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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33799 del 30 luglio 2014
«L'espulsione dello straniero dal territorio dello Stato prevista dall'art. 16 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, essendo una misura sostitutiva della detenzione in carcere e non una misura di sicurezza, esula dall'accordo delle parti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37879 del 18 settembre 2015
«La richiesta di patteggiamento preannunciata nel corso dell'udienza preliminare ma mai formalizzata è inesistente, in quanto inidonea ad integrare una proposta negoziale, nè può essere rinnovata prima della dichiarazione di apertura del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4672 del 2 febbraio 2015
«In tema di esame testimoniale, la violazione del divieto di porre domande suggestive di cui all'art. 499 cod. proc. pen. in mancanza di una sanzione processuale, rileva soltanto sul piano della valutazione della genuinità della prova, che può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24234 del 5 giugno 2015
«La parte civile, anche non persona offesa, è legittimata a proporre appello avverso la sentenza emessa in esito a giudizio abbreviato che abbia respinto la sua domanda risarcitoria, sia perché l'art. 443 cod. proc. pen. non prevede per tale parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26016 del 13 giugno 2013
«La disciplina di cui all'art. 578 c.p.p. non si applica quando appellante o ricorrente sia la parte civile, alla quale la previsione contenuta nell'art. 576 c.p.p. riconosce il diritto ad una decisione incondizionata sul merito della propria domanda.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12572 del 25 marzo 2015
«Quando è proposta opposizione contro l'ordinanza adottata senza formalità dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 667, comma quarto, cod. proc. pen., il conseguente procedimento, per effetto del formale richiamo operato da tale norma, è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24 del 5 gennaio 2015
«Nel procedimento di sorveglianza, la persona detenuta per altro titolo al momento della presentazione della istanza di applicazione di una misura alternativa non è tenuta ad effettuare la dichiarazione o l'elezione di domicilio, prescritta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3082 del 22 gennaio 2015
«Quando deve essere applicata una misura di sicurezza personale, successivamente alla pronuncia della sentenza di condanna, la decisione del magistrato di sorveglianza competente, è legittimamente emessa anche se fa seguito a domanda formulata da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41836 del 7 ottobre 2014
«In materia di estradizione per l'estero, l'autenticità dei titoli giustificativi della relativa domanda è garantita dal carattere ufficiale e pubblico della richiesta proveniente dallo Stato estero, alla quale siano state allegate le copie degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53435 del 22 dicembre 2014
«Il provvedimento con cui la Corte d'appello decide sulla domanda di rogatoria internazionale inoltrata da uno Stato estero non è soggetto a ricorso per cassazione, trattandosi di una decisione che non incide sul tema della responsabilità, né su...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14041 del 3 aprile 2015
«In tema di riconoscimento di sentenze penali straniere ad istanza del soggetto interessato a conseguire le restituzioni o il risarcimento del danno derivanti dal reato, mentre l'art. 732 cod. proc. pen. regola l'ipotesi in cui tale soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43765 del 21 novembre 2008
«In tema d'estradizione per l'estero, non è ostativa ad una pronuncia favorevole della corte d'appello la sentenza, per la cui esecuzione è stata domandata l'estradizione, che violi il divieto della "reformatio in peius", non possedendo tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7544 del 28 febbraio 2005
«Il potere attribuito dall'articolo 597, comma 5, del c.p.p. al giudice di appello di applicare con la sentenza anche di ufficio il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è un potere eccezionale e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3252 del 10 luglio 1997
«L'atto con cui si dà ingresso al procedimento di cui all'art. 666 c.p.p. non ha natura di atto di impugnazione e, pertanto, non ne può essere dichiarata l'inammissibilità per il solo fatto che, a sostegno della domanda, non siano stati enunciati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7945 del 18 febbraio 2013
«È inammissibile la domanda di affidamento in prova al servizio sociale proposta dal condannato con riguardo a titolo di privazione della libertà sopravvenuto durante l'attuazione del diverso beneficio della detenzione domiciliare cui lo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37587 del 17 ottobre 2001
«La richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato deve contenere l'indicazione del processo cui si riferisce, giacché essa ha effetto soltanto nell'ambito di un singolo, specifico procedimento, essendo diversi gli interessi sottesi ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28967 del 16 luglio 2001
«In tema di ammissione al lavoro sostitutivo, la domanda non può essere respinta perché l'attività prospettata, consistente nel prestare servizio volontario presso un'associazione, non presenta i requisiti di un «rapporto di lavoro» coperto da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4732 del 9 dicembre 1998
«Non è ricorribile per cassazione il decreto con cui viene respinta l'istanza di sospensione dell'esecuzione del provvedimento reiettivo della domanda di affidamento in prova al servizio sociale nelle more della decisione sulla sua impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9935 del 15 maggio 2015
«In pendenza di un procedimento di concordato preventivo, sia esso ordinario o con riserva, ai sensi dell'art. 161, sesto comma, legge fall., il fallimento dell'imprenditore, su istanza di un creditore o su richiesta del P.M., può essere dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 7426 del 13 aprile 2015
«La pendenza di un procedimento di appello relativo all'accertamento del proprio credito non esonera il creditore dal presentarne la richiesta di insinuazione al passivo del sopravvenuto fallimento del suo debitore nel rispetto dei termini fissati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1115 del 21 gennaio 2014
«Sebbene l'accertamento del credito nei confronti del fallimento sia devoluto alla competenza esclusiva del giudice delegato, ai sensi degli artt. 52 e 93 della legge (fallimentare), l'improponibilità della domanda in sede extrafallimentare e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25609 del 21 dicembre 2015
«Nel giudizio promosso dalla curatela per il recupero di un credito del fallito, quando il convenuto abbia chiesto la compensazione di un controcredito in forma di eccezione riconvenzionale e il giudice di primo grado ne abbia dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4831 del 27 febbraio 2009
«La curatela fallimentare non ha l'interesse ad agire in ordine alla domanda di revoca dell'ipoteca che il creditore non abbia fatto valere in sede di ammissione al passivo, sia perchè non è ravvisabile un interesse concreto ed attuale a prevenire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17524 del 1 settembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare, la legge in nessun caso richiede l'accertamento di un'effettiva incidenza dell'atto che ne è oggetto sulla par condicio creditorum sicché è evidente che la funzione dell'azione revocatoria fallimentare è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16905 del 11 novembre 2003
«Il curatore del fallimento non ha facoltà di sciogliersi da un contratto di locazione in corso alla data del fallimento stesso — subentrando, per converso, nella posizione del fallito nel rapporto contrattuale pendente —, ma ha facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14896 del 25 giugno 2009
«In tema di azione revocatoria fallimentare (nella specie, avente per oggetto la dichiarazione di inefficacia, ai sensi dell'art. 67 della legge fall., di una cessione di credito, ritenuta di carattere solutorio), la natura costitutiva della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 437 del 15 giugno 2000
«In ipotesi di vittorioso esperimento della revocatoria fallimentare relativa ad un pagamento eseguito dal fallito nel «periodo sospetto», l'obbligazione restitutoria dell'accipiens soccombente in revocatoria ha natura di debito di valuta e non di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 5333 del 4 marzo 2011
«In materia di revocatoria fallimentare ex art. 67, primo comma, legge fall., le eccezioni del convenuto dirette a contestare la determinazione del periodo sospetto non configurano eccezioni in senso proprio, costituendo semplici difese volte a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18438 del 6 agosto 2010
«In tema di revocatoria fallimentare, nel regime antevigente applicabile "ratione temporis", la prescrizione del diritto potestativo all'azione revocatoria, può essere interrotto unicamente con l'esercizio dell'azione giudiziale e non con un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27084 del 15 dicembre 2011
«In tema di azione revocatoria fallimentare, senza distinzioni tra le ipotesi di cui al primo comma dell'art. 67 legge fall. (cui si riferisce la fattispecie) ovvero del secondo comma, la conseguente obbligazione restitutoria, a contenuto...»