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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11946 del 22 maggio 2006
«La sospensione dell'assicurazione — come effetto giuridico previsto dall'articolo 1901 c.c. — a decorrere dalle ventiquattro ore del quindicesimo giorno dalla scadenza dei premi successivi al primo, comporta, ex articolo 7 comma secondo legge n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10978 del 3 novembre 1998
«La procura rilasciata agli agenti (ed ai subagenti) di assicurazione è assoggettata alla forma pubblicitaria della pubblicazione nel registro delle imprese. La previsione di tale regime si desume dalla formulazione dell'art. 1903, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4753 del 30 marzo 2001
«L'obbligazione assunta dall'assicuratore contro i danni è un debito di valore, come emerge dal costante riferimento al risarcimento del danno ed al valore della cosa assicurata in tutte le disposizioni normative che regolano la materia, ed in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 238 del 12 gennaio 1984
«In materia di assicurazione contro i danni, l'obbligo di salvataggio, imposto all'assicurato dall'art. 1914 c.c., consiste nel compimento di attività volta ad evitare il sinistro e, questo verificatosi, ad evitare il danno o ad attenuarlo, e la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1078 del 4 marzo 1978
«La disciplina dettata dagli artt. 1915 secondo comma e 1932 c.c., in tema di assicurazione contro i danni, in base alla quale, nonostante diversa previsione contrattuale sfavorevole all'assicurato, il colposo inadempimento di questi all'obbligo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9462 del 26 settembre 1997
«La stipulazione, da parte di un agente munito del potere rappresentativo di una compagnia di assicurazione, di clausole derogatorie al disposto di cui all'art. 1901 c.c. (nella specie, previsione dell'efficacia del rapporto assicurativo sin dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6757 del 17 maggio 2001
«Ai sensi dell'art. 1322, secondo comma, c.c., sono ammissibili sia il contratto di garanzia cosiddetta autonoma (performance bond) - con cui il garante si obbliga ad eseguire la prestazione oggetto della garanzia «a semplice o prima domanda» del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3947 del 18 febbraio 2010
«Al contratto autonomo di garanzia, in difetto di diversa previsione da parte dei contraenti, non si applica la norma dell'art. 1957 c.c., sull'onere del creditore garantito di far valere tempestivamente le sue ragioni nei confronti del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4801 del 13 aprile 2000
«La fideiussione omnibus, nella sua forma standard, adottata in modo vincolante da tutte le banche, non costituisce il frutto di una intesa limitatrice della concorrenza e di un abuso di posizione dominante, in contrasto con gli artt. 85 e 86 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1427 del 20 febbraio 1999
«La previsione per l'obbligazione fideiussoria di una scadenza anteriore a quella dell'obbligazione principale concretizza l'ipotesi di cui all'art. 1941, terzo comma, c.c., sotto il profilo della maggiore onerosità delle condizioni a cui è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5044 del 3 marzo 2009
«Nel contratto autonomo di garanzia - ai fini della cui distinzione dalla fideiussione non è decisivo l'impiego o meno di espressioni quali "a prima richiesta" o "a semplice richiesta scritta", ma la relazione in cui le parti hanno inteso porre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26262 del 14 dicembre 2007
«In tema di contratto autonomo di garanzia, l'assunzione da parte del garante dell'impegno di effettuare il pagamento a semplice richiesta del beneficiario della garanzia comporta la rinunzia ad opporre le eccezioni inerenti al rapporto principale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3326 del 7 marzo 2002
«Nel contratto autonomo di garanzia, che si discosta dalla fideiussione perché deroga al principio dell'accessorietà e al regime delle eccezioni consentite al garante, è escluso che il garante possa opporre al creditore eccezioni attinenti alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6808 del 13 maggio 2002
«Ai fini della configurabilità della responsabilità processuale aggravata ex art. 96, secondo comma, c.p.c. non è necessaria la sussistenza della mala fede o della colpa grave, ma è sufficiente l'aver agito senza la normale prudenza, che si ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4033 del 23 aprile 1999
«Il vigente sistema della garanzia del credito non esclude il concorso di una garanzia personale con una reale rispetto al medesimo credito, in quanto esso importa un rafforzamento della tutela dello stesso credito. Pertanto, ben può il terzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2827 del 24 marzo 1994
«Con riguardo a fideiussione, la cui durata sia correlata non alla scadenza dell'obbligazione principale, ma all'integrale soddisfacimento di questa, come nel caso di polizza fideiussoria contenente clausola di previsione della efficacia della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18311 del 1 dicembre 2003
«La ricognizione di debito, al pari della promessa di pagamento, non costituisce autonoma fonte di obbligazione, ma ha soltanto effetto conservativo di un preesistente rapporto fondamentale, realizzandosi ai sensi dell'art. 1988 c.c. — nella cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15575 del 11 dicembre 2000
«La natura di negozio unilaterale recettizio del riconoscimento di debito di cui all'art. 1988 c.c. comporta che l'effetto negoziale della dichiarazione (che determina astrazione processuale della causa debendi ) si verifichi soltanto se detta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4607 del 8 luglio 1983
«In considerazione dell'esistenza di una agevole circolazione dei titoli cambiari, fondata sul carattere astratto e formale degli stessi, e tenuta presente l'espressa previsione di una loro lecita e valida emissione «in bianco», il debitore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4981 del 27 aprile 1998
«Il delitto di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) è sussidiario rispetto ad ogni altro reato contro la fede pubblica, come si evince dall'inciso «se il fatto non costituisce altro delitto contro la fede pubblica» contenuto nella norma...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24418 del 2 dicembre 2010
«L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di apertura di credito bancario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10884 del 11 maggio 2007
«Non potendosi, in difetto di espressa previsione normativa, affermare la retroattività del D.L. n. 66 del 1989 (convertito in legge n. 144 del 1989 e riprodotto senza sostanziali modifiche dall'art. 35 D.L.vo n. 77 del 1995), deve ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10199 del 3 agosto 2000
«L'azione di responsabilità che, a norma dell'art. 23, D.L. n. 66 del 1989 (conv. in legge n. 144 del 1989 e riprodotto senza sostanziali modifiche dall'art. 35, D.L.vo n. 77 del 1995), è esperibile dai privati contro gli amministratori e i...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23385 del 11 settembre 2008
«In tema di azione d'indebito arricchimento nei confronti della P.A., conseguente all'assenza di un valido contratto di appalto di opere (nella specie perché annullato dal Giudice Amministrativo), tra la P.A. (nella specie un Comune) ed un privato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2091 del 24 febbraio 2000
«L'art. 2044 rinvia sostanzialmente, per la nozione di legittima difesa quale situazione idonea ad escludere la responsabilità civile per fatto illecito, all'art. 52 c.p., che richiede, a tal fine, la sussistenza, nella fattispecie, della necessità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 28042 del 25 novembre 2008
«L'azione di arricchimento senza causa ha carattere sussidiario ed è quindi inammissibile, ai sensi dell'art. 2042 cod. civ., allorché chi la eserciti, secondo una valutazione da compiersi in astratto e perciò prescindendo dalla previsione del suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10074 del 27 aprile 2010
«Il diritto al risarcimento del danno patrimoniale da lucro cessante non può farsi discendere in modo automatico dall'accertamento dell'invalidità permanente, poiché esso sussiste solo se tale invalidità abbia prodotto una riduzione della capacità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21619 del 16 ottobre 2007
«Nel cosiddetto sottosistema civilistico, il nesso di causalità (materiale) — la cui valutazione in sede civile è diversa da quella penale (ove vale il criterio dell'elevato grado di credibilità razionale che è prossimo alla «certezza») — consiste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9815 del 9 ottobre 1997
«La norma di cui all'art. 2048 c.c. configura una ipotesi di responsabilità diretta dei genitori per il fatto illecito commesso dai figli minori (e non già indiretta, od oggettiva, per fatto altrui), poiché, ai fini della sua concreta applicazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5946 del 15 giugno 1999
«Quando un medesimo danno è provocato da più soggetti, per inadempimenti di contratti diversi, intercorsi rispettivamente tra ciascuno di essi ed il danneggiato, tali soggetti debbono essere considerati corresponsabili in solido, non tanto sulla...»