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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 427 del 16 marzo 1994
«Lo stato di detenzione per altra causa del destinatario di una misura coercitiva custodiale non è di per sé in contrasto con la configurabilità di esigenze cautelari, presupposto per l'emissione del provvedimento, e ciò per molteplici benefici che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12653 del 3 aprile 2002
«In tema di prescrizioni relative alla applicazione degli arresti domiciliari, qualora all'interessato sia stato inibito di frequentare persone diverse da quelle che compongono il suo nucleo familiare, non costituisce violazione di tale divieto la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2316 del 25 febbraio 1992
«Con riguardo alla notificazione ai sensi dell'art. 140 c.p.c., qualora gli atti da notificare siano più di uno, è richiesta — conseguendone, in difetto, nullità, della notificazione medesima, relativamente a tutti questi atti — la spedizione, da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4779 del 9 gennaio 1998
«Non costituisce violazione dell'art. 292, commi secondo e terzo, c.p.p., la mancata indicazione delle generalità dell'imputato nella epigrafe della ordinanza applicativa di misura cautelare quando il nome e cognome del medesimo sono contenuti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15410 del 22 aprile 2010
«L'accertata assenza del ricercato del territorio dello Stato è, di per sé, circostanza sufficiente per la dichiarazione della latitanza, che cessa soltanto con l'arresto e non anche con la giuridica possibilità di eseguire notificazioni all'estero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4470 del 5 maggio 1999
«Legittimato passivo alla citazione in opposizione a decreto ingiuntivo è esclusivamente il beneficiario dell'ingiunzione e, pertanto, nell'ipotesi in cui la citazione in opposizione a decreto ingiuntivo sia proposta e venga notificata nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5452 del 3 giugno 1998
«Per le notificazioni eseguite in forma diversa da quella della consegna a mani proprie del notificando nella sua residenza, dimora o domicilio, ex art. 139 c.p.c., opera il principio della cognizione legale che si basa sulla presunzione in forza...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7676 del 16 maggio 2012
«Il liquidatore di una società estinta per cancellazione dal registro delle imprese può ben essere destinatario di una autonoma azione risarcitoria, ma non della pretesa attinente al debito sociale, onde è inammissibile l'impugnazione proposta nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4221 del 16 luglio 1997
«Allorché la decisione della Cassazione risolutiva di conflitto negativo di competenza designi come competente il giudice che per primo si dichiarò incompetente, si è in presenza comunque di un giudice «altro» rispetto a quello che, investito della...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15856 del 20 settembre 2012
«La proposta di concludere un contratto, costituendo un atto giuridico di natura negoziale diretto a provocare l'accettazione da parte del destinatario, deve contenere la completa formulazione del regolamento negoziale, attraverso la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 349 del 9 gennaio 2013
«Una volta dimostrato l'avvenuto corretto inoltro del documento a mezzo telefax al numero corrispondente a quello del destinatario, è logico presumere il conseguente ricevimento, nonché la piena conoscenza di esso da parte del destinatario,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 553 del 17 gennaio 2012
«Nella vendita con spedizione disciplinata dall'art. 1510, comma secondo, c.c., il contratto di trasporto concluso tra venditore-mittente e vettore, pur essendo collegato da un nesso di strumentalità con il contratto di compravendita concluso tra...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21758 del 4 dicembre 2012
«In tema di trascrizione, al fine di stabilire se ed in quali limiti un determinato atto sia opponibile ai terzi, deve aversi riguardo esclusivo al contenuto della nota di trascrizione, unico strumento funzionale, "ex lege", alla conoscenza, per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7381 del 25 marzo 2013
«Una dichiarazione è qualificabile come confessione ove sussistano un elemento soggettivo, consistente nella consapevolezza e volontà di ammettere e riconoscere la verità di un fatto a sé sfavorevole e favorevole all'altra parte, ed un elemento...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 12480 del 21 maggio 2013
«In tema d'interruzione della prescrizione, tanto l'atto giudiziale, di cui ai primi tre commi dell'art. 2943 cod. civ., quanto l'atto stragiudiziale, di cui all'ultimo comma dello stesso articolo, postulano, ai fini della produzione dell'effetto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2276 del 14 febbraio 2003
«In caso di notificazione a mezzo del servizio postale, la disposizione dell'art. 7, terzo comma, legge n. 890 del 1982, secondo cui, nell'assenza del destinatario e in mancanza delle altre persone indicate nel secondo comma, la consegna del piego...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1634 del 14 giugno 1993
«Per le ordinanze che dispongono misure cautelari personali, il termine di impugnazione per il difensore dell'imputato è di dieci giorni dalla notifica dell'avviso di deposito del provvedimento cautelare, secondo il dettato dell'art. 309, terzo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11260 del 21 marzo 2001
«Qualora nella richiesta di riesame presentata, ai sensi dell'art. 123 c.p.p., alla direzione dell'istituto nel quale l'interessato trovasi detenuto sia indicato, come organo destinatario, un tribunale diverso da quello competente, i termini di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40473 del 13 novembre 2001
«L'avviso al difensore dell'udienza camerale fissata per la discussione della richiesta di riesame avanzata direttamente dall'interessato, il quale vi abbia poi rinunciato, è idoneo a determinare nel destinatario l'effettiva conoscenza del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2778 del 29 luglio 1993
«L'avviso dovuto al difensore, ai sensi dell'art. 309 c.p.p. (riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva) ha la mera finalità di far conoscere al destinatario la data dell'udienza fissata in camera di consiglio per la discussione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12878 del 20 marzo 2003
«Il sequestro preventivo di cosa pertinente al reato è consentito anche nel caso di ipotesi criminosa già perfezionatasi, purché il pericolo della libera disponibilità della cosa stessa - che va accertato dal giudice con adeguata motivazione -...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10567 del 7 marzo 2013
«In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato (nella specie, di omesso versamento di ritenute certificate), il soggetto destinatario del provvedimento ablativo, nel caso di sproporzione tra il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8870 del 30 luglio 1998
«È legittima, per rientrare nell'ambito dei poteri riconosciuti dall'art. 354 c.p.p. alla polizia giudiziaria, un'ispezione all'interno di una cassetta delle lettere posta in un ufficio postale — senza previa informazione al pubblico ministero e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4453 del 12 aprile 2000
«L'espressione usata nell'art. 360 c.p.p. circa l'avviso del compimento di accertamenti tecnici non ripetibili alle parti private e ai loro difensori da parte del pubblico ministero identifica un meccanismo di comunicazione semplificato e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33470 del 10 settembre 2001
«In tema di avvisi al difensore, deve ritenersi ritualmente informato l'avvocato al quale sia stato trasmesso, via telefax, l'avviso di fissazione dell'udienza di convalida del fermo, in cui non sia indicata e l'ora della comparizione, se tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3093 del 6 settembre 2000
«L'art. 390, comma 2, c.p.p., nel prevedere che al difensore (oltre che al pubblico ministero), venga «dato» e non «notificato» l'avviso dell'udienza di convalida del fermo o dell'arresto, pone come condizione di validità di detto avviso solo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44417 del 20 novembre 2003
«Ai fini della tempestività della richiesta di convalida di arresto o di fermo, la quale può essere validamente effettuata anche mediante telefax diretto alla cancelleria del giudice competente, deve farsi riferimento al momento in cui detta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 748 del 19 febbraio 1998
«In sede di esecuzione non sono deducibili questioni concernenti la fase della cognizione che in essa avrebbero dovuto essere denunziate con i mezzi di gravame disposti dalla legge. (Fattispecie relativa a eccepita nullità del decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7022 del 22 febbraio 2012
«L'irreperibilità prevista dall'art. 460, comma quarto, c.p.p., che determina la revoca del decreto penale di condanna, non presuppone l'adozione della formale procedura dichiarativa di cui all'art. 159 c.p.p., ma va intesa nel senso più generale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3577 del 5 gennaio 2000
«Il provvedimento con il quale il Gip, non essendo stata possibile la notifica del decreto penale al domicilio eletto, dispone la restituzione degli atti al P.M., assimilando tale situazione a quella della irreperibilità, non può qualificarsi...»