-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«La restituzione del tantundem, infatti, non solo non influenza la lesione, già verificatasi, dell'interesse al buon andamento della pubblica amministrazione, ma non elide neppure la lesione dell'altro interesse tutelato, relativo all'integrità...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38691 del 6 ottobre 2009
«Il peculato si consuma nel momento in cui ha luogo l'appropriazione della "res" o del danaro da parte dell'agente, la quale, anche quando non arreca, per qualsiasi motivo, danno patrimoniale alla P.A., è comunque lesiva dell'ulteriore interesse...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7177 del 24 febbraio 2011
«Non è configurabile il reato di peculato nell'uso episodico ed occasionale di un'autovettura di servizio, quando la condotta abusiva non abbia leso la funzionalità della P.A. e non abbia causato un danno patrimoniale apprezzabile, in relazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4129 del 28 aprile 1993
«Non rientrano nel concetto di disponibilità quei poteri del pubblico ufficiale che possono assimilarsi non già alle facoltà del dominus, ma a quelle del creditore in un rapporto obbligatorio e che gli consentono (e, per la natura pubblica del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31688 del 29 luglio 2008
«Integra il delitto di abuso d'ufficio la condotta del pubblico dipendente di indebito uso del bene che non comporti la perdita dello stesso e la conseguente lesione patrimoniale a danno dell'avente diritto. (Nella fattispecie, la Corte ha escluso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5006 del 9 febbraio 2012
«Non è configurabile il reato di peculato nell'uso episodico ed occasionale di un'autovettura di servizio, quando la condotta abusiva non abbia leso la funzionalità della P.A. e non abbia causato un danno patrimoniale apprezzabile. (Fattispecie...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25537 del 18 giugno 2009
«Integra il delitto di abuso d'ufficio l'utilizzo di autovetture e personale di servizio per scopi estranei ai compiti d'istituto, non rilevando a tal fine le disfunzioni o l'entità del danno cagionato alla P.A., ma solo l'ingiusto vantaggio...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10233 del 9 marzo 2007
«Non è configurabile il reato di peculato nell'uso momentaneo di un'autovettura di ufficio, quando la condotta abusiva non abbia leso la funzionalità della P.A. e non abbia arrecato un danno patrimoniale apprezzabile. (In applicazione di tale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6140 del 19 giugno 1996
«In tema di concussione, l'entità del vantaggio patrimoniale che sia conseguito dal colpevole per effetto della sua condotta di costrizione o di induzione, non ha influenza ai fini della configurabilità del delitto, ma solo a quelli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7495 del 15 febbraio 2013
«...ingiusto, recante alla vittima un danno patrimoniale o non patrimoniale. (In motivazione la Corte ha precisato che il concetto di costrizione non ricomprende l'utilizzo della violenza fisica, incompatibile con l'abuso di qualità o di funzioni).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13919 del 14 aprile 2005
«È configurabile il reato di corruzione in atti giudiziari nella condotta del giudice delegato ai fallimenti a carico del quale siano state accertate reiterate violazioni dei doveri nell'esecuzione della funzione giudiziaria, anche se non siano...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4402 del 30 aprile 1996
«...non patrimoniale, o comunque per arrecare ad altri un danno ingiusto, mentre troverà applicazione l'art. 323, comma 2, c.p., ogni volta in cui l'abuso d'ufficio sia commesso al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10140 del 10 marzo 2015
«Il principio di correlazione tra contestazione e sentenza è funzionale alla salvaguardia del diritto di difesa dell'imputato; ne consegue che la violazione di tale principio è ravvisabile quando il fatto ritenuto nella decisione si trova, rispetto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 891 del 5 febbraio 1997
«Nel delitto di diffamazione col mezzo della stampa, il danno cagionato alla persona offesa, non essendo patrimoniale e non avendo funzione reintegrativa, non può essere quantificato se non con valutazione equitativa, rispettando l'esigenza di una...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14519 del 15 aprile 2010
«La liceità del ricorso agli "offendicula" va ricollegata alla causa di giustificazione dell'esercizio di un diritto: quello della difesa preventiva del diritto stesso, di natura patrimoniale o personale. Affinché, però, la difesa del diritto...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29 del 3 gennaio 2005
«In tema di circostanze aggravanti comuni, ai fini della contestazione dell'ipotesi di cui all'art. 61, n. 7 c.p. (l'avere cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità) non è sufficiente la mera indicazione nel capo d'imputazione (nella...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15971 del 29 novembre 1990
«Ai fini della sussistenza dell'aggravante del danno patrimoniale di rilevante entità, di cui all'art. 61, n. 7, c.p., deve farsi riferimento esclusivamente all'oggettiva entità della diminuzione patrimoniale arrecata alla persona offesa e non al...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6501 del 28 aprile 1989
«Il principio, secondo cui non è applicabile la circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità al reato di falsità in atto pubblico, non è estensibile al reato di falso in scrittura privata, poiché tale reato può essere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8098 del 18 luglio 1988
«In tema di applicazione della circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità il riferimento alle condizioni economico-finanziarie del soggetto passivo del reato è ammissibile e rilevante solo quando, accertato che il danno...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 22 marzo 1969
«...circostanza alle falsità in atto pubblico determinate da motivi di lucro, perché il danno patrimoniale di rilevante gravità, quando si verifichi, non è riferibile alla persona offesa dal reato, che è lo Stato o la società e non il singolo.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24075 del 5 giugno 2015
«Non è configurabile la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità con riferimento al delitto di ricettazione avente ad oggetto assegni in bianco e documenti, poiché il valore da considerare per la valutazione del danno non è...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14040 del 3 aprile 2015
«Ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 4, cod. pen., la valutazione della speciale tenuità, nel caso di reato continuato, va effettuata non in relazione all'importo complessivo delle somme contestate, ma con...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13575 del 24 marzo 2014
«Ai fini della valutazione della configurabilità della circostanza attenuante di cui all'art. 62, comma primo, n. 4, c.p., il giudice deve avere riguardo soltanto al "danno patrimoniale" (nel quale rientra anche quello fisico o morale procurato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23821 del 31 maggio 2013
«La circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità prevista dall'art. 62, n. 4, c.p. non è applicabile ai reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2970 del 27 gennaio 2011
«La circostanza attenuante comune dell'attivo ravvedimento (art. 62, comma primo, n. 6, seconda ipotesi, c.p.) non è applicabile ai reati contro il patrimonio, in quanto si riferisce esclusivamente all'elisione o all'attenuazione di quelle...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11142 del 30 marzo 2006
«In tema di reati contro il patrimonio, l'attenuante comune del danno di speciale tenuità (art. 62, comma primo, n. 4 c.p.) non si applica al delitto tentato (nella specie tentato furto), posto che il danno patrimoniale non è elemento costitutivo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34912 del 25 agosto 2004
«L'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità (art. 62, comma primo, n. 4, c.p.), non può trovare applicazione nel caso dei reati di contrabbando, in cui l'interesse protetto non è il patrimonio dello Stato ma il suo diritto sovrano alla...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10361 del 1 settembre 1999
«In tema di circostanze del reato, ai fini del riconoscimento o dell'esclusione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità (art. 62 n. 4 c.p.), il danno suscettibile di valutazione va commisurato al valore della cosa al momento...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6187 del 26 maggio 1994
«La circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità concerne soltanto i delitti: non è pertanto applicabile alle contravvenzioni edilizie.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1206 del 1 agosto 1992
«A seguito della nuova formulazione dell'art. 62, n. 4, c.p., recata dall'art. 2, L. 7 febbraio 1990, n. 19, la circostanza attenuante del danno patrimoniale di particolare tenuità può essere concessa non solo nei tradizionali reati contro il...»