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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2286 del 25 febbraio 2000
«Nel caso di attività sportiva esplicantesi in esibizione-allenamento di arti marziali, i contendenti debbono usare particolare prudenza e diligenza per non travalicare i limiti connessi a siffatte modalità di pratica sportiva, caratterizzata da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4012 del 1 febbraio 2006
«Quest'ultima fattispecie configura un reato di evento a forma vincolata in cui l'evento, consistente nello stato di soggezione continuativa in cui la vittima è costretta a svolgere date prestazioni, deve essere ottenuto dall'agente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43868 del 1 dicembre 2005
«Determinante, invece, è lo stato di soggezione in cui queste ultime versano, essendo sottoposte all'altrui potere di disposizione, che si estrinseca nell'esigere, con violenza fisica o psichica, prestazioni sessuali o lavorative, accattonaggio od...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21019 del 5 maggio 2004
«La nozione di «condizione analoga alla schiavitù» contenuta nella previgente disposizione di cui all'art. 600 c.p., richiama la particolare situazione di fatto di una persona, che venga ridotta in una condizione simile a quella di una res...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37489 del 23 settembre 2004
«Il reato di sequestro di persona concorre con quello di riduzione in schiavitù di cui all'art. 600 c.p. nel caso in cui alla privazione della libertà di locomozione, oggetto di tutela della fattispecie di cui all'art. 605 c.p., si aggiunga una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26636 del 12 luglio 2002
«È ammissibile il concorso formale tra i reati di riduzione in schiavitù (art. 600 c.p.) e di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione (artt. 3 e 4 legge n. 75 del 1958), nel caso in cui una cittadina straniera sia costretta,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21181 del 20 maggio 2009
«L'esercizio della violenza o della minaccia nei confronti della vittima non è evento necessario all'integrazione del reato di induzione alla prostituzione minorile che può essere commesso, a differenza del reato di violenza sessuale, anche solo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14591 del 27 marzo 2014
«In tema di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il reato di cui all'art. 603 bis, cod. pen., punisce tutte quelle condotte distorsive del mercato del lavoro, che, in quanto caratterizzate dallo sfruttamento mediante violenza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17523 del 23 agosto 2011
«La minaccia di far valere un diritto assume i caratteri della violenza morale, invalidante il consenso prestato per la stipulazione di un contratto, ai sensi dell'art. 1438 c.c., soltanto se è diretta a conseguire un vantaggio ingiusto; il che si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6717 del 16 febbraio 2015
«L'inammissibilità dell'istanza di revoca o sostituzione delle misure cautelari coercitive (diverse dal divieto di espatrio e dall'obbligo di presentazione alla p.g.) applicate nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona -...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39452 del 24 settembre 2013
«Nella motivazione della convalida del fermo il giudice deve far riferimento a concreti e specifici elementi di fatto risultanti dagli atti con riferimento ai parametri normativi che nella realtà consentono e legittimano la misura precautelare nei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27117 del 30 giugno 2015
«Nei procedimenti relativi ai reati di violenza sessuale anche il riavvicinamento o la riappacificazione della persona offesa e dell'imputato possono costituire un "elemento concreto" idoneo ai sensi dell'art. 500, comma quarto, c.p.p. a incidere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10486 del 12 marzo 2015
«Ai fini dell'acquisizione al fascicolo del dibattimento delle dichiarazioni in precedenza rese dal teste, ai sensi dell'art. 500, comma quarto, cod. proc. pen., la sussistenza di "elementi concreti" per ritenere che il testimone sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3214 del 23 gennaio 2015
«È inammissibile, per carenza di interesse, l'impugnazione dell'imputato volta ad ottenere l'esclusione di una circostanza aggravante quando la stessa sia stata già ritenuta subvalente rispetto ad attenuanti. (Fattispecie in cui l'aggravante di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10965 del 13 marzo 2015
«In tema di estradizione per l'estero, il divieto di pronuncia favorevole ove si abbia motivo di ritenere che l'estradando verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori ovvero a pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti o comunque...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27495 del 18 giugno 2004
«In tema di reato continuato, il giudizio di bilanciamento ex art. 69 c.p. va instaurato solo tra le circostanze aggravanti e le circostanze attenuanti relative al reato-base, cioè a quello ritenuto in concreto più grave, mentre delle circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2540 del 17 marzo 1997
«Le dichiarazioni rese dalla vittima del reato, cui la legge conferisce la capacità di testimoniare, possono essere assunte quali fonti di convincimento al pari di ogni altra prova senza necessità di riscontri esterni (non essendo applicabile al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3385 del 24 gennaio 2017
«In ipotesi di successione nel tempo di plurime leggi penali, tutte posteriori al "tempus commissi delicti", l'individuazione del regime complessivamente di maggior favore per il reo, ai sensi dell'art. 2, comma quarto, cod. pen., deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31598 del 27 giugno 2017
«Non sussiste il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni se l'agente usa violenza sulle cose per difendere il diritto di possesso in presenza di un atto di spoglio, a condizione che tale reazione venga posta in essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25434 del 20 giugno 2016
«In tema di violenza sessuale, il riconoscimento della circostanza attenuante della minore gravità del fatto non è impedito dalla commissione di una pluralità di episodi illeciti in danno di diverse persone offese, la cui libertà sessuale sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35404 del 24 agosto 2016
«Il raddoppio dei termini di prescrizione di cui all'art. 157, comma sesto, cod. pen., introdotto (anche) per il reato di cui all'art. 609-bis cod. pen. dall'art. 4, comma primo, legge 1 ottobre 2012, n. 172, non è applicabile a fatti di violenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51722 del 5 dicembre 2016
«L'elemento oggettivo del reato di attentato contro i delitti politici del cittadino, previsto dall'art. 294 cod. pen., consiste in una condotta connotata da violenza, minaccia o inganno che si traduce nell'impedimento all'esercizio dei diritti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27604 del 5 luglio 2016
«In tema di scriminante di cui all'art. 384 cod. pen., il soggetto chiamato a deporre in qualità di parte offesa o di persona informata sui fatti di un reato non può violare l'obbligo su di lui gravante di riferire quanto a sua conoscenza, salvo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1901 del 16 gennaio 2017
«Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona e quello di estorsione si distinguono non per la materialità del fatto, che può essere identica, ma per l'elemento intenzionale che, qualunque sia stata l'intensità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40663 del 29 settembre 2016
«Il delitto di violenza sessuale concorre con quello di maltrattamenti in famiglia qualora, attesa la diversità dei beni giuridici offesi, le reiterate condotte di abuso sessuale, oltre a cagionare sofferenze psichiche alla vittima, ledano anche la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17794 del 7 aprile 2017
«Integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che occupa il parcheggio riservato ad una specifica persona invalida in ragione del suo "status", impedendone l'accesso, e, quindi, privandola della libertà di determinazione e di azione....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1786 del 16 gennaio 2017
«Ai fini dell'integrazione del delitto di violenza privata (art. 610 cod. pen.) è necessario che la violenza o la minaccia costitutive della fattispecie incriminatrice comportino la perdita o, comunque, la significativa riduzione della libertà di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12597 del 15 marzo 2017
«È configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l'impunità. (Fattispecie in cui l'imputato aveva, per assicurarsi l'impunità,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3934 del 27 gennaio 2017
«In tema di estorsione, la costrizione, che deve seguire alla violenza o minaccia, attiene all'evento del reato, mentre l'ingiusto profitto con altrui danno si atteggia a ulteriore evento, sicché si configura il solo tentativo nel caso in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19447 del 10 maggio 2016
«Il delitto di danneggiamento aggravato dall'essere il fatto commesso con violenza alla persona è assorbito in quello di lesioni personali aggravate quando il danneggiamento costituisce parte della progressione degli atti finalizzati a provocare le...»