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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2725 del 14 marzo 1996
«Il reato di falsità ideologica in atto pubblico è configurabile anche con riguardo ad un atto dispositivo legittimato da determinate condizioni, qualora queste ultime vengano falsamente attestate. Né rileva che il presupposto del documento possa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5403 del 11 maggio 1995
«In tema di falsità documentale, deve escludersi che una scrittura privata o un altro documento ab origine non costituente atto pubblico possa essere considerato tale in virtù del solo suo collegamento funzionale ad un atto amministrativo, per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 762 del 3 maggio 1994
«La previsione, di cui all'art. 461 c.p.p., dell'oralità dell'atto di opposizione, da presentare personalmente mediante dichiarazione in cancelleria, non esclude affatto l'applicabilità di tutte le regole, vigenti in tema di impugnazioni, tra le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 979 del 8 maggio 1992
«Le quote sociali, di una società a responsabilità limitata, non potendo considerarsi beni immateriali in senso stretto, sono assoggettabili a sequestro penale. Infatti, la quota di un socio di una società a responsabilità limitata trova pur sempre...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 123 del 28 marzo 1994
«Il giudice dell'equo indennizzo per l'ingiusta detenzione ha il dovere di analizzare ed interpretare la sostanza del decisum e di adottare la conseguenziale deliberazione. (Nella fattispecie, relativa ad assoluzione con formula piena della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10938 del 28 marzo 2006
«Ai fini dell'applicazione del disposto di cui all'art. 499, comma quinto, c.p.p., secondo cui «il testimone può essere autorizzato dal presidente a consultare, in aiuto della memoria, documenti da lui redatti» non può operarsi alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5791 del 7 maggio 1999
«Per «documento redatto dal testimone», del quale è consentita la consultazione in aiuto della memoria ai sensi dell'art. 499, comma 5, c.p.p., deve intendersi quello alla cui predisposizione abbia effettivamente contribuito il teste,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5102 del 21 maggio 1996
«Legittimamente va disposta dal giudice, ai sensi dell'art. 507 c.p.p., l'acquisizione al processo, con conseguente utilizzabilità, del provvedimento prefettizio di sospensione della patente di guida adottato nei confronti di soggetto imputato del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7045 del 15 luglio 1996
«I verbali degli atti irripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria devono essere acquisiti al fascicolo del dibattimento e ne deve essere data lettura ai sensi dell'art. 511 c.p.p.; essi tuttavia costituiscono elemento di prova solo con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4132 del 15 gennaio 1997
«Il reato di falso ideologico postula che il documento, attestante l'immutatio veri, sia perfetto nel suo tenore letterale, giuridico e nella sua funzione probatoria. Un atto incompleto, firmato in bianco o non contenente tutte le indicazioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5218 del 9 maggio 1995
«La formula di proscioglimento per essere rimasti ignoti gli autori del reato presuppone l'assoluta impossibilità di identificare fisicamente l'imputato e non la difficoltà o l'incertezza di pervenire all'esatta acquisizione delle generalità del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3445 del 3 aprile 1995
«È configurabile il reato di appropriazione indebita aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 11 c.p., e non di appropriazione indebita di uso, nel caso in cui l'amministratore e i soci di maggioranza, avvalendosi della loro posizione di ingerenza e di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7961 del 7 agosto 1990
«Perché possa operare la norma dell'art. 215, primo comma, n. 2, c.p.c. - secondo la quale, in mancanza di tempestivo disconoscimento da parte di colui contro cui è stata prodotta la scrittura privata, questa si ha per riconosciuta - è necessario...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45861 del 23 novembre 2012
«In ipotesi di sentenza di patteggiamento che abbia omesso illegittimamente di dichiarare la falsità di un documento la Corte di Cassazione, investita del relativo ricorso, può adottare direttamente i provvedimenti previsti dall'art. 537 cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 712 del 19 gennaio 1999
«La falsità di un documento accertata nel corso del giudizio deve essere dichiarata nel dispositivo ai sensi dell'art. 537 c.p.p. La ratio cui si ispira la norma sopra citata è infatti l'eliminazione dalla circolazione di un atto che potrebbe...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2827 del 31 luglio 1997
«La declaratoria di falsità di atti o documenti, prevista dall'art. 537, comma 4, c.p.p. anche per l'ipotesi in cui il procedimento si concluda con sentenza di proscioglimento, non trova ostacolo, qualora trattisi di proscioglimento dovuto ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5070 del 7 maggio 1991
«Il principio secondo cui è il dispositivo l'atto nel quale viene estrinsecata la volontà del giudice in ordine all'applicazione della legge al caso concreto, sicché esso non può subire modifiche, integrazioni o sostituzioni con la motivazione, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1760 del 12 febbraio 1999
«Il principio per cui l'atto che estrinseca la volontà del giudice è solo il dispositivo — che di conseguenza non può subire modifiche, integrazioni e sostituzioni con la motivazione — è valido solo quando il dispositivo è formato e pubblicato in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12754 del 10 novembre 1999
«Qualora la sentenza sia mancante della sottoscrizione finale del giudice, la nullità prevista, per tale ipotesi, dall'art. 546, comma 3, c.p.p., non è esclusa né dall'esistenza del dispositivo letto in udienza e debitamente sottoscritto, né dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3018 del 2 aprile 1997
«La sentenza è nulla sia quando manchi la sottoscrizione del presidente del dibattimento, sia quando la sottoscrizione del presidente — per impedimento di questi — sia sostituita da quella del consigliere anziano, ma difetti la formale menzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7309 del 23 giugno 1994
«Nell'ipotesi di mancata involontaria sottoscrizione della sentenza (nella specie del presidente del collegio) si verifica una irregolarità formale, che, se dedotta (diversamente si procede con il rito della correzione degli errori materiali), dà...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 625 del 12 gennaio 2011
«Non sussiste la nullità della sentenza qualora il presidente estensore abbia omesso di sottoscrivere le singole pagine di essa provvedendo tuttavia alla sottoscrizione in calce al documento, in quanto, in tal caso, non è prevista alcuna nullità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1063 del 1 aprile 1994
«L'art. 690 c.p.p., che devolve alla competenza del tribunale del luogo in cui ha sede l'ufficio del casellario giudiziale le questioni concernenti le iscrizioni ed i certificati, per la sua generica formulazione non consente di operare alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4711 del 13 settembre 1999
«La mancanza di passaporto o di altro valido documento per l'espatrio costituisce impedimento giuridico all'allontanamento del territorio dello Stato, con conseguente permanenza del principio di specialità e dei connessi privilegi in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4077 del 8 luglio 1985
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il certificato di assicurazione, contemplato dall'art. 7 della L. 24 dicembre 1969 n. 990 e dall'art. 9 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 812 del 28 gennaio 1991
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, il rilascio del certificato assicurativo (e non del contrassegno) vale ad obbligare inderogabilmente l'assicuratore verso i terzi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 129 del 5 gennaio 2001
«In tema di prova documentale, l'idoneità di una scrittura privata alla funzione di comparazione richiede non già il dato negativo della mancanza di un formale disconoscimento nei tempi e nei modi di cui agli artt. 214 e 215 c.p.c., bensì quello...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«A norma dell'art. 366 c.p.c., il ricorso per cassazione deve essere proposto, a pena d'inammissibilità, con unico atto avente i requisiti di forma e di contenuto indicati in detta disposizione, con la conseguenza che è inammissibile un nuovo atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 395 del 16 gennaio 1999
«In ipotesi di non rispondenza al vero dei verbali redatti nel processo, per falsità materiale o ideologica, il giudice civile ha il potere-dovere di farne rapporto al procuratore della Repubblica e, qualora egli ometta tale adempimento, le parti...»