ad ottenere, dopo la cessazione della custodia, una pronuncia giudiziaria ai fini della riparazione per l'ingiusta detenzione deve essere connotato, ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 639 del 17 maggio 1993
«Il procedimento disciplinato dagli artt. 309, 310 e 311 c.p.p. introduce, nel corso delle indagini preliminari o nel processo di cognizione, una fase incidentale rivolta alla immediata tutela della sfera di libertà individuale. Consegue che il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4338 del 8 ottobre 1997
«In tema di procedimento in camera di consiglio, qualora l'interessato abbia richiesto di essere sentito prima dell'udienza dal magistrato di sorveglianza del luogo ove trovasi detenuto, sussiste l'obbligo di tale organo giudiziario di provvedere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2264 del 31 maggio 1996
«Qualora il provvedimento oggetto di riesame non sia stato trasmesso al giudice competente a decidere sulla relativa istanza dalla cancelleria del giudice a quo, il termine previsto per la decisione, a pena di inefficacia dell'ordinanza che dispone...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1737 del 13 luglio 1998
«Il giudice della libertà, nel rispondere ai rilievi dell'appellante, può e deve esaminare tutte le risultanze delle indagini senza violare il principio devolutivo dell'appello, atteso che il devolutum è costituito dai motivi di gravame e non dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2 del 28 febbraio 1992
«Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, anche se trae ispirazione dall'art. 24, comma 4 Cost., è stato introdotto nell'ordinamento giuridico con gli artt. 314 e 315 del nuovo codice di procedura penale e può applicarsi...»