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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28251 del 7 luglio 2016
«In tema trasporto di sostanze stupefacenti occultate in ovuli ingeriti da parte di più soggetti, sono elementi sufficienti a configurare il concorso di persone nel reato, in relazione all'intera quantità di stupefacente, le circostanze che: i...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36272 del 1 settembre 2016
«Ai fini dell'individuazione dei reati ai quali è astrattamente applicabile la disciplina dell'istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova, il richiamo contenuto all'art. 168-bis cod. pen. alla pena edittale detentiva non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9166 del 10 aprile 2017
«Le somme eventualmente versate dall'Inail a titolo di indennizzo ex art. 13 del d.lgs. n. 38 del 2000 non possono considerarsi integralmente satisfattive del diritto al risarcimento del danno biologico in capo al soggetto infortunato o ammalato,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20696 del 18 maggio 2016
«Il delitto di atti persecutori, avendo oggetto giuridico diverso, può concorrere con quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in cui restano assorbiti solo quei fatti che, pur costituendo astrattamente di per sè reato, rappresentino...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18621 del 14 aprile 2017
«In sede di risoluzione del conflitto di giurisdizione, la Corte di cassazione, accertata la sussistenza della "medesimezza" del fatto sulla base della piena conoscenza degli atti e delle vicende processuali pendenti innanzi ai giudici in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3232 del 25 marzo 1982
«La violenza o la minaccia, prevedute come circostanze aggravanti del reato di evasione, hanno il loro ambito nelle generiche previsioni di cui agli artt. 581 e 612 c.p. Solo nel caso in cui le concrete modalità dell'azione del reato di evasione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8879 del 10 agosto 1987
«In tema di prescrizione, quando il reato di omicidio colposo, aggravato dalla violazione delle norme sulla circolazione stradale o antinfortunistiche, sia attenuato da circostanze dichiarate prevalenti nell'aggravante, deve ritenersi sanzionato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 112 del 12 gennaio 1990
«In tema di concorso di persone nel reato si può parlare di azione unica posta a carico di tutti i concorrenti se l'azione compiuta da ciascuno rientri anche in senso lato nell'attuazione dell'impresa concordata. Ne consegue che la sola presenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3062 del 3 marzo 1990
«Per la sussistenza dell'elemento materiale nel reato di calunnia, è sufficiente che siano portate a conoscenza dell'autorità giudiziaria circostanze di fatto idonee ad indicare taluno come colpevole di fatti costituenti reato da lui non commessi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3692 del 15 aprile 1993
«L'attenuante della minima partecipazione è correlata infatti all'importanza del contributo causale dato dal correo alla perpetrazione del reato; quella del fatto di lieve entità concerne, invece, il «fatto» unitariamente inteso nelle sue...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4574 del 9 febbraio 1994
«I requisiti della descrizione sommaria del fatto e dell'esposizione degli indizi, previsti dall'art. 292 c.p.p. per le ordinanze che impongono misure cautelari, possono ritenersi sussistere quando la motivazione del provvedimento coercitivo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5618 del 22 febbraio 1994
«In tema di applicazione della disciplina del reato continuato in fase esecutiva, l'unicità del disegno criminoso costituente l'indispensabile condizione per la configurabilità della continuazione non può identificarsi con la generale inclinazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 262 del 17 gennaio 1997
«In tema di favoreggiamento non è configurabile l'esimente di cui all'art. 378 c.p. (autofavoreggiamento) allorché il giudice di merito accerti, con motivazione congrua e convincente, che l'imputato — ben conscio delle circostanze del fatto e delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2680 del 6 giugno 1998
«Nell'esaminare la richiesta di sostituzione di una misura cautelare con una meno afflittiva, il giudice deve procedere a motivatamente valutare — in considerazione del periodo di applicazione della stessa, della personalità dell'interessato, delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5121 del 24 novembre 1998
«Se poi tale tipo di chiamata è accompagnata da una voce di riscontro, proveniente da un collaborante, sulla cui intrinseca attendibilità non risulta sollevato alcun dubbio, in epoca e circostanze diverse, l'alta probabilità di commissione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2402 del 21 luglio 1999
«Ed invero, l'espressione utilizzata dal legislatore all'articolo 274 lett. c), c.p.p. «modalità e circostanze del fatto» va riferita al fatto-reato, mentre l'espressione «comportamenti e atti concreti» deve intendersi riferita ad una condotta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4701 del 13 settembre 1999
«Ne consegue che, ai fini della determinazione della pena edittale agli effetti dell'applicazione della misura custodiale, il giudice deve esaminare, ai sensi dell'art. 278 c.p.p., la struttura della norma prescelta e valutare se l'entità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5626 del 29 novembre 1999
«La figura delineata dall'art. 675 c.p. è, infatti, un tipico reato colposo, che consiste nel collocamento o nella sospensione di cose pericolose per l'integrità fisica o morale delle persone «senza le debite cautele». (Fattispecie in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2135 del 23 febbraio 2000
«L'individuazione del soggetto passivo del reato di diffamazione a mezzo stampa, in mancanza di indicazione specifica, ovvero di riferimenti inequivoci a fatti e circostanze di notoria conoscenza, attribuibili ad un determinato soggetto, deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4352 del 23 ottobre 2000
«Ai fini del computo della durata massima della custodia cautelare ex art. 304, comma 6, c.p.p., per stabilire quale sia «il massimo della pena temporanea prevista per il reato contestato o ritenuto in sentenza» da assumere a base del calcolo, deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4456 del 12 aprile 2000
«L'accertamento relativo alla scriminante della legittima difesa reale o putativa e dell'eccesso colposo deve essere effettuato con un giudizio ex ante calato all'interno delle specifiche e peculiari circostanze concrete che connotano la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11078 del 28 ottobre 2000
«In tema di circostanze del reato, l'aggravante dell'abuso di prestazione di opera concerne tutti i rapporti giuridici che comportano un obbligo di fare, e instaurino tra le parti un rapporto di fiducia non meramente occasionale o estemporaneo,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7676 del 28 febbraio 2012
«La mancata impugnazione sulla ritenuta responsabilità dell'imputato fa sorgere una preclusione su tale punto ma non basta a far acquistare alla relativa statuizione l'autorità di cosa giudicata quando per lo stesso capo d'imputazione penda...»
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Corte costituzionale, Sez. I, sentenza n. 168 del 28 aprile 1994
«È costituzionalmente illegittimo, l'art. 69, quarto comma, del codice penale, nella parte in cui prevede che nei confronti del minore imputabile sia applicabile la disposizione del primo comma dello stesso art. 69 in caso di concorso tra la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2085 del 24 maggio 1993
«Pertanto, attiene al merito del giudizio l'accertamento degli estremi indicati, mentre in fase cautelare è sufficiente il cosiddetto fumus del reato: da ciò scaturisce che il provvedimento di sequestro, per la sua natura di misura cautelare reale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5597 del 7 febbraio 2017
«In tema di circostanze aggravanti, il principio di cui all'art. 63, comma quarto, cod. pen., secondo cui in caso di concorso tra circostanze ad effetto speciale non si applica il cumulo materiale, ma la pena per la circostanza più grave aumentata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35767 del 20 luglio 2017
«Ai fini della configurabilità del concorso dell'"extraneus" nel reato "proprio" di cui all'art. 2634 cod. civ., non è sufficiente che la condotta di questi sia stata anche solo "lato sensu" ausiliatrice rispetto all'azione dell'autore qualificato,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 48081 del 18 ottobre 2017
«In tema di elemento soggettivo del reato, ricorre la colpa cosciente quando l'agente, pur rappresentandosi l'astratta possibilità della realizzazione del fatto costituente reato, abbia agito nella convinzione o nella sicura fiducia che l'evento,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18981 del 22 febbraio 2017
«Cost. 19 marzo 2012, n. 68, presuppone una valutazione oggettivamente riferita al fatto nel suo complesso, sicché essa non è configurabile se il requisito della lieve entità manchi o in rapporto all'evento di per sé considerato; ovvero in rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17937 del 10 aprile 2017
«Sussiste l'aggravante della minorata difesa, con riferimento alle circostanze di luogo, note all'autore del reato e delle quali egli, ai sensi dell'art. 61, n. 5, cod. pen., abbia approfittato, nell'ipotesi di truffa commessa attraverso la vendita...»