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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 875 del 10 gennaio 2002
«Il giudice dell'udienza preliminare può validamente emettere il decreto che dispone il giudizio, ai sensi dell'art. 424 c.p.p., mediante la dettatura a verbale e contestuale lettura del suo contenuto, riservandosi di provvedere successivamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5606 del 12 maggio 2000
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il Gup, rilevata una causa di nullità del decreto che dispone il giudizio non ancora notificato (nella specie per mancata fissazione della data di comparizione) proceda alla rinnovazione dell'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1153 del 22 giugno 1995
«Il giudice dell'udienza preliminare, in virtù del dettato dell'art. 424 c.p.p., dà immediata lettura della sentenza di non luogo a procedere ovvero, se non sia possibile procedere alla redazione immediata dei motivi, provvede non oltre il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45275 del 9 dicembre 2001
«Il decreto di rinvio a giudizio pronunciato dal giudice di appello, in caso di non conferma della sentenza di non luogo a procedere, non è abnorme anche se la motivazione sia esuberante e non strettamente funzionale alla vocatio in jus, potendosi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46403 del 17 dicembre 2008
«La sentenza di non luogo a procedere è emessa quando si è in presenza di una situazione probatoria pacifica (esistenza della prova dell'innocenza o mancanza della prova della colpevolezza), quando il quadro probatorio è insufficiente o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35178 del 11 settembre 2008
«Il giudice dell'udienza preliminare, a fronte di elementi di prova favorevoli all'imputato che in dibattimento condurrebbero all'assoluzione, deve pronunciare sentenza di non luogo a procedere solo in forza di un giudizio prognostico di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35547 del 16 settembre 2003
«Non è abnorme, anzi è legittimo e doveroso, il provvedimento del giudice del dibattimento di correzione di un errore materiale, non produttivo di alcuna nullità, riscontrato nel decreto che disponeva il rinvio a giudizio. (Fattispecie in cui il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3348 del 16 marzo 2000
«Nell'ipotesi in cui il capo di imputazione contenuto nel decreto di rinvio a giudizio indichi esclusivamente la data di accertamento di un reato permanente senza nessun riferimento a quella di cessazione della permanenza, il giudice del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41281 del 18 dicembre 2006
«Il potere del giudice di disporre d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, ai sensi dell'articolo 507 c.p.p., può essere esercitato pur quando non vi sia stata precedente acquisizione di prove, e anche con riferimento a prove che le parti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1077 del 7 febbraio 1992
«È nullo il decreto di citazione a giudizio, quando il pubblico ministero non rispetti l'obbligo di formulare la contestazione in modo chiaro, preciso e completo sotto il profilo materiale e soggettivo. Nel nuovo rito è più difficile integrare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36771 del 25 settembre 2003
«Non è abnorme, anzi è legittimo e corretto, il provvedimento del giudice del dibattimento il quale abbia dichiarato la nullità del decreto di citazione a giudizio in quanto l'avviso di cui all'art. 415 bis c.p.p. era stato notificato solo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29821 del 27 luglio 2002
«L'omesso avviso del giudizio di appello al difensore dà luogo a nullità del giudizio medesimo che non è sanata dalla mancata eccezione del condifensore comparso, qualora l'imputato sia contumace.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4075 del 15 giugno 2000
«È abnorme l'ordinanza con la quale il tribunale, ritenuta la nullità del decreto dispositivo del giudizio per generica associazione del fatto, non si limiti a rilevare l'indeterminatezza del capo di imputazione, ma richieda al Gup di precisare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 842 del 30 maggio 1994
«Tra i casi di nullità del decreto che dispone il giudizio, elencati in modo tassativo nell'art. 429, comma 2, c.p.p. vigente, non rientrano i vizi attinenti alla notificazione. Ne consegue che il giudice del dibattimento — collegiale o monocratico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 828 del 16 marzo 1994
«Le parti non possono proporre ricorso per cassazione avverso il decreto del Gip che dispone il giudizio, giacché, una volta che il giudice per le indagini preliminari si sia spogliato del procedimento, disponendo il giudizio e il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2880 del 4 febbraio 1994
«Il decreto che dispone il giudizio in violazione del principio del ne bis in idem non è provvedimento abnorme e, conseguentemente, non è immediatamente ricorribile per cassazione. (Nell'affermare il principio di cui in massima la Cassazione ha...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35862 del 25 ottobre 2002
«È abnorme, perché determina una indebita regressione del procedimento, il provvedimento del giudice del dibattimento il quale, nel dichiarare la nullità del decreto di citazione a giudizio, abbia rimesso gli atti al P.M. per la riformulazione di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21379 del 25 maggio 2001
«In tema di attività integrativa di indagine consentita ex art. 430 c.p.p. al pubblico ministero anche dopo la emissione del decreto che dispone il giudizio, i presupposti di natura processuale per ritenere che la documentazione possa essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4685 del 14 aprile 1999
«È legittimo lo svolgimento, da parte del P.M., di attività investigativa di indagine, consistente nell'autonoma assunzione a verbale di soggetti specificamente indicati da un imputato nel corso dell'istruttoria dibattimentale e nella successiva...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46736 del 2 dicembre 2004
«La violazione dell'art. 431 c.p.p., come novellato dalla L. n. 479/1999, per omesso rispetto del principio del contraddittorio, non determina la nullità del successivo dibattimento e della relativa sentenza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 785 del 13 gennaio 2003
«Il rispetto della regola del contraddittorio tra le parti nella formazione del fascicolo per il dibattimento previsto dall'art. 431 c.p.p., nel testo risultante dalle modificazioni ad esso apportate con legge 16 dicembre 1999 n. 479, non opera...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6251 del 22 giugno 1996
«Il processo verbale di constatazione redatto in occasione di controlli in materia tributaria con riferimento alla sua inseribilità nel fascicolo del dibattimento, va riguardato in due distinti momenti o componenti: nella parte in cui rappresenta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44970 del 3 dicembre 2008
«La comunicazione della notizia di reato contenente dichiarazioni accusatorie rese dalla persona offesa nei confronti dell'imputato può essere acquisita al fascicolo del dibattimento ed utilizzata per la decisione ai sensi dell'art. 512 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38307 del 19 ottobre 2005
«Le relazioni di servizio possono essere considerate atti irripetibili, ed essere pertanto inserite nel fascicolo per il dibattimento, ai sensi dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p., quando contengano la rappresentazione dello stato dei luoghi o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39340 del 21 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è espirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45853 del 23 novembre 2012
«In materia di intercettazioni telefoniche, i relativi decreti autorizzativi non rientrano tra gli atti che devono essere inseriti nel fascicolo per il dibattimento, sicché il loro mancato inserimento nello stesso non determina alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32343 del 9 agosto 2007
«I verbali d'ispezione dei luoghi eseguiti dalla polizia giudiziaria sono atti irripetibili, come tali legittimamente acquisibili al fascicolo del dibattimento, allorché si limitino alla descrizione di situazioni o luoghi suscettibili di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10278 del 23 maggio 2006
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42802 del 18 dicembre 2002
«Le relazioni concernenti l'attività svolta dalla polizia giudiziaria (c.d. relazioni di servizio) sono atti irrepetibili, stante la necessità di immediata documentazione di quanto percepito in uno scritto che ne garantisca la genuinità e lo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37286 del 7 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»