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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1453 del 20 luglio 1995
«Il preesistente stato di detenzione cautelare od esecutivo di un soggetto sottoposto ad indagini, non è di per sè impeditivo, sotto il profilo delle esigenze cautelari, dell'emissione di un nuovo titolo cautelare; siffatto stato infatti può avere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2335 del 17 luglio 1995
«...su cui già è pervenuta una decisione, il soggetto che propone l'istanza di revoca ha l'onere di indicare il fatto nuovo sopraggiunto ovvero originario, ma non oggetto già di decisione né esplicita né implicita, su cui fonda la richiesta di revoca.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10660 del 27 ottobre 1995
«Infatti a seguito della contestazione di un nuovo fatto-reato è stata introdotta nel procedimento penale una nuova causa petendi contro l'imputato, in relazione alla quale la persona offesa deve essere messa in grado di valutare se esercitare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4484 del 3 luglio 1996
«Nei procedimenti de libertate, che si instaurano a norma degli artt. 309, 310 e 311 c.p.p., è escluso l'effetto estensivo dell'impugnazione proposta dal coindagato diligente ai coindagati rimasti estranei al procedimento. (Nella specie si è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28415 del 28 novembre 2017
«...sebbene fosse passato in giudicato, perché non impugnato, il capo della sentenza di primo grado che aveva accolto l’eccezione di prescrizione sul presupposto dell’instaurazione di un nuovo rapporto alla morte dell’originario datore di lavoro).»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8758 del 4 aprile 2017
«È inammissibile il ricorso per cassazione con cui si deduca, apparentemente, una violazione di norme di legge mirando, in realtà, alla rivalutazione dei fatti operata dal giudice di merito, così da realizzare una surrettizia trasformazione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18998 del 20 aprile 2017
«...di fissazione avanti a sé dell'udienza di trattazione del ricorso effettuata al difensore, a mezzo del fax, sull'utenza dello studio dal quale lo stesso si era trasferito qualche giorno prima, adottando un nuovo numero, senza però comunicarlo).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49038 del 25 ottobre 2017
«Il nuovo testo dell'art. 274, comma 1, lett. b) e c) cod. proc. pen., risultante dalle modifiche apportate dalla legge n. 47 del 2015, se non consente di desumere il pericolo di fuga e di recidiva esclusivamente dalla gravità del titolo di reato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1960 del 18 gennaio 2018
«Non sussiste violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza nell'ipotesi in cui il luogo di consumazione del fatto-reato ritenuto sia diverso da quello contestato, non costituendo la modifica del "locus commissi delicti" "fatto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20767 del 10 maggio 2018
«...consegnata ad esecuzione della pena, relativa a condanna per fatto per il quale la consegna era stata concessa, già oggetto di indulto, poi revocato per fatti successivi alla consegna, avendo il condannato commesso un nuovo reato nel quinquennio.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16982 del 27 giugno 2018
«...del nuovo nucleo familiare; resta salva, peraltro, la facoltà del coniuge richiedente l'assegno di provare che la convivenza di fatto non influisce "in melius" sulle proprie condizioni economiche e che i propri redditi rimangono inadeguati.»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 23850 del 2 ottobre 2018
«...decreto comporta la perdita dell'"animus possidendi", con la conseguenza che, ai fini della configurabilità di un nuovo possesso "ad usucapionem", è necessario un atto di "interversio possessionis". (Rigetta, CORTE D'APPELLO ROMA, 14/02/2013).»
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Cassazione civile, sentenza n. 890 del 5 maggio 1962
«...alcun effetto sul rapporto sostanziale dedotto in giudizio, né influisce sull'azione o potestà di agire, che rimane integra e potrà ancora essere esercitata per far valere in un nuovo giudizio la stessa pretesa in base alla medesima causa petendi.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4122 del 9 dicembre 1974
«...di una invalidità preesistente, va considerato lo stato fisico del soggetto stesso, nella sua unitarietà organico-funzionale, con riferimento alla sua concreta capacità di guadagno, al momento in cui viene a prodursi il nuovo evento lesivo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2505 del 6 luglio 1976
«...certo momento la percezione dei frutti compiuta in qualità di erede cessi per dar luogo a raccolta per titolo diverso, perchè il nuovo rapporto che si instaura tra le parti ha per contenuto solo la sorte della futura raccolta dei frutti a venire.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4857 del 9 settembre 1982
«...non compiute dai giudici di merito ed esorbitanti dai limiti funzionali del giudizio di legittimità o che costituiscano un sistema difensivo del tutto nuovo sul quale non sia stata sollecitata nella sede di merito la necessaria indagine di fatto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 363 del 17 gennaio 1983
«In caso di mandato o procura alle liti rilasciata in corso di causa al difensore nominato in sostituzione di altro, il rilascio stesso è valido anche se avvenuto sull'originario atto di citazione – rilevando ai fini di una valida costituzione il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3687 del 27 maggio 1983
«La mancanza di coincidenza temporale fra l'assegnazione della causa a sentenza e la lettura del dispositivo comporta la violazione del principio di concentrazione, che, nel nuovo rito del lavoro, garantisce l'immodificabilità della pronuncia,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2120 del 25 marzo 1985
«...obbligata all'assunzione, e non con riguardo al luogo in cui è nato o si è svolto il rapporto cessato, che si atteggia come mero presupposto di fatto (suscettibile di cognizione in via solo incidentale) del nuovo rapporto di lavoro da costituirsi.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 739 del 1 dicembre 1989
«Nel procedimento davanti alla Suprema Corte la notificazione delle conclusioni del procuratore generale (art. 375 secondo comma c.p.c.), ovvero della comunicazione dell'udienza o della adunanza in Camera di consiglio (art. 377 secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1222 del 2 febbraio 1995
«Il giudice del merito ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti dalla parte, indipendentemente dall'esattezza del nomen iuris attribuitole nell'atto introduttivo e in genere delle prospettazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5509 del 19 maggio 1995
«La sopravvenienza di un requisito «nuovo» del diritto fatto valere in giudizio, che sia determinata dall'emissione di una declaratoria d'illegittimità costituzionale – o dall'avvento di una normativa d'interpretazione autentica – di una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1501 del 27 febbraio 1996
«Poiché nel nuovo codice di procedura penale non è stata riprodotta la disposizione di cui all'art. 3, secondo comma, del codice abrogato, né sono state reiterate le altre disposizioni alla stessa collegate (artt. 24 ss. dello stesso codice) – con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1581 del 20 febbraio 1997
«...rendere l'esecuzione dell'opera conforme alle previsioni urbanistiche, e alla luce del nuovo progetto l'utilizzazione di quei fondi si dimostri superflua, il proprietario può agire per il risarcimento dei danni ove non ne avvenga la restituzione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9440 del 21 settembre 1998
«Il nuovo assetto dei rapporti tra azione civile e penale ha dato luogo altresì alla necessità di modifica dell'art. 295 c.p.c, che, nel testo risultante dalla novella di cui all'art. 35 della legge n. 353 del 1990, stabilisce che il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11199 del 28 agosto 2000
«...dell'azione (causa petendi e petitum), o introducendone un nuovo, nega ad una delle parti il bene richiesto o ne attribuisce uno diverso, e determina il potere dovere della Corte di Cassazione di procedere all'esame diretto degli atti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10037 del 24 luglio 2001
«Ai sensi dell'art. 384, primo comma c.p.c., l'enunciazione del principio di diritto vincola sia il giudice di rinvio sia la stessa Corte di cassazione, nel senso che, qualora sia nuovamente investita del ricorso avverso la sentenza pronunziata dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13543 del 16 settembre 2002
«...propria dipendente il licenziamento, intimato in precedenza in forma orale, con la medesima decorrenza di quest'ultimo, ha ritenuto che il datore di lavoro non avesse inteso compiere un negozio nuovo e diverso dal precedente, idoneo a rinnovarlo).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5586 del 18 aprile 2002
«...delle mansioni in cui il lavoratore si è riqualificato con quelle per le quali è stato dichiarato inidoneo rappresenta una qualità in concreto del fatto dedotto, ma non un fatto nuovo e diverso da quello posto a fondamento della domanda.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1010 del 23 gennaio 2003
«Qualora la notificazione dell'impugnazione presso il procuratore costituito non sia andata a buon fine, per non avere l'ufficiale giudiziario reperito detto procuratore nel luogo indicato dall'istante, la questione della conoscenza o conoscibilità...»