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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4172 del 10 marzo 1995
«...che attraverso costrizione o induzione aveva determinato le parti a corrispondere la utilità richiesta al fine di destinarle a scopo ben diverso della integrazione del compenso, dovutogli, peraltro, all'esito della procedura fallimentare).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24468 del 12 giugno 2009
«L'abrogazione dell'istituto dell'amministrazione controllata e la soppressione di ogni riferimento ad esso contenuto nella legge fallimentare (art. 147 D.L.vo n. 5 del 2006) hanno determinato l'abolizione del reato di bancarotta societaria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17690 del 7 maggio 2010
«In tema di fallimento determinato da operazioni dolose, che si sostanzia in un'eccezionale ipotesi di fattispecie a sfondo preterintenzionale, l'onere probatorio dell'accusa si esaurisce nella dimostrazione della consapevolezza e volontà della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 953 del 11 giugno 1994
«Al giudice competente per la revoca della sentenza di condanna per abolitio criminis è conferito il potere di rivisitazione del giudicato e di valutazione del quadro probatorio, al fine di rendere espliciti il contenuto ed i limiti del giudicato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14558 del 17 agosto 2012
«...di inammissibilità dell'appello incidentale, fatta eccezione per il caso di rinuncia dell'appellante principale, giacché, altrimenti, in tal caso, l'esito dell'impugnazione incidentale sarebbe determinato dalla volontà dell'impugnante principale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4034 del 21 febbraio 2007
«...consentito, riguardo al petitum solo quando risulti innovato l'oggetto della pretesa, inteso non come petitum immediato (ossia come provvedimento richiesto), bensì come petitum mediato (cioè come richiesta di attribuzione di un bene determinato).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2016 del 8 febbraio 2001
«Più in particolare, nell'ipotesi in cui il rinvio sia avvenuto per l'integrazione del contraddittorio nel caso di litisconsorzio necessario, il giudizio è destinato a riprendere il suo corso nella pienezza — per le parti quali risultanti dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3161 del 6 ottobre 1985
«L'azione di denuncia di danno temuto è ammissibile nei confronti della P.A. sempre che essa non miri alla revoca o alla modifica di un atto amministrativo o alla imposizione di un determinato comportamento, positivo o negativo, all'amministrazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9256 del 17 aprile 2009
«In tema di competenza territoriale nelle controversie di lavoro, il foro speciale costituito dal luogo in cui si trova l'azienda ex art. 413, secondo comma, c.p.c., va determinato, per le imprese gestite in forma societaria, in riferimento al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8070 del 2 aprile 2009
«Nel rito del lavoro, la domanda può ritenersi proposta nei confronti di un determinato soggetto quando nel ricorso questi sia indicato con le modalità previste dall'art. 414 c.p.c., l'oggetto della domanda ("petitum") sia determinato e gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23477 del 19 novembre 2010
«In tema di assegno sociale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, della legge n. 335 del 1995 spetta all'interessato che ne abbia fatto istanza l'onere di dimostrare il possesso del requisito reddituale, determinato in base ai rigorosi criteri richiesti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2816 del 5 febbraio 2011
«La sentenza di condanna del datore di lavoro al pagamento di un determinato numero di mensilità di retribuzione ovvero di quanto dovuto al lavoratore a seguito del riconoscimento dell'illegittimità del licenziamento costituisce valido titolo...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16455 del 20 agosto 2004
«Tale obbligo di motivazione, come non impone al giudice l'esplicazione delle ragioni che hanno determinato l'accoglimento del ricorso, venendo di regola soddisfatto con rinvio ai motivi addotti dal ricorrente, che vengono portati a conoscenza del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2451 del 16 gennaio 2008
«In tema di successione di leggi penali, la modificazione della norma extrapenale richiamata dalla disposizione incriminatrice esclude la punibilità del fatto precedentemente commesso se tale norma è integratrice di quella penale oppure ha essa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40823 del 20 ottobre 2004
«...contemplati, ma ha determinato una successione di leggi con effetto parzialmente abrogativo in relazione a quei fatti, commessi prima dell'entrata in vigore delle modifiche legislative, che non siano riconducibili alle nuove fattispecie criminose.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22632 del 5 giugno 2008
«Il grado della colpa, che rileva ex artt. 43, 61, comma primo, n. 3 e 133 c.p. ai fini della personalizzazione del rimprovero che può essere mosso all'agente, e quindi della sua colpevolezza, va determinato considerando: 1 ) la gravità della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9197 del 21 ottobre 1996
«Devono rispondere perciò del delitto di omicidio preterintenziale le persone che si sono rese responsabili di un pestaggio quando, per fuggire ad ulteriori percosse o comunque nello stato confusionale determinato dai colpi ricevuti, la vittima...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32931 del 29 luglio 2004
«In tema di omicidio colposo determinato dalla perdita di controllo di un autoveicolo, qualora venga prospettata dall'imputato la tesi difensiva del malore improvviso — da inquadrarsi nella nozione di infermità incidente sulla capacità intellettiva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8357 del 13 giugno 1989
«Tuttavia non basta, in fatti colposi da circolazione stradale, che l'imputato assuma, in un determinato momento del procedimento, di avere perduto il controllo del veicolo per un improvviso malore, perché il giudice sia tenuto a svolgere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8355 del 13 giugno 1989
«La punibilità dei reati colposi non è esclusa da un qualsiasi errore sul fatto che costituisce reato, ma, ai sensi dell'art. 47 c.p., solo dall'errore non determinato da colpa. Ne consegue che la circostanza che in occasione di visite ispettive...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5236 del 9 maggio 1978
«La responsabilità per reato colposo e la conseguente punibilità dell'agente non possono essere escluse per ravvisabilità di errore di fatto quando l'errore stesso sia determinato da colpa inescusabile.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7402 del 24 giugno 2000
«...non determinato da colpa, ai sensi dell'art. 47 c.p. (Fattispecie relativa a lesioni personali riportate da un operaio ad una mano con una macchina denominata calandra carta per la lavorazione della seta, sfornita di un'idonea barra di sicurezza).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34489 del 8 agosto 2013
«In tema di peculato, il possesso qualificato dalla ragione dell'ufficio o del servizio non è solo quello che rientra nella competenza funzionale specifica del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, ma anche quello che si basa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7197 del 22 giugno 1988
«...sorretto da circostanze di fatto tali da giustificare la ragionevole persuasione di una determinata situazione che, ove fosse stata realmente sussistente, avrebbe determinato gli estremi per il riconoscimento della causa di giustificazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1951 del 21 febbraio 2000
«Premesso che l'esercizio di attività sportiva, entro i limiti di quello che può essere definito «rischio consentito», si configura come causa di giustificazione non codificata rispetto ai fatti lesivi dell'integrità personale cui esso abbia dato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3257 del 22 marzo 1991
«Tale errore, che ha efficacia esimente, se è scusabile e comporta la responsabilità di cui all'art. 59, ultimo comma, c.p. quando sia determinato da colpa, deve in entrambe le ipotesi trovare adeguata giustificazione in qualche fatto che, sebbene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 829 del 24 gennaio 1995
«La pressione psichica costringente, anche se in modo non assoluto, sussiste tutte le volte in cui al privato il pubblico ufficiale fa comprendere — o attraverso una esplicita specificazione o anche implicitamente attraverso comportamenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3177 del 6 aprile 1993
«...della concessione opera anche nell'ipotesi in cui il numero dei partecipanti sia considerato come aggravante speciale di un determinato reato da una norma diversa, dall'art. 112, c.p., nella specie dall'art. 74, n. 2, L. 22 dicembre 1975, n. 685.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 457 del 27 febbraio 1970
«L'istanza di procedimento proposta per un determinato reato, è, al pari della querela, valida ed efficace per la perseguibilità di altro reato ritenuto dal giudice, diverso da quello qualificato e segnalato dall'istante, essendo compito del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8018 del 12 settembre 1985
«Il concetto di «segreto», in senso giuridico, comporta una relazione materiale o personale ed indica il limite posto, da una volontà giuridicamente competente, alla conoscibilità di un fatto, di un atto o di una cosa, destinata a rimanere occulta...»