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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8189 del 23 maggio 2012
«Qualora la parte, convenuta in giudizio per l'adempimento di un contratto, eccepisca l'incompetenza territoriale del giudice adito, affermando che il contratto in contestazione non si è concluso ovvero è nullo, e che, ammesso che si sia concluso,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15348 del 12 luglio 2011
«L'eccezione d'incompetenza territoriale da parte del convenuto non introduce nel processo un tema che necessiti d'istruzione con possibilità di prove costituende, ma va decisa sulla base delle risultanze processuali disponibili, dovendosi tenere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12997 del 5 giugno 2009
«Al termine per la proposizione dell'istanza di regolamento di competenza, previsto dall'art. 47, secondo comma, c.p.c., si applica, in via analogica, l'art. 328, primo comma, c.p.c., nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9783 del 24 aprile 2009
«In sede di regolamento di competenza avverso sentenza dichiarativa dell'incompetenza del giudice adito con riferimento ai criteri di competenza territoriale derogabile, la Corte di cassazione, cui appartiene il potere di riscontrare la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10532 del 25 ottobre 1997
«In tema di competenza territoriale nelle cause relative a diritti di obbligazione, l'art. 38 del c.p.c., come modificato dall'art. 4 della legge 26 novembre 1990, n. 353 (che, innovando il testo previgente, dispone che l'incompetenza per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2491 del 6 marzo 1998
«L'indicazione del giudice che la parte ritiene competente, che, ai sensi dell'art. 38 c.p.c., deve essere necessariamente contenuta nell'eccezione di incompetenza, deve essere contemporanea all'eccezione stessa nonché compiutamente motivata e, pur...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6632 del 26 giugno 1999
«La deduzione con cui si sostiene l'incompetenza per territorio (nei casi in cui la competenza territoriale non è inderogabile) è una eccezione in senso proprio, la quale non soltanto deve essere sollevata dalla parte interessata, ma deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 468 del 15 gennaio 2003
«L'indicazione del foro ritenuto competente da parte del convenuto che eccepisce l'incompetenza per territorio del giudice adito è imposta dall'art. 38, secondo comma, c.p.c. in funzione dell'eventuale adesione dell'attore, dalla quale deriva la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17399 del 8 agosto 2007
«L'indicazione del foro ritenuto competente da parte del convenuto che eccepisce l'incompetenza per territorio del giudice adito è imposta dall'art. 38, secondo comma, c.p.c. in funzione dell'eventuale adesione dell'attore, dalla quale deriva la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24277 del 22 novembre 2007
«In tema di eccezione di incompetenza per territorio derogabile, allorquando nelle controversie in materia di obbligazioni, sia convenuta una persona fisica, la contestazione da parte di quest'ultima della sussistenza del foro del giudice adito e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3415 del 7 giugno 1985
«In tema di competenza per territorio, l'adesione della controparte, ai sensi del terzo comma dell'art. 38 c.p.c., alla indicazione del giudice ritenuto competente dalla parte che ha eccepito l'incompetenza del giudice adito comporta che questi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 398 del 16 gennaio 1999
«In tema di successione nel processo, la disciplina dettata dall'art. 110 c.p.c. presuppone il venire meno della parte processuale, pertanto, nell'ipotesi di successione a titolo particolare tra enti, con trasferimento ex lege di una parte di beni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8229 del 11 agosto 1990
«L'eccezione di continenza non può trovare accoglimento quando la parte non produca in giudizio tutti gli atti necessari all'indispensabile esame comparativo delle domande proposte nei due giudizi pendenti, al fine di accertare, oltre che la stessa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24376 del 1 dicembre 2010
«Tale situazione si verifica nel caso in cui nel primo giudizio sia intervenuta rinuncia agli atti prima ancora che la controparte si sia costituita, così da determinare l'estinzione del giudizio medesimo - che, in quanto operante di diritto ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 686 del 28 gennaio 1984
«L'eccezione di incompetenza per connessione, ai sensi dell'art. 40 c.p.c., deve essere proposta, a pena di decadenza, nella prima udienza e non può intendersi implicitamente contenuta nella richiesta di sospensione del giudizio ex art. 295 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2458 del 4 marzo 2000
«Il regolamento facoltativo di competenza (ex art. 43 c.p.c.), proposto dalla parte nei confronti della sentenza del pretore del lavoro, che abbia deciso nel merito la causa affermando la propria competenza per materia (competenza che la parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17028 del 20 luglio 2010
«Ne consegue che la parte la quale intenda impugnare tale decisione unicamente sotto il profilo della competenza, ha l'onere di proporre il regolamento di competenza ex art. 43 c.p.c., e non l'appello, il quale, se proposto, va dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 764 del 12 novembre 1999
«La pronuncia che dichiari l'incompetenza, a seguito di eccezione rilevata, d'ufficio o dalla parte, in violazione dei limiti temporali stabiliti per la sua rilevabilità, non è impugnabile con il regolamento necessario di competenza ex art. 42...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5962 del 17 marzo 2006
«In sede di regolamento di competenza d'ufficio, qualora una delle parti sia stata dichiarata contumace e non abbia pertanto ricevuto comunicazione dell'ordinanza di elevazione del conflitto, la Corte di cassazione deve controllare se la contumacia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12528 del 22 settembre 2000
«Trattandosi, peraltro, di giudicato esterno, la parte interessata ha l'onere di eccepirlo espressamente, attesa la non rilevabilità di ufficio, e tempestivamente, senza possibilità di sollevare tale eccezione per la prima volta in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8723 del 31 maggio 2012
«Il principio dell'alterità del giudice di rinvio, sancito dall'art. 383 c.p.c., è rispettato sia quando, dopo la cassazione la causa venga rinviata ad altro ufficio giudiziario, sia quando il rinvio avvenga allo stesso ufficio in diversa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 654 del 8 marzo 1972
«Mentre il P.M. legittimato a proporre l'azione va senz'altro parificato alle altre parti, per il P.M. interveniente la qualificazione di parte va accettata con limitazioni tali da escludere che ogni volta che la legge faccia genericamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10576 del 23 aprile 2008
«In tema di arbitrato, la mancata indicazione nel lodo della sede dell'arbitrato, requisito prescritto ai sensi dell'art. 823, primo comma, n. 5 c.p.c., non ne determina la nullità allorché la sede stessa possa desumersi in via interpretativa,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5771 del 15 novembre 1984
«Qualora il lodo arbitrale non venga pronunciato nel termine di novanta giorni dall'accettazione della nomina o nell'eventuale diverso termine all'uopo fissato dalle parti (art. 820 c.p.c.), la nullità del lodo medesimo postula, alla stregua della...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 17019 del 4 agosto 2011
«L'invalidità o l'inefficacia della convenzione d'arbitrato può essere invocata davanti all'autorità giudiziaria con autonoma domanda di accertamento, o unitamente alla domanda relativa al rapporto cui la clausola compromissoria troverebbe...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8563 del 7 agosto 1993
«Con riguardo al giudizio dinnanzi ad arbitri, ogni questione concernente la violazione dei limiti del compromesso e della clausola compromissoria, trovando la propria specifica disciplina nell'art. 817 c.p.c., deve essere proposta «nel corso del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12208 del 13 novembre 1992
«In sede di impugnazione del lodo ex art. 828 c.p.c., la parte, che nel corso del procedimento arbitrale abbia rinunciato all'eccezione di incompetenza degli arbitri, prima formulata sotto il profilo che le questioni dedotte dall'altra parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10029 del 29 aprile 2006
«In tal caso l'estinzione del processo esecutivo deve esser fatta valere dalla parte proponendo al giudice dell'esecuzione la relativa eccezione, con la conseguenza che essendo tale istanza di parte un atto giudiziario che introduce una specifica...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 112 del 19 febbraio 1990
«Nel procedimento promosso dal locatore per il rilascio dell'immobile locato, la deduzione del convenuto, circa l'appartenenza del bene al demanio di uso civico, formulata al fine del disconoscimento del diritto fatto valere dall'attore, non pone...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7877 del 3 aprile 2014
«Nella vigenza dell'art. 2527, terzo comma, cod. civ., il socio escluso di una società cooperativa - il quale, dedotta l'invalidità della clausola compromissoria contenuta nello statuto societario, non ritenga di dover instaurare il procedimento...»