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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39020 del 23 ottobre 2007
«In materia di assistenza giudiziaria penale, sono utilizzabili nel procedimento italiano i verbali degli interrogatori del coimputato contenenti dichiarazioni rese erga alios ed assunti a seguito di rogatoria all'estero secondo le forme stabilite...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36778 del 25 settembre 2003
«In tema di riconoscimento della sentenza straniera, il disposto di cui alla lettera c) dell'art. 733 c.p.p. — il quale prevede tra i presupposti che al condannato sia stato assicurato il diritto ad essere interrogato in una lingua per lui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10827 del 29 aprile 2008
«I documenti formati dalla stessa parte che li produce (nella specie avvisi di pagamento per la sosta di un parcheggio, con indicazione delle date e delle ore ), se caratterizzati da un apprezzabile grado di specificità, possono assumere valenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5290 del 28 febbraio 2008
«La mancata valutazione delle risultanze dell'interrogatorio libero (da cui il giudice può semplicemente dedurre motivi sussidiari di convincimento per rafforzare o disattendere le prove già acquisite al processo) costituisce espressione del potere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2888 del 29 marzo 1996
«Non è viziata da omessa motivazione la sentenza nella quale il giudice non abbia preso in considerazione la mancata risposta all'interrogatorio formale, dal momento che la legge consente di desumere solo elementi indiziari dalla mancata risposta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7644 del 3 settembre 1994
«Le dichiarazioni rese dalla parte nell'interrogatorio libero di cui all'art. 117 c.p.c., pur non essendo un mezzo di prova, possono essere fonte, anche unica, del convincimento del giudice di merito, al quale è riservata la valutazione, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4002 del 16 giugno 1986
«Nel nuovo rito del lavoro il libero interrogatorio delle parti, pur costituendo un adempimento doveroso per il giudice di primo grado — salva la valutazione della sua indispensabilità da parte del giudice dell'appello — è prescritto senza alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 801 del 29 gennaio 1983
«In sede di interrogatorio non formale ex art. 117 c.p.c., la parte può, ma non deve farsi assistere dal proprio difensore, configurandosi al riguardo una mera facoltà della parte stessa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1377 del 11 marzo 1981
«Le dichiarazioni rese dalle parti in sede di interrogatorio non formale, pur non contenendo alcuna confessione, possono costituire il fondamento del convincimento del giudice, e ciò specialmente nelle controversie di lavoro, nelle quali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5162 del 3 febbraio 2014
«Qualora venga eseguita un'ordinanza applicativa della custodia in carcere in sostituzione di una misura non detentiva, a causa della violazione delle relative prescrizioni da parte dell'imputato, l'avviso dato dalla polizia giudiziaria ad un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17844 del 15 aprile 2003
«Il reato previsto dall'art. 677, comma 3 c.p. si realizza allorché il proprietario dell'edificio che minaccia rovina non si sia attivato per rimuovere le cause di pericolo, a nulla rilevando né l'ignoranza dello stato di pericolo - scaturente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 443 del 17 gennaio 2002
«La norma dettata dall'art. 116, secondo comma, c.p.c., nell'abilitare il giudice a desumere argomenti di prova dalle risposte date dalle parti nell'interrogatorio non formale, dal loro rifiuto ingiustificato a consentire le ispezioni da esso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20122 del 18 settembre 2009
«Il provvedimento col quale il giudice, preso atto della indisponibilità di una delle parti a sottoporsi all'interrogatorio libero ed al tentativo di conciliazione, disponga procedersi oltre all'istruzione del giudizio, non è causa di nullità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24370 del 16 novembre 2006
«Il giudice del merito, che non è tenuto ad ammettere a valutare tutti i mezzi di prova dedotti dalle parti ove ritenga sufficientemente istruito il processo, ben può, nell'esercizio dei suoi poteri discrezionali insindacabili in cassazione, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1088 del 30 gennaio 1995
«L'interrogatorio formale è un mezzo diretto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli al confitente e ad esclusivo vantaggio del soggetto deferente; con la conseguenza che, in un rapporto processuale con pluralità di parti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1419 del 10 febbraio 1987
«La differenza tra simulazione assoluta e simulazione relativa assume rilevanza, anche ai fini probatori, qualora con quest'ultima si intenda far valere il contratto dissimulato, ma non quando si miri a far dichiarare l'inefficacia del negozio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4651 del 7 settembre 1985
«L'interrogatorio formale ed il giuramento decisorio sono ammissibili non solo al fine di provare la simulazione inter partes, ma anche per dimostrare in genere l'esistenza di fatti o circostanze diversi o contrastanti con il contenuto dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4704 del 21 luglio 1981
«È ammissibile inter partes l'interrogatorio formale deferito per provocare la confessione giudiziale della simulazione di un contratto di trasferimento immobiliare, sempre che ove trattisi di simulazione relativa, esista nel negozio apparente il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4486 del 24 febbraio 2011
«L'interrogatorio formale reso in un processo con pluralità di parti, essendo volto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli alla parte confitente e favorevoli al soggetto che si trova, rispetto ad essa, in posizione antitetica e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9840 del 15 settembre 1999
«In assenza di confessione l'efficacia probatoria delle dichiarazioni rese dalla parte in sede di interrogatorio formale, è soggetta al libero apprezzamento del giudice, il quale ben può saggiarne la consistenza alla luce e nel necessario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10077 del 12 ottobre 1998
«La valutazione del giudice in ordine all'amminissibilità ed alla rilevanza di un interrogatorio formale va effettuata, ai sensi dell'art. 187 c.p.c., sulla base del contenuto dei capitoli in rapporto ai termini della controversia, e non in base al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2638 del 8 maggio 1979
«L'illegittimità dell'ordinanza di ammissione contemporanea dell'interrogatorio formale e della prova testimoniale sulle stesse circostanze di fatto, nella parte in cui ritiene rilevante, ai fini del decidere, il secondo mezzo istruttorio prima...»
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Cassazione civile, sentenza n. 697 del 30 marzo 1967
«La deduzione di prova per interrogatorio formulata nella comparsa conclusionale non è ammissibile, anche se abbia ad oggetto fatti che potrebbero dar luogo ad un giudizio di revocazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8879 del 28 novembre 1987
«L'interrogatorio libero delle parti, non essendo preordinato a provocare la confessione della parte, non costituisce un mezzo di prova e le dichiarazioni in esso contenute devono considerarsi elementi chiarificatori e sussidiari di convincimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1443 del 16 marzo 1981
«Poiché l'interrogatorio non formale è un mezzo diretto esclusivamente a chiarire e precisare i fatti di causa, le risposte date dalla parte nel corso di esso non hanno valore di confessione, bensì costituiscono elementi sussidiari di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7162 del 9 luglio 1990
«L'interrogatorio formale non può essere reso a mezzo di procuratore speciale, atteso che il soggetto cui è deferito deve rispondere ad esso personalmente ed oralmente (art. 231 c.p.c.).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2971 del 16 dicembre 1967
«La violazione delle disposizioni di cui agli artt. 231 e 253 c.p.c. — secondo cui, in sede di interrogatorio e di prova testimoniale, non è consentito di valersi di note e di appunti — non è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7783 del 31 marzo 2010
«La norma dell'art. 232 c.p.c. - secondo cui la mancata presentazione o il rifiuto di rispondere consente al giudice di ritenere come ammessi i fatti dedotti nell'interrogatorio formale - è applicabile anche al caso di dichiarazioni che, per il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3258 del 14 febbraio 2007
«In tema di prove, con riferimento all'interrogatorio formale, la disposizione dell'articolo 232 c.p.c. non ricollega automaticamente alla mancata risposta all'interrogatorio, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma dà solo la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22407 del 19 ottobre 2006
«In tema di interrogatorio formale, l'inciso contenuto nell'art. 232 c.p.c. — secondo il quale il giudice può ritenere ammessi i fatti dedotti nell'interrogatorio se la parte non si presenta o si rifiuta di rispondere senza giustificato motivo,...»