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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2949 del 29 aprile 1983
«Ricorre la figura dell'arbitraggio quando le parti conferiscono ad un terzo (arbitratore) l'incarico di determinare, di regola secondo equità, uno degli elementi del negozio in formazione, non ancora perfezionato per la mancanza di quell'elemento,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6350 del 27 ottobre 1983
«La notificazione della decisione del Consiglio di Stato, quale atto idoneo a far decorrere il termine di sessanta giorni previsto dall'art. 362 c.p.c. per la proposizione del ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, resta sottratta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3158 del 23 maggio 1984
«Il motivo di revocazione previsto dall'art. 395, n. 5, c.p.c. è configurabile quando, prima dell'emanazione (e non prima del passaggio in giudicato) della sentenza impugnata per revocazione, sia intervenuta un'altra sentenza che abbia deciso in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3960 del 5 luglio 1984
«L'inapplicabilità, nel nuovo rito del lavoro, dell'istituto della riserva di provvedimento previsto dall'art. 186 c.p.c. non comporta nullità insanabile della sentenza, per mancata lettura in udienza del dispositivo, qualora la cosiddetta riserva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5555 del 30 ottobre 1984
«Anche nel rito del lavoro, al pari di quanto previsto per il procedimento civile ordinario davanti al tribunale, la costituzione del convenuto presuppone l'avvenuto deposito in cancelleria di uno scritto difensivo (comparsa di risposta, nel rito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5811 del 15 novembre 1984
«Ai fini della riconducibilità del rapporto d'opera professionale nell'ambito dell'art. 409 n. 3 c.p.c., con la conseguente competenza del pretore come giudice del lavoro in ordine alle controversie relative, il requisito della continuità, previsto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1099 del 9 febbraio 1985
«Il tentativo di conciliazione, previsto dall'art. 420 (nuovo testo) c.p.c., pur essendo obbligatorio, non è previsto a pena di nullità ed è rimesso al potere discrezionale del giudice del merito, al quale compete il dovere funzionale di valutare,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1655 del 26 febbraio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la costituzione del convenuto, che, in violazione del primo comma dell'art. 416 c.p.c., non sia stata effettuata «almeno dieci giorni prima dell'udienza», non è né nulla né inammissibile e comporta soltanto, per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 430 del 26 gennaio 1985
«L'analogia costituisce un criterio interpretativo cui il giudice può e deve fare ricorso non soltanto nell'interpretazione della legge – in relazione alla quale tale strumento ermeneutico è espressamente previsto (art. 12 preleggi) – ma anche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4301 del 20 luglio 1985
«Ai sensi del primo comma dell'art. 420 c.p.c., la mancata comparizione personale della parte (senza giustificato motivo) nell'udienza in cui deve aver luogo l'interrogatorio libero ad opera del giudice del lavoro costituisce comportamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5428 del 9 novembre 1985
«I ricorsi per cassazione separatamente proposti contro la sentenza sull'an e contro quella sul quantum, la quale è obiettivamente condizionata al permanere della prima, vanno riuniti, per essere fatti oggetto di un'unica decisione, trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26 del 14 aprile 1986
«Nelle controversie individuali di lavoro, ove una parte adisca il giudice nella cui circoscrizione sostiene esser sorto il rapporto, ma tale circostanza di fatto sia contestata dalla controparte – che eccepisce l'incompetenza per territorio – e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2739 del 17 aprile 1986
«Il termine perentorio di giorni 60 per la notifica del ricorso per cassazione, previsto dall'art. 325 u.c. c.p.c., dalla notificazione della sentenza impugnata, decorre – ove controparte sia l'amministrazione dello Stato – dalla notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 643 del 3 febbraio 1986
«Nel nuovo rito del lavoro, l'obbligo dell'attore di depositare i documenti contestualmente al ricorso è previsto, nonostante il difetto di esplicita disposizione di legge, a pena di decadenza, analogamente a quanto l'art. 416 c.p.c. stabilisce per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 214 del 14 gennaio 1987
«Le clausole dei contratti collettivi le quali prevedono, nelle controversie riguardanti i rapporti di cui all'art. 409 c.p.c., l'arbitrato irrituale, senza far espresso riferimento alla facoltà delle parti di adire l'autorità giudiziaria, non sono...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 301 del 16 gennaio 1987
«Il ricorso alle Sezioni Unite della Suprema Corte, avverso le pronunce del Tribunale superiore delle acque pubbliche, è soggetto, ai sensi dell'art. 202 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 (testo unico sulle acque pubbliche e gli impianti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 828 del 28 gennaio 1987
«Nel nuovo rito del lavoro, la chiamata in causa di un terzo, effettuata – anche fuori dell'ipotesi di litisconsorzio necessario – dal convenuto, comporta, a norma del nono comma dell'art. 420 c.p.c., l'obbligo del giudice (cui, a differenza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9225 del 11 dicembre 1987
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, ivi incluse quelle inerenti a rapporti agrari, la mancanza dell'istruttore e la coincidenza del giudice decidente con il giudice che assume le prove, indispensabili per assicurare i principi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6686 del 9 dicembre 1988
«L'esercizio, da parte della Corte di cassazione, del potere di correggere la motivazione previsto dal secondo comma dell'art. 384 c.p.c. è ammissibile in mancanza del ricorso incidentale della parte vittoriosa, anche nel caso in cui la emendatio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2181 del 12 maggio 1989
«In tema di determinazione della competenza territoriale per le controversie di lavoro, il foro in cui è sorto il rapporto, previsto dal secondo comma dell'art. 413 c.p.c., sussiste indipendentemente dal decorso del termine di cui al terzo comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 288 del 20 gennaio 1989
«L'omesso esame di documenti, riconducibile al vizio di omessa motivazione su punto decisivo della controversia (art. 360 n. 5 c.p.c.) ricorre solo nel caso in cui questi si rilevino idonei a fornire la prova di un fatto costitutivo, modificativo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5137 del 27 novembre 1989
«Al fine dell'ammissibilità del controricorso, il requisito dell'esposizione sommaria dei fatti di causa, anche se da valutarsi con minore rigore rispetto al corrispondente requisito prescritto per il ricorso, esige pur sempre un riferimento ai...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10318 del 24 ottobre 1990
«La controversia fra socio e società cooperativa edilizia operante con il contributo statale, che attenga alle modalità di assegnazione dell'alloggio ed al contenuto del verbale di consegna previsto dall'art. 98 del R.D. 28 aprile 1938, n. 1165,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2471 del 27 marzo 1990
«Qualora il giudizio di appello si sia svolto nei confronti di una determinata società di persone ma il ricorso per cassazione sia stato proposto da una società di capitali ancorché avente la stessa denominazione sociale, è necessario, ove la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3023 del 10 aprile 1990
«In caso di risoluzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato dei dirigenti di aziende industriali, il ricorso al collegio arbitrale ai sensi dei contratti collettivi di categoria 13 aprile 1981 e 16 maggio 1985 costituisce strumento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4594 del 22 maggio 1990
«Presupposto della confideiussione e del diritto di regresso previsto dall'art. 1954 c.c. è l'esistenza di un collegamento tra le obbligazioni assunte dai singoli fideiussori, nel senso che occorre che costoro abbiano garantito congiuntamente il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 940 del 9 febbraio 1990
«Nel regime di commissariamento dell'Inadel, essendone la legale rappresentanza affidata ad un unico commissario straordinario, dotato anche di poteri deliberativi, la sottoscrizione, da parte di questo, della procura speciale ex art. 365 c.p.c. è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9685 del 24 settembre 1990
«Il decreto previsto dall'art. 611 c.p.c., con il quale il pretore, su richiesta della parte istante, liquida le spese da questa anticipate per la esecuzione per consegna o rilascio, ha natura di provvedimento monitorio, suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4750 del 29 aprile 1991
«La domanda dell'appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l'esercizio della facoltà di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell'art. 1373 c.c. e la domanda dello stesso appaltatore di essere tenuto indenne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6101 del 30 maggio 1991
«Il cliente è sempre obbligato a corrispondere gli onorari e i diritti all'avvocato ed al procuratore da lui nominati ed il relativo ammontare viene stabilito dal giudice nei suoi specifici confronti a seguito del procedimento monitorio (art. 636...»