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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1752 del 11 giugno 1998
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti non afferma la penale responsabilità dell'imputato. Pertanto, essa non è idonea a dar luogo all'incompatibilità - introdotta con sentenza additiva della Corte costituzionale 2...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1660 del 21 giugno 1999
«L'interesse nel procedimento che, a norma dell'art. 36, comma 1, lett. a), c.p.p. radica l'obbligo di astensione, consiste nella possibilità per il giudice di rivolgere a proprio vantaggio, anche solamente di ordine morale, l'attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10681 del 7 marzo 2003
«La disposizione dell'art. 68, comma quarto, della legge 26 luglio 1975, n. 354 (c.d. Ordinamento penitenziario), secondo cui i magistrati che esercitano funzioni di sorveglianza non debbono essere adibiti ad altre funzioni giudiziarie, non prevede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2046 del 10 maggio 2000
«Non integra fatto idoneo a condizionare la libertà di determinazione delle persone partecipanti al processo il riferimento insistito all'imputato, indicato come capo di clan camorristico della zona, contenuto nel discorso di inaugurazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1125 del 4 marzo 1998
«Nel vigente sistema processuale il pubblico ministero ha qualità di parte, sia pure pubblica, in quanto ha il compito di sostenere l'accusa e di adottare le scelte strategiche processuali che questo ruolo comporta. Ne deriva che la parzialità del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24492 del 17 luglio 2006
«Nel procedimento de libertate, la diversa qualificazione giuridica operata dal tribunale del riesame, che, confermando il provvedimento impugnato, esclude la riconducibilità dei fatti alle ipotesi criminose ricomprese nell'art. 51 comma terzo bis...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8777 del 8 luglio 1999
«In base alla norma dell'art. 570 c.p.p. nei procedimenti previsti dall'art. 51, comma 3 bis, c.p.p. la legittimazione ad appellare va riconosciuta al procuratore distrettuale e, nel caso in cui quest'ultimo si sia avvalso della facoltà prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 632 del 27 marzo 2000
«Nei procedimenti di criminalità organizzata (nel caso, per il reato di cui all'art. 416 bis c.p.) le funzioni di pubblico ministero sono attribuite, ai sensi dell'art. 51, comma 3 bis, c.p.p. «all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3873 del 9 dicembre 1999
«Nei procedimenti relativi a reati previsti dall'art. 51, comma 3 bis c.p.p., che attribuisce l'esercizio delle funzioni requirenti nel procedimento di primo grado all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale del capoluogo del distretto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8355 del 30 luglio 1991
«Il capo dell'ufficio del pubblico ministero non può contestare con l'impugnazione, salvi i casi di violazione di legge, l'esercizio del potere discrezionale del magistrato da lui delegato nell'espressione del consenso al giudizio abbreviato e,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3974 del 11 ottobre 1994
«Deve considerarsi abnorme e come tale è immediatamente ricorribile per cassazione il provvedimento con il quale il pubblico ministero, quale capo della polizia giudiziaria ed allo scopo di impedire che un reato permanente venga portato ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10621 del 9 ottobre 1998
«Dal tenore letterale e dalla ratio della norma del capoverso dell'art. 63 c.p.p., come dal suo necessario coordinamento con le disposizioni di cui agli artt. 62 e 350 c.p.p., si deve ritenere che la preclusione all'utilizzazione dibattimentale,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37103 del 29 settembre 2003
«L'identificazione dell'imputato avvenuta sulla base delle dichiarazioni da lui fornite alla polizia giudiziaria, consente di affermare in capo a lui la responsabilità in quanto l'ordinamento non impone l'espletamento delle procedure previste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2283 del 4 febbraio 2005
«Ai sensi dell'art. 4, lett. a) legge 24 dicembre 1969 n. 990 (assicurazione obbligatoria della responsabilità civile), applicabile nella fattispecie, nella formulazione anteriore alla modifica apportata dall'art. 28 legge 19 febbraio 1992, n. 142...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35616 del 27 settembre 2007
«Il registro utilizzato dalle cancellerie giudiziarie per l'annotazione del deposito delle minute delle sentenze, benché sia un registro sussidiario e quindi non obbligatorio, è atto pubblico fidefaciente e quindi ha valore di prova documentale.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 13 luglio 1999
«Il potere di autenticazione del difensore concerne il mandato ad litem e gli altri atti equivalenti, che attengono al suo ruolo nel processo, ma non anche la procura speciale a costituirsi parte civile.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8699 del 26 settembre 1996
«In caso di frode processuale l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è invocabile dal soggetto che abbia commesso l'immutazione allo scopo di eludere le investigazioni e di evitare un procedimento penale, in virtù del principio non esplicito, ma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4161 del 22 aprile 1996
«Il difensore di parte civile munito di procura speciale ex art. 76 c.p.p. e di nomina a provvedere alla difesa ex art. 78 lett. c) e art. 100 c.p.p. è depositario sia della legitimatio ad causam, che si identifica con la normale titolarità in capo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 684 del 23 ottobre 1999
«In tema di costituzione di parte civile, l'adempimento delle prescrizioni di cui alla lettera d) dell'art. 78 c.p.p. (esposizione delle ragioni che giustificano la domanda) risulta adeguatamente realizzato dal richiamo al capo di imputazione, il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6910 del 1 giugno 1999
«In tema di costituzione di parte civile, l'esposizione delle ragioni che giustificano la domanda, richiesta a pena di inammissibilità della stessa, deve servire solo a individuare la pretesa fatta valere in giudizio e non già ad enucleare le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11925 del 13 marzo 2003
«Deve ritenersi ammissibile il ricorso per cassazione della parte civile avverso il capo della sentenza d'appello con il quale, in accoglimento di specifico gravame proposto dall'imputato, sia stata disposta l'esclusione della medesima parte civile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14828 del 16 aprile 2010
«Anche a seguito dell'entrata in vigore del D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152 (cosiddetto Testo Unico ambientale) che ha attribuito in via esclusiva la richiesta risarcitoria per danno ambientale al Ministero dell'Ambiente, le associazioni ecologiste...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25007 del 20 giugno 2001
«Il diritto alla impugnazione dell'imputato ha natura unitaria e fa capo esclusivamente all'interessato, anche se al difensore è attribuita facoltà di esercitarlo; ne consegue che l'omissione dell'avviso di deposito della sentenza di secondo grado...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3160 del 10 ottobre 1992
«In materia di difensori, la regola generale dettata dall'art. 102 c.p.p. — secondo cui, in caso di impedimento e per la durata di questo, il difensore può nominare un sostituto — si applica anche alla fase processuale di legittimità, nell'assenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15208 del 25 febbraio 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 319 ter c.p., è "atto giudiziario" l'atto funzionale ad un procedimento giudiziario, sicché rientra nello stesso anche la deposizione testimoniale resa nell'ambito di un processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4036 del 18 aprile 1996
«Attesi i differenti presupposti della difesa di fiducia e di quella d'ufficio, non può riguardarsi come illegittima la designazione, da parte del giudice, come difensore d'ufficio, del medesimo legale che, già investito di mandato fiduciario, vi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1623 del 18 giugno 1999
«L'opposizione alla richiesta di archiviazione non rientra tra le impugnazioni, cui sia applicabile l'art. 583 capoverso c.p.p., ma costituisce l'espressione specifica di quella facoltà conferita in via generale dall'art. 121 primo comma c.p.p. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 8 giugno 1999
«L'applicazione della confisca non determina l'estinzione del preesistente diritto di pegno costituito a favore di terzi sulle cose che ne sono oggetto quando costoro, avendo tratto oggettivamente vantaggio dall'altrui attività criminosa, riescano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3501 del 11 febbraio 1999
«All'udienza camerale fissata dal Gip a seguito di istanza di archiviazione del pubblico ministero e di opposizione della persona offesa, quest'ultima deve essere sentita solo quando ne abbia fatto specifica istanza. Gli artt. 409, comma 2, e 127...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1352 del 15 febbraio 1993
«La mancata partecipazione del P.M. presso il tribunale al procedimento di riesame non costituisce motivo di nullità del procedimento stesso, in quanto essa, per l'art. 127 c.p.p. a cui l'art. 324, sesto comma, stesso codice, fa rinvio, è soltanto...»