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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4819 del 14 aprile 2000
«La trascrizione della domanda giudiziale di esecuzione in forma specifica dell'obbligo di trasferire la proprietà di un bene immobile, rendendo inopponibili al promissario acquirente le alienazioni a terzi effettuate dal promittente venditore in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24150 del 10 novembre 2006
«A norma dell'art. 2652, comma primo, n. 6, c.c., l'accoglimento della domanda diretta all'ottenimento della dichiarazione della nullità parziale della vendita effettuata in violazione della disciplina sulla prelazione legale agraria perché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13523 del 12 giugno 2006
«La domanda diretta a denunziare la violazione della distanza legale da parte del proprietario del fondo vicino e ad ottenere l'arretramento della sua costruzione, tendendo a salvaguardare il diritto di proprietà dell'attore dalla costituzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 438 del 19 gennaio 1994
«Nel caso di rinuncia ad una domanda che sia stata trascritta la mancata produzione in giudizio, da parte dell'attore, della nota di trascrizione, comporta che il convenuto, che non abbia accettato la rinuncia, deve proseguire il giudizio per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15162 del 9 giugno 2008
«Il principio generale di riparto dell'onere probatorio di cui all'art. 2697 c.c. deve essere contemperato con il principio di acquisizione, desumibile da alcune disposizioni del codice di rito (quale ad esempio l'art. 245, comma secondo, c.p.c.)...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4622 del 6 marzo 2004
«Ai fini della ripartizione dell'onere della prova, allorché il convenuto non si limiti a contestare genericamente l'assunto attoreo, ma contrapponga una difesa articolata su fatti diversi da quelli posti a, base della domanda, propone una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3775 del 20 aprile 1996
«Ai fini della ripartizione dell'onere della prova, il convenuto, soltanto se contrapponga una difesa articolata su fatti diversi da quelli posti a base della domanda (invece di contestare genericamente l'assunto attoreo), propone una eccezione in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5733 del 20 maggio 1993
«L'onere probatorio del convenuto, di contenuto contrario a quello dell'attore, sorge in concreto solo quando quest'ultimo abbia fornito la prova dei fatti posti a fondamento della domanda, con la conseguenza che l'insufficienza della prova con cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13958 del 16 giugno 2006
«Non sussistendo nel vigente ordinamento processuale un onere, per la parte, di contestazione specifica di ogni fatto dedotto ex adverso , la mera mancata contestazione in quanto tale non può avere automaticamente l'effetto di prova, onde il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2299 del 6 febbraio 2004
«La mancata specifica contestazione di un fatto costitutivo del diritto dedotto da uno dei contendenti lo rende incontroverso e non più bisognoso di prova, in quanto l'atteggiamento difensivo delle parti, valutato alla stregua della regola di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4886 del 1 marzo 2007
«In ipotesi di dichiarazione sottoscritta, pur se contenuta in più fogli dei quali solo l'ultimo firmato, poiché la sottoscrizione, ai sensi dell'art. 2702 c.c., si riferisce all'intera dichiarazione e non al solo foglio che la contiene, la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15856 del 13 agosto 2004
«In tema di prova documentale, l'onere di disconoscere la conformità tra l'originale della scrittura e la copia fotostatica prodotta in giudizio, pur non implicando necessariamente l'uso di formule sacramentali, va assolto mediante una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28102 del 30 dicembre 2009
«I limiti di ammissibilità della prova testimoniale avente ad oggetto la stipulazione, dopo la formazione di un documento negoziale, di un patto aggiunto o contrario al contenuto dello stesso non sono dettati per ragioni di ordine pubblico ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3205 del 2 aprile 1999
«L'ammissione di un convenuto resa in merito ad una domanda proposta nei confronti di altro convenuto non costituisce prova a favore dell'attore se a sua volta quegli ha proposto, nei confronti dello stesso convenuto, una domanda fondata su causa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 631 del 22 gennaio 1997
«In materia di giuramento decisorio, le disposizioni dell'art. 2738, primo comma, c.c., sono indicative della volontà del legislatore di impedire, anche prima del passaggio in giudicato della sentenza, ogni possibilità di rimettere in discussione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15785 del 14 dicembre 2000
«In tema di fallimento, ai fini dell'ammissione al passivo di un credito in via privilegiata anziché chirografaria, ex art. 2751 bis , c.c., la qualifica dell'impresa individuale come artigiana — cui si estende la disciplina relativa alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8525 del 27 settembre 1996
«In tema di privilegio generale del credito per imposte dirette in caso di fallimento del contribuente, la disposizione dettata dall'art. 2752, comma primo, c.c. deve essere interpretata nel senso che il privilegio è temporalmente limitato alle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11250 del 28 dicembre 1994
«La disposizione dell'art. 2752, comma 1, c.c., come sostituito dall'art. 3 della L. 29 luglio 1975, n. 426, in virtù della quale i crediti dello Stato per l'imposta sul reddito delle persone fisiche, giuridiche e per l'imposta locale sui redditi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2422 del 12 marzo 1994
«L'art. 2752 c.c., come novellato dall'art. 3, L. 29 luglio 1975, n. 426, nella parte in cui attribuisce privilegio generale sui mobili del debitore ai crediti dello Stato per tributi diretti posti in riscossione nell'anno in cui si procede...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5029 del 7 maggio 1991
«Il criterio fondamentale fissato dal legislatore per la disciplina del privilegio per i crediti di imposta deve essere ricercato nel principio fissato dal primo comma dell'art. 2752 c.c. che limita il privilegio in relazione all'iscrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 330 del 14 gennaio 1999
«In tema di privilegi sopra gli immobili per crediti per le imposte sui redditi immobiliari e con riguardo alla dichiarazione di fallimento del contribuente, l'art. 2771, secondo comma, c.c., che limita il privilegio alle imposte iscritte nei ruoli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 723 del 23 gennaio 1995
«L'azione surrogatoria, volta a far valere diritti del debitore nei confronti di terzi, ha per presupposto l'inerzia del debitore relativamente all'esercizio di suoi diritti a contenuto patrimoniale, e quindi richiede da parte dell'attore la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18369 del 6 agosto 2010
«L'interesse del creditore ad agire in revocatoria sussiste anche quando il bene oggetto dell'atto di cui si chiede la revoca non sia più nella disponibilità dell'acquirente, per essere stato da questo alienato a terzi con atto trascritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9349 del 27 giugno 2002
«L'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua esperibilità, la sola esistenza di un debito, e non anche la sua concreta esigibilità, con la conseguenza che, prestata fideiussione in relazione alle future obbligazioni del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14057 del 28 maggio 2008
«In tema di limiti oggettivi del giudicato esterno, la res iudicata è costituita non dai fatti tutti dedotti nel giudizio, bensì soltanto da quelli che, oltre ad essere accertati nella sentenza, compongano, nel loro insieme, la base logica e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3176 del 9 febbraio 2011
«Il giudice adito per l'esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto preliminare chiesta dal promissorio acquirente, nello stabilire le modalità e i termini entro i quali l'attore deve adempiere l'obbligazione di pagare il residuo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14532 del 8 novembre 2000
«Qualora dopo la conclusione di un preliminare di compravendita immobiliare, il bene venga gravato, da parte del promittente venditore, da garanzie reali, la situazione non rientra nella previsione dell'art. 1482 c.c., integrando invece una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4779 del 24 luglio 1981
«La proponibilità in via surrogatoria dell'eccezione di prescrizione di un diritto azionato verso il proprio debitore da parte del creditore, in luogo del predetto debitore che sia rimasto inerte o abbia rinunciato a proporla, mira ad assicurare al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Agli effetti del risarcimento del danno da illecito permanente (quale deve ritenersi l'abusiva captazione di acque pubbliche). la permanenza va accertata non già in riferimento al danno, bensì al rapporto eziologico tra il comportamento contra ius...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27337 del 18 novembre 2008
«Qualora l'illecito civile sia considerato dalla legge come reato, ma il giudizio penale non sia stato promosso, anche per difetto di querela, all'azione risarcitoria si applica l'eventuale più lunga prescrizione prevista per il reato (art. 2947....»