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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3224 del 21 marzo 1992
«...lico. Quanto al primo profilo, trattasi di attività certativa non esplicante effetti all'esterno dell'ufficio e comunque inidonea a connotare una pubblica funzione se disgiunta da un autonomo potere certificativo. Quanto al secondo, si tratta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37654 del 12 settembre 2014
«In tema di calunnia, non sussiste il dolo quando la falsa incolpazione consegue ad un convincimento dell'agente in ordine a profili essenzialmente valutativi o interpretativi della condotta denunciata, sempre che tale valutazione soggettiva non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10332 del 13 ottobre 1995
«In materia di diffamazione a mezzo stampa, quando il giornalista proponga una plausibile ricostruzione di un avvenimento contraddittoriamente rappresentato nelle dichiarazioni dei protagonisti e dei testimoni, riportate nell'articolo, il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7830 del 16 giugno 1999
«...patrimonio, e non è configurabile nei reati in materia di sostanze stupefacenti. Tali reati, infatti, risultano lesivi dei valori costituzionali attinenti alla salute pubblica, alla sicurezza e all'ordine pubblico, nonché alla salvaguardia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 781 del 13 marzo 1997
«Lo svolgimento di una attività (nella specie il conversare tranquillamente con amici pregiudicati in pubblica piazza) diversa da quella autorizzata è inidonea, ovviamente, a determinare la momentanea sospensione della misura, che, pertanto, con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4439 del 8 febbraio 2005
«...ad entrare anche con l'ausilio della forza pubblica, appariva ragionevole temere che, ove la visita avesse avuto luogo in un tale contesto, essa si sarebbe tradotta in una causa di grave turbamento psichico del minore, al momento anche ammalato).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36612 del 24 settembre 2003
«...la pubblica incolumità. (Nella fattispecie, relativa ad incendio divampato in una discarica di rifiuti, al ricorrente, gestore della discarica, era stato addebitato di non aver provveduto ad adottare le cautele necessarie ad evitare il pericolo).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8891 del 10 agosto 1987
«Risponde del reato di incendio colposo ai sensi degli artt. 449 e 423 c.p., anche chi, pur non avendo dato materialmente origine al fuoco, tuttavia abbia dato causa colposamente all'incendio verificatosi, per aver posto le condizioni necessarie...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40799 del 31 ottobre 2008
«In tema di disastro ferroviario colposo, sussiste il delitto di cui all'art. 449 c.p. solo quando effettivamente si verifichi un evento di gravità, complessità ed estensione straordinari, dal quale la legge penale presume il pericolo per la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20944 del 31 maggio 2012
«Integra il delitto di cui all'art. 474 c.p. la detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto; né, a tal fine, ha rilievo la configurabilità della cosiddetta contraffazione grossolana, considerato che l'art. 474 c.p. tutela, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11276 del 10 novembre 1994
«Allorquando atti che sono intrinsecamente certificativi, diventano necessari e propedeutici alla manifestazione di volontà dell'organo pubblico e vengono falsificati per deviare la volontà pubblica o per rendere più difficile l'accertamento della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12789 del 19 marzo 2003
«...della pubblica funzione o del pubblico servizio, direttamente strumentali al conseguimento degli obiettivi dell'ente pubblico, da quelli strettamente attinenti alla prestazione lavorativa, rilevanti esclusivamente sul piano contrattuale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1526 del 5 febbraio 1988
«Ne consegue che è atto rispondente ai requisiti prescritti nelle suindicate norme una «lettera» indirizzata ad un privato e sottoscritta dal responsabile interinale di un ufficio della pubblica amministrazione che contenga la proposta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48283 del 15 dicembre 2004
«L'attestazione di invalidità civile totale o di una sua percentuale che non sia rispondente alla realtà, ove non fondata su un metodo di accertamento scientifico incontroverso, costituisce condotta rilevante come falsità ideologica in atto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24917 del 21 giugno 2011
«Integra il reato di falso ideologico la formazione, da parte di membri di una Commissione di concorso per funzionario pubblico, di un "elenco di voti" delle prove scritte dei candidati ammessi alle prove orali, pubblicato sul sito internet della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31302 del 19 agosto 2005
«L'obbligo di eliminare la fonte di pericolo su una pubblica via o di apprestare adeguate protezioni, ripari, cautele ed opportune segnalazioni sorge nel momento in cui la strada presenti situazioni tali da costituire un'insidia o un trabocchetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1220 del 13 gennaio 1983
«...dei danni connessi all'inadempimento di tale obbligazione. (Fattispecie relativa ad incidente stradale occorso a motociclista schiantatosi contro autotreno parcheggiato senza segnalazioni, di notte e sulla pubblica via, davanti ad una officina).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22031 del 19 maggio 2003
«...esercizio del diritto di critica, scriminato ai sensi dell'art. 51 c.p., trattandosi di locuzione, sia pure pungente, che si riferisce alla sfera pubblica e non alla vita privata del destinatario e in ogni caso non è volgare o triviale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4678 del 17 aprile 2000
«In tema di diffamazione addebitata ad un soggetto rivestente la qualifica di parlamentare, la non perseguibilità del soggetto per le opinioni espresse richiede che tali opinioni siano strettamente connesse con la funzione pubblica esercitata....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8742 del 8 luglio 1999
«In secondo luogo il criterio sostanziale che permette di ritenere il nesso funzionale nello svolgimento, in qualsiasi luogo e con qualsiasi forma e mezzo, di attività che, libera da fini personali, sia, per le motivazioni e per le questioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25138 del 2 luglio 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, i limiti della critica alle istituzioni giudiziarie sono preordinati a garantirne la difesa da attacchi sprovvisti di fondamento e non suscettibili di smentita in virtù del dovere di riservatezza che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12747 del 3 dicembre 1998
«In tema di diffamazione (nella specie in danno del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, dott. Caselli), è corretto ritenere l'offensività, per un uomo prima che per un magistrato, di frasi che attribuiscono fatti specifici...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38096 del 26 ottobre 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non costituisce reato la riproduzione, nell'ambito di un'inchiesta giornalistica, di affermazioni e ricostruzioni, in passato già diffuse da altri, che rechino frasi offensive della reputazione dei soggetti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16323 del 12 maggio 2006
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la pubblicazione della rettifica della notizia giornalistica falsa, ex art. 8 L. 8 febbraio 1948, n.47, non riveste efficacia scriminante, in quanto non elimina gli effetti negativi dell'azione criminosa, ma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 37140 del 16 ottobre 2001
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la condotta del giornalista che pubblicando il testo di un'intervista, vi riporti, anche se “alla lettera”, dichiarazioni del soggetto intervistato di contenuto oggettivamente lesivo dell'altrui reputazione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7393 del 23 gennaio 1997
«La prova dell'errore scriminante in materia di esercizio putativo del diritto di cronaca deve vertere sul fatto, e cioè sulla verità della notizia e non sull'attendibilità della fonte di informazione, dal momento che il giornalista può essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13735 del 19 aprile 2006
«...mediante pubblicazione di un articolo subito dopo la precedente pubblicazione, da parte della persona offesa, di altro articolo ritenuto, dalla Corte, motivo di provocazione a causa della ingiustizia delle accuse all'imputato in esso contenute).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 8157 del 5 giugno 2002
«Il regolamento preventivo di giurisdizione è proponibile anche quando miri alla statuizione del difetto di giurisdizione di qualsiasi giudice.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6349 del 18 aprile 2003
«Il principio dell'inammissibilità del regolamento preventivo di giurisdizione rivolto a far valere la carenza di giurisdizione del giudice adito, così come di ogni altro giudice della Repubblica Italiana, a fronte della presenza di un compromesso,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25256 del 1 dicembre 2009
«La preclusione all'esperibilità del regolamento preventivo di giurisdizione, ai sensi dell'art. 41 c.p.c., per effetto di una decisione nel merito in primo grado, si verifica non dal momento della pubblicazione mediante deposito di tale decisione,...»