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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 23326 del 27 settembre 2018
«In tema di azione revocatoria ordinaria, ove l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito, condizione per il suo esercizio è la conoscenza che il debitore abbia del pregiudizio delle ragioni creditorie, nonché, per gli atti a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1287 del 29 maggio 1962
«Una situazione di indebito si può verificare, in dipendenza della procedura di ammortamento, oltre che nel caso in cui sia stato eseguito il pagamento al detentore del titolo di credito dopo che questo aveva perduto ogni efficacia per essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1769 del 20 maggio 1969
«...di denaro producono interessi di pieno diritto; i crediti riconosciuti da sentenze di primo grado, non dichiarate esecutive e gravate di appello, non sono esigibili perché non sussiste la possibilità di esercizio immediato del diritto di credito.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2863 del 12 ottobre 1971
«Ai fini della pignorabilità di crediti di enti pubblici, vanno distinti i crediti che traggono origine da rapporti di diritto privato — per i quali l'azione esecutiva è sempre ammissibile — da quelli nascenti dall'esercizio di pubbliche potestà,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3896 del 15 settembre 1977
«Fra i beni patrimoniali indisponibili dello Stato e degli enti pubblici territoriali (nella specie, comune), con riguardo ai quali va affermata la carenza assoluta di azione esecutiva da parte del creditore privato, e, quindi, il difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1464 del 9 marzo 1979
«Le somme di denaro, appartenenti ad un ente pubblico territoriale, fanno parte del patrimonio indisponibile dell'ente medesimo e, conseguentemente, non possono essere assoggettate ad esecuzione forzata su istanza del privato creditore, solo quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11608 del 4 dicembre 1990
«Nel caso in cui il creditore abbia ottenuto il soddisfacimento del proprio credito nell'ambito di una procedura esecutiva mobiliare, a seguito della vendita di beni del debitore, poi fallito, l'azione revocatoria fallimentare, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3503 del 4 aprile 1991
«L'assicurazione della responsabilità civile per i danni conseguenti all'esercizio della caccia, pur essendo obbligatoria per il cacciatore, non determina un'obbligazione diretta dell'assicuratore verso il terzo danneggiato, ma, secondo lo schema...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10937 del 4 novembre 1993
«Il mutamento del soggetto tenuto al pagamento è privo di influenza sulla decorrenza del termine di prescrizione del credito, incidendo sulla titolarità passiva del rapporto e non sulla possibilità di esercizio del diritto (fattispecie concernente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1884 del 24 febbraio 1994
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione rigetti l'istanza di assegnazione di un credito pignorato integra un atto del procedimento esecutivo contro il quale è reperibile l'opposizione agli atti esecutivi a norma dell'art. 617 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5443 del 13 giugno 1996
«La sentenza che accoglie la domanda revocatoria fallimentare ha natura costitutiva, in quanto modifica ex post una situazione giuridica preesistente, sia privando di effetti, nei confronti della massa fallimentare, atti che avevano già conseguito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 696 del 23 gennaio 1997
«Esso, invece, non ha efficacia interruttiva della prescrizione nel caso in cui sia proposto nei confronti di chi si asserisce titolare del diritto, in funzione della successiva introduzione di un giudizio di cognizione di accertamento negativo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9705 del 29 settembre 1998
«La girata per l'incasso (o per procura), secondo la disciplina di cui agli artt. 2013 c.c. e 22 R.D. 14 dicembre 1933, n. 1669, non trasferisce i diritti inerenti al titolo di credito, ma soltanto l'esercizio di essi, abilitando il giratario ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12147 del 19 agosto 2003
«L'art. 429, terzo comma, c.p.c., col prevedere che il credito da lavoro produce interessi e rivalutazione dalla maturazione del credito, sancisce con norma inderogabile solo la responsabilità, anche incolpevole, del datore di lavoro per il ritardo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3389 del 7 marzo 2003
«In tema di responsabilità della banca verso l'utente nell'esercizio del servizio delle cassette di sicurezza, il parametro di valutazione di detta responsabilità, individuato dall'art. 1839 c.c. nella idoneità dei locali ed integrità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 58 del 8 gennaio 2003
«In tema di revocatoria fallimentare, la situazione giuridica vantata dalla massa ed esercitata dal curatore non integra un diritto di credito (alla restituzione della somma o dei beni) esistente prima del fallimento indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18178 del 9 settembre 2004
«Allorché il rapporto di domiciliazione sia stato costituito con una persona giuridica, in tanto modificazioni dell'assetto organizzativo dell'ente particolarmente incisive, come la fusione, possono avere gli stessi effetti ricollegati dal citato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15022 del 15 luglio 2005
«L'esercizio della surrogazione da parte dell'assicuratore comporta la perdita della titolarità del credito del danneggiato nei confronti del responsabile e l'acquisto dello stesso da parte dell'assicuratore, con la conseguenza che qualora la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4661 del 28 febbraio 2007
«La cosiddetta clausola di «regolazione del premio » inserita in un contratto di assicurazione si palesa, sul piano funzionale, inidonea a riprodurre ipso facto lo schema dell'art. 1901 c.c. (che prevede la sospensione della garanzia assicurativa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28988 del 10 dicembre 2008
«L'azione revocatoria esercitata dal curatore nei confronti dei terzi aventi causa dal primo acquirente del fallito, pur presupponendo l'esercizio della revocatoria fallimentare nei confronti dell'atto dispositivo posto in essere da quest'ultimo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4177 del 19 febbraio 2008
«La situazione di litisconsorzio necessario, quale è quella che si verifica tra i creditori nella controversia ex art. 512 c.p.c. sulla distribuzione della somma ricavata dalla vendita in sede esecutiva, comporta l'automatica inscindibilità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13413 del 1 giugno 2010
«Il curatore fallimentare è legittimato ad agire, ai sensi dell'art. 146 della legge fall. in correlazione con l'art. 2393 c.c., nei confronti della banca, quale terzo responsabile solidale del danno cagionato alla società fallita per effetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 532 del 15 gennaio 2010
«A seguito della norma di interpretazione autentica recata dall'art. 1 del d.l. 29 dicembre 2000, n. 394, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2001, n. 24, i criteri fissati dalla disciplina, oggetto dell'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17327 del 17 agosto 2011
«In tema di azione revocatoria ordinaria, allorché l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito, l'unica condizione per l'esercizio della stessa è che il debitore fosse a conoscenza del pregiudizio delle ragioni del creditore e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19736 del 27 settembre 2011
«Le cause di estinzione della fideiussione previste dagli artt. 1955 e 1957 c.c. hanno presupposti diversi: la prima ipotesi (liberazione del fideiussore che, per fatto del creditore, perda il diritto di surrogazione) esige infatti una condotta...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22863 del 3 novembre 2011
«È improponibile la domanda giudiziale introdotta dal liquidatore di una società di capitali cancellata dal registro delle imprese, poiché l'effetto estintivo che ne deriva - il quale, a seguito della riforma del diritto delle società, per quelle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25857 del 2 dicembre 2011
«Nel procedimento a cognizione piena introdotto con l'opposizione a decreto ingiuntivo, ai sensi dell'art. 645 c.p.c., il certificato di saldaconto (a differenza di quanto previsto per la fase monitoria dall'art. 50 del d.l.vo 1° settembre 1993, n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13 del 5 gennaio 2012
«In tema di cessione del credito, la previsione del primo comma dell'art. 1263 c.c., in base alla quale il credito è trasferito al cessionario, oltre che con i privilegi e le garanzie reali e personali, anche con gli "altri accessori", dev'essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6282 del 20 aprile 2012
«La procura alle liti conferita all'avvocato per l'esercizio dell'azione revocatoria può legittimare il difensore (se conferita "per ogni fase del giudizio") ad agire "in executivis" nei confronti dei soli soggetti che hanno partecipato al giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27546 del 30 dicembre 2014
«In tema di azione revocatoria ordinaria, quando l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito, unica condizione per il suo esercizio è la conoscenza che il debitore abbia del pregiudizio delle ragioni creditorie, nonché, per gli...»