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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35144 del 18 ottobre 2002
«Per la sussistenza dell'elemento soggettivo della contravvenzione di cui all'art. 677 c.p. (omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina) è necessaria quella volontà cosciente e libera, cui è condizionata, a norma dell'ultimo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 652 del 19 gennaio 2000
«L'art. 30 del nuovo c.s., il quale prevede e sanziona in via amministrativa l'obbligo di conservazione dei fabbricati e dei muri di qualsiasi genere fronteggianti le strade «in modo da non compromettere l'incolumità pubblica e da non arrecare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32253 del 6 agosto 2009
«Nella categoria delle "materie esplodenti" indicata nell'art. 678 c.p. rientrano quelle sostanze (nella specie un petardo) prive di potenzialità micidiale sia per la struttura chimica, sia per le modalità di fabbricazione, dovendo invece essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28193 del 16 luglio 2007
«Ai fini della configurabilità del reato di fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti, le definizioni di «materie esplodenti» di cui all'art. 678 c.p., e di «artifici e prodotti affini» e «giocattoli pirici» di cui all'art. 82 R.D. 6...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5388 del 7 giugno 1997
«In tema di armi e materie esplodenti, al termine «esplosivi» di cui all'art. 34 della legge 18 aprile 1975, n. 110 non può essere attribuito il significato di «sostanze esplodenti» come contrapposte ai veri e propri esplosivi dotati di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3392 del 28 marzo 1995
«In tema di reati concernenti le armi, per esplosivi devono intendersi tutti quei prodotti che sono caratterizzati da elevata potenzialità e che per la loro micidialità sono idonei a provocare una esplosione con rilevante effetto distruttivo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2508 del 30 giugno 1994
«L'esclusione oggettiva dell'applicazione di sanzioni sostitutive prevista dall'art. 60, ultimo comma, della L. 24 novembre 1981, n. 689 per i reati in materia di esplosivi quando per i detti reati la pena detentiva non è alternativa a quella...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11213 del 7 dicembre 1993
«La distinzione concettuale introdotta dalla legislazione per il controllo delle armi tra «esplosivi» (che sono quelli che, per la quantità e la qualità, presentano una micidialità equiparabile a quella delle armi da guerra, e sono idonei, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3863 del 20 aprile 1993
«L'art. 2 della L. 2 ottobre 1967, n. 895 (sul controllo delle armi) non ha abrogato la contravvenzione di cui all'art. 678 c.p. relativa alla fabbricazione e commercio di materie esplodenti. Gli «esplosivi di ogni genere», cui si riferisce l'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44474 del 19 novembre 2009
«Integra il reato contravvenzionale di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti la detenzione, senza licenza, del materiale esplodente presso i locali della ditta autorizzata al suo trasporto, sia pure al solo fine di provvedere allo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20244 del 23 maggio 2002
«Non è configurabile la contravvenzione di cui all'art. 678 c.p. (fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti) in relazione ad attività riguardanti prodotti esclusi, in forza di provvedimento amministrativo, dal novero delle sostanze...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4983 del 1 ottobre 1998
«La detenzione abusiva di materie esplodenti utilizzate per i giocattoli pirici (come sono i petardi) prive di qualsiasi potenzialità lesiva vuoi per struttura chimica vuoi per modalità di fabbricazione vuoi per la destinazione non offensiva,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2959 del 18 luglio 1997
«Ai fini della configurabilità del reato di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, non occorre stabilire se le definizioni di «materie esplodenti», usata dall'art. 678 c.p., e di «artifici e prodotti affini» e «giocattoli pirici»...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10901 del 15 ottobre 1986
«La deroga alla disciplina generale ex art. 78 c.p. sulla fabbricazione e commercio e quindi detenzione abusiva degli esplosivi operata dalla normativa speciale ex leggi 2 ottobre 1967, n. 895, 14 ottobre 1974, n. 497 e 18 aprile 1975, n. 110 è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8190 del 11 agosto 1986
«La fabbricazione, la cessione o la detenzione di materiale pirotecnico (fuochi di artificio e giocattoli pirici) integra la contravvenzione di cui all'art. 678 c.p. e non già il delitto di cui agli artt. 1-2 della L. n. 895 del 1967, in quanto le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6959 del 14 luglio 1997
«In tema di armi e materie esplodenti, l'ambito di applicabilità dell'art. 678 c.p. è limitato — oltre ad alcune ipotesi residuali non ricadenti per mancanza di una espressa previsione sotto l'impero di una normativa speciale — alle condotte aventi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5756 del 15 febbraio 2005
«Il reato di omessa denuncia di materie esplodenti, previsto dall'art. 679 c.p., non è assorbito da quello di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, previsto dall'art. 678 stesso codice, tutelando le rispettive disposizioni beni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3230 del 16 settembre 1994
«L'esclusione dell'applicabilità delle sanzioni sostitutive previste dall'art. 60 della L. n. 689 del 1981 per le armi da sparo, munizioni ed esplosivi non riguarda le condotte antigiuridiche aventi ad oggetto materie esplodenti prive di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2920 del 24 luglio 1993
«In tema di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti la norma di cui all'art. 678 c.p. va integrata con quanto previsto dall'art. 47 T.U. di P.S. e dagli artt. 81 ss. del relativo regolamento, secondo i quali la licenza dell'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40358 del 8 novembre 2011
«Il reato di cui all'art. 679 c.p. si distingue da quello previsto dall'art. 678 c.p., perché mentre quest'ultimo è diretto a salvaguardare la pubblica incolumità in relazione ai pericoli che possono derivare dalla fabbricazione, importazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4657 del 11 dicembre 1993
«È configurabile la contravvenzione di cui all'art. 695 c.p. (fabbricazione o commercio non autorizzato di armi), in caso di detenzione, per la vendita, di un numero di armi superiore a quello consentito in base alla licenza, limitatamente alle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12703 del 11 novembre 1998
«La disposizione di cui all'art. 705 c.p., che punisce chiunque, senza licenza dell'autorità o senza rispettare le prescrizioni di legge, fabbrica o pone in commercio cose preziose, o compie su di esse operazioni di mediazione ovvero «esercita...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8907 del 8 agosto 1994
«In tema di commercio non autorizzato di cose preziose (art. 705 c.p.), devono farsi rientrare in tale categoria di oggetti anche i monili composti da pietre non preziose montate su un supporto d'argento placcato in oro. Invero fabbricazione e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9685 del 13 novembre 1996
«Ai fini della determinazione delle categorie dell'osceno e degli atti contrari alla pubblica decenza, il giudice deve adottare, quali parametri di valutazione del modificarsi dei costumi sull'intero territorio nazionale, mode (costumi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33453 del 7 settembre 2001
«In tema di armi antiche, non possono essere considerate tali quelle che, per quanto fabbricate anteriormente al 1890, risultino successivamente modificate così da assumere i requisiti che per l'art. 2 della legge 18 aprile 1975, n. 110,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3159 del 25 febbraio 1989
«L'unico criterio valido per stabilire se munizioni, utilizzabili indifferentemente sia per armi da guerra che per armi catalogate armi comuni da sparo possano o meno qualificarsi munizioni da guerra occorre far riferimento, non esistendo alcun...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5535 del 8 giugno 1994
«Con riguardo a contratto di assicurazione della responsabilità civile del proprietario di un fabbricato, la clausola di polizza, la quale delimiti l'obbligazione dell'assicuratore in relazione al valore dell'immobile, implicando una riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12505 del 7 luglio 2004
«Con riferimento alla norma dell'art. 72 della legge fallimentare, in fattispecie di preliminare di permuta di area edificabile con fabbricato da realizzare sull'area medesima, il trasferimento della proprietà del bene, con la relativa consegna,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12216 del 11 dicembre 1993
«Il debitore sottoposto a concordato preventivo con cessio bonorum conserva il possesso, inteso in senso civilistico, dei beni oggetto della cessione, con conseguente sua assoggettabilità all'Ilor per il reddito di un fabbricato che faccia parte di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7522 del 10 ottobre 1987
«Il pignoramento di un terreno si estende, in difetto di espressa previsione contraria, al fabbricato che insiste sul terreno medesimo, ove tale fabbricato manchi di autonomia economica (possibilità di separazione dal suolo), o di autonomia...»