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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8756 del 13 ottobre 1981
«Il croupier di una casa da gioco gestita da un comune non ha la qualifica di incaricato di pubblico servizio perché la gestione del gioco, ancorché esercitata da un ente locale, non è attività diretta al soddisfacimento di bisogni di interesse...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 170 del 13 gennaio 1982
«Sussiste l'ipotesi di furto aggravato di cui agli artt. 624, 625 n. 1 c.p., qualora il locale, pur essendo destinato generalmente al ricovero di attrezzi agricoli, venga di fatto usato come abitazione. (Nella specie trattavasi di un trullo per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8088 del 11 agosto 1986
«La serranda, la vetrina, la mostra di un locale in luogo pubblico o aperto al pubblico, che vengano danneggiate dalla condotta antigiuridica di terzi sono oggetto dell'art. 625, n. 7, c.p. tenuto conto della specifica destinazione di esse, per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5550 del 7 maggio 1988
«In tema di rapina aggravata ai sensi dell'art. 628, secondo capoverso, n. 2, c.p., il sequestro di persona costituisce una semplice modalità di esecuzione di essa quando la privazione della libertà personale dell'offeso è limitata al tempo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1225 del 6 febbraio 1993
«La circostanza aggravante di cui all'art. 625 n. 2 c.p. è configurabile, quando l'agente si introduca in un locale — a scopo di furto — non per il normale ingresso, bensì da una finestra. A tal fine è irrilevante che quest'ultima sia più o meno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 319 del 15 gennaio 1993
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 659, comma secondo, c.p. la rumorosità non va valutata in astratto, sulla base di specifiche disposizioni di legge, bensì in concreto, tanto che qualsiasi attività lavorativa può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7581 del 3 agosto 1993
«Non è configurabile il reato di cui all'art. 650 c.p. nell'ipotesi in cui taluno, ricevuto l'ordine di presentarsi alla locale questura ad una ora precisa si presenti invece in ora diversa. Infatti il bene giuridico tutelato dall'art. 650 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7980 del 24 agosto 1993
«Rettamente è ritenuto responsabile del reato di cui all'art. 659 c.p., per i continui schiamazzi e rumori provocati, con disturbo delle persone, dagli avventori di un bar, il gestore del medesimo. Infatti la qualità di titolare della gestione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1622 del 22 agosto 1994
«È legittima la liquidazione equitativa dell'indennità di custodia di bene sottoposto a sequestro penale, ancorata alla qualità e quantità dell'impegno del custode, allorché esso, riguardando un bene non deteriorabile, non richieda altra attività,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3580 del 18 agosto 1994
«La circostanza aggravante di cui all'art. 625 n. 1 c.p. è configurabile ogniqualvolta il soggetto attivo del furto, per commettere il reato, si introduca in un luogo, che sia destinato ad essere abitato. Non è però necessario che il locale lo sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7977 del 13 agosto 1996
«Deve escludersi che sia richiesta la licenza di P.S. di cui all'art. 86 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (T.U.L.P.S.) qualora in esercizi non aperti al pubblico non vengano somministrate bevande alcooliche; ne consegue che nel caso di inosservanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11204 del 29 gennaio 1998
«A seguito della nuova formulazione della fattispecie di abuso di ufficio ad opera della legge 16 luglio 1997, n. 234, che ha novellato l'art. 323 c.p., il reato in questione non può configurarsi se non in presenza di “violazione di norma di legge...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14641 del 23 dicembre 1999
«Ricorrono gli estremi del reato di abuso di ufficio nel comportamento del vigile urbano che elevi contravvenzione a un soggetto e non a un altro se si siano resi entrambi autori della medesima infrazione al codice della strada (divieto di sosta)....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5244 del 4 maggio 2000
«L'aggravante del delitto di rapina prevista dall'art. 4, comma secondo, della L. 8 agosto 1977, n. 533, nel caso in cui l'agente si impossessa di armi, munizioni o esplosivi, commettendo il fatto «nelle armerie, ovvero in depositi o in altri...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21948 del 31 maggio 2001
«In tema di furto, l'aggravante di cui al n. 1 dell'art. 625 c.p. sussiste anche quando il reato sia consumato in locale di immediata pertinenza della abitazione, quale un'autorimessa ad essa adiacente.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16686 del 8 aprile 2003
«Correttamente il gestore di un bar è ritenuto responsabile del reato di cui all'art. 659, comma 1, c.p. per i continui schiamazzi e rumori provocati dagli avventori dello stesso, con disturbo delle persone. Infatti la qualità di titolare della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26702 del 19 giugno 2003
«Allorché l'abuso di ufficio si concreti nella violazione del dovere di astensione, non è necessario individuare alcuna violazione di legge o di regolamento perché possa ritenersi sussistente l'elemento materiale del reato. (Fattispecie relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29214 del 11 luglio 2003
«In tema di gestione dei rifiuti è ipotizzabile anche per l'ente locale comunale un danno sostanziale che lo renda portatore dell'interesse a costituirsi parte civile, atteso che il danno ai terreni privati va tenuto distinto dal danno al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3443 del 23 gennaio 2003
«Sono utilizzabili le intercettazioni audiovisive effettuate dalla polizia giudiziaria, senza l'autorizzazione del Gip, nel bagno di un locale pubblico, in quanto deve escludersi che esso possa considerarsi luogo di privata dimora la quale, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21090 del 5 maggio 2004
«La persona offesa dal reato titolare del diritto di querela a norma dell'art. 120 c.p. deve essere individuata nel soggetto titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale e la cui lesione o esposizione a pericolo costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28389 del 23 giugno 2004
«È configurabile il reato di abuso di ufficio nella condotta dell'ispettore di p.s. che dispone un'ispezione in un pubblico locale per scopi personali, poiché in tal modo sono violate sotto il profilo finalistico le norme del TULPS che abilitano...»
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Cassazione penale, sentenza n. 35576 del 27 agosto 2004
«Un'ordinanza contingibile e urgente a suo tempo emanata dal sindaco ai sensi dell'art. 38 della legge n. 142 del 1990 non può più considerarsi operativa e dar luogo, quindi, in caso di perdurante inosservanza, alla configurabilità del reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10450 del 16 marzo 2005
«In tema di associazioni con finalità di terrorismo internazionale, qualora occorra valutare la condotta di gruppi esistenti in Italia i quali fanno parte di organizzazioni che operano in altri paesi, non può essere considerata soltanto l'attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36597 del 10 ottobre 2005
«È ravvisabile il reato di abuso d'ufficio nel comportamento del Direttore del circolo didattico, che abbia negato il rilascio a un insegnante del permesso previsto dall'art. 33 della L. 5 febbraio 1992, n. 104 a favore dei genitori di minori...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15881 del 19 aprile 2007
«È punibile ai sensi dell'art. 650 c.p. l'inosservanza dell'ordinanza contingibile ed urgente che il sindaco ha il potere-dovere di emanare, a livello locale, e ai sensi dell'art. 50 D.L.vo n. 267 del 2000 in caso di emergenze sanitarie o di igiene...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34818 del 14 settembre 2007
«La procedibilità d'ufficio dei reati sessuali nel caso previsto dall'art. 609 septies, comma quarto, n. 3, c.p. è stata stabilita in ragione dell'autorità connessa alle funzioni esercitate ed all'influenza, al vincolo, alla dipendenza, se non al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20022 del 19 maggio 2008
«Ai fini della sussistenza della fattispecie aggravante di furto di cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, l'ufficio deve essere qualificato come «pubblico » in ragione della natura dell'attività che viene svolta al suo interno e non in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28962 del 11 luglio 2008
«In tema di associazione di tipo mafioso, non costituiscono espressione di «metodo mafioso » quei comportamenti genericamente riconducibili solo ad autorevolezza dei membri del sodalizio nella comunità locale, quando, in mancanza di ulteriori...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3561 del 23 gennaio 2008
«Integra l'aggravante di cui all'art. 635, comma primo, n. 3 (danneggiamento aggravato su edificio destinato all'esercizio di un culto), il danneggiamento della finestra di una sagrestia, la quale, essendo luogo nel quale sono solitamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20743 del 1 giugno 2010
«Il delitto di furto aggravato dalla violenza sulle cose, nella specie consistita nell'effrazione di una vetrata posta a protezione del locale di un esercizio commerciale, assorbe il delitto di danneggiamento delle cose medesime, perché la violenza...»