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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7662 del 19 febbraio 2015
«Il criterio distintivo tra il reato di truffa e quello di estorsione, quando il fatto è connotato dalla minaccia di un male, va ravvisato essenzialmente nel diverso modo di atteggiarsi della condotta lesiva e della sua incidenza nella sfera...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35383 del 23 agosto 2016
«In caso di sentenza di patteggiamento che abbia omesso di dichiarare la falsità di un documento, la Corte di cassazione può adottare direttamente i provvedimenti previsti dall'art. 537 cod. proc. pen., non occorrendo alcuna valutazione di merito...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53139 del 15 dicembre 2016
«Il delitto di estorsione può concorrere con quello di illecita concorrenza con violenza o minaccia, trattandosi di fattispecie differenti, la cui diversità si misura valutando le modalità con cui si esprime l'azione violenta: integra il delitto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4035 del 19 giugno 2009
«Ai sensi dell'art. 1 L. 7 agosto 1990 n. 241, i principi generali di diritto comunitario direttamente ricavabili dal Trattato, o comunque dichiarati dalla Corte di giustizia dell'unione europea, di concorrenza, di parità di trattamento di non...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5987 del 2 ottobre 2009
«Non v'è dubbio che la legittimazione passiva all'esercizio del diritto d'accesso spetti, oltre ai soggetti pubblici, anche ai soggetti privati che abbiano in gestione l'attività di servizi pubblici ed in generale a tutti i soggetti di diritto...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 1 del 3 marzo 2008
«Questi principi sono sanciti nel Trattato dell'Unione Europea e trovano diretta applicazione a prescindere dalla ricorrenza di specifiche norme comunitarie o di diritti interno ed in maniera prevalente su eventuali disposizioni interne di segno...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1754 del 27 marzo 2013
«...non risulta compatibile con le pretese che solo apparentemente abbiano per oggetto una situazione di inerzia, in quanto concernono diritti soggettivi la cui eventuale lesione è direttamente accertabile dall'autorità giurisdizionale competente.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1271 del 28 febbraio 2011
«...perché tale norma presuppone l'impossibilità di provare l'ammontare preciso del pregiudizio subito, né può essere invocata una consulenza tecnica d'ufficio, diretta a supplire al mancato assolvimento dell'onere probatorio da parte del privato.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4704 del 15 novembre 2016
«Ai sensi dell'art. 3, comma 2, della L. n. 241 del 1990, la motivazione non è richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale (tranne i casi individuati dalla giurisprudenza, nei quali è esigibile una specifica motivazione in...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 175 del 7 giugno 2011
«È vero che la motivazione è diretta a rendere trasparente e controllabile l'esercizio della discrezionalità amministrativa, garantendo così l'imparzialità della pubblica amministrazione nonché la parità di trattamento dei cittadini di fronte ad essa.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 28684 del 9 novembre 2018
«Con l'art. 1, 8° comma, del cit. d.l., tale ente è autorizzato ad avvalersi del c.d. patrocinio autorizzato dell'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'art. 43, r.d. n. 1611 del 1933 e l'alternativa all'esercizio di detta facoltà consiste, quanto...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 36 del 29 novembre 2012
«Nelle gare d'appalto da aggiudicare col criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa è legittima la verifica di anomalia dell'offerta eseguita, anziché dalla commissione aggiudicatrice, direttamente dal responsabile unico del procedimento...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4925 del 17 settembre 2012
«...costitutiva ed integrativa dell'efficacia), ma anche per i procedimenti semplici che si esauriscono direttamente con l'adozione dell'atto finale, i quali comunque comportano una fase istruttoria da parte della stessa autorità emanante.»
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Tribunale civile Udine, sentenza n. 673 del 14 settembre 2007
«Nel caso di locazione abitativa stipulata anteriormente al 30 dicembre 1998 per un canone ultra-legale, qualora le parti optino per la rinnovazione tacita del contratto la loro volontà non deve ritenersi diretta a recepire quel contratto con le...»
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Tribunale civile Genova, sentenza n. 2947 del 15 ottobre 2003
«...diniego del rinnovo del contratto alla prima scadenza, che, pertanto, deve ritenersi effettuabile anche direttamente con la notifica dell’atto giudiziale introduttivo della causa per la declaratoria di legittimità del diniego di nuovo contratto.»
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Tribunale civile Firenze, sentenza n. 894 del 2 agosto 1999
«Laddove, invece, il locatore lamenti un danno emergente, cioè la necessità di esborsi direttamente conseguenti alla mancata disponibilità dell’immobile, la forfettizzazione non può ritenersi onnicomprensiva e, in presenza di una rigorosa...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3415 del 11 luglio 2017
«...risultato, ha direttamente o indirettamente, un interesse finanziario, economico o altro interesse personale che può essere percepito come una minaccia alla sua imparzialità e indipendenza nel contesto della procedura di appalto o di concessione.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2493 del 16 aprile 2019
«...court delle imprese consorziate, replicandone la funzione produttiva, ma non quando esso attinga al patrimonio di queste ultime ai fini della costituzione di un nuovo assetto produttivo, di cui esso abbia la diretta responsabilità organizzativa.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1690 del 11 aprile 2017
«Vanno rimesse alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, ai sensi dell'alt. 267 TFUE, le seguenti due questioni pregiudiziali: 1) se gli artt. 2, comma 5, e 32 della direttiva 2004/18/UE e l'art. 33 della direttiva 2014/24/UE possano essere...»
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Consiglio di Stato, sentenza n. 2602 del 30 aprile 2018
«...fatto la cui carenza determina in via immediata e diretta l'esclusione dalla gara ovvero che danno luogo ad un'abnorme restrizione dell'accesso alla selezione, precludendo all'operatore di formulare adeguate offerte di gara in chiave competitiva.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 675 del 2 febbraio 2018
«Ai sensi dell'art. 83 comma 4, d.lg. 12 aprile 2006, n. 163 il bando per ciascun criterio di valutazione prescelto prevede, ove necessario, i sub-criteri e i sub-pesi o i sub-punteggi, e ciò significa che tale articolazione dei criteri di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 33350 del 21 dicembre 2018
«...e solo indirettamente a tutela anche del subappaltatore, quale contraente "debole", sicché detto meccanismo non ha ragion d'essere nel momento in cui, con la dichiarazione di fallimento, il contratto di appalto di opera pubblica si scioglie.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5193 del 9 dicembre 2016
«Nel caso di specie, a conferma, anche a latere subiecti, la circostanza che la gestione sia assunta da una società a partecipazione pubblica prevalente induce a ravvisare una connotazione in termini di servizio pubblico: per regola generale...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1468 del 9 marzo 2011
«Con riferimento alla forma, in disparte quanto previsto dal comma 3, si è detto che ove non sia possibile la comunicazione diretta in mani del destinatario dell'avviso di avvio del procedimento, l'amministrazione può avvalersi del servizio postale...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4735 del 14 settembre 2005
«...un unico testo di provvedimento e negozio e senza che la presenza del secondo snaturi l'attività dell'amministrazione dato che il fine pubblico può essere perseguito anche attraverso la diretta negoziazione del contenuto del provvedimento finale.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3616 del 21 luglio 2017
«Le Università pubbliche partecipano agli accordi di partenariato non quali soggetti ausiliari o finanziatori delle imprese con cui hanno sottoscritto l'accordo, ma quali organismi che perseguono proprie finalità di ricerca, seppure in necessaria...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 6 del 29 gennaio 2014
«Va confermato il tradizionale e consolidato indirizzo giurisprudenziale, condiviso sia dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, sia dal Consiglio di Stato, secondo cui il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 17 del 29 luglio 2013
«In conformità a quanto affermato dalle Sezioni unite della Cassazione, deve ritenersi che, in materia di controversie riguardanti la concessione e la revoca di contributi e sovvenzioni pubbliche, il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17242 del 10 ottobre 2012
«In materia di contenzioso su contributi e sovvenzioni pubbliche, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario quando il finanziamento sia riconosciuto direttamente dalla legge, ed alla Pubblica amministrazione sia demandato soltanto il compito...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1875 del 28 marzo 2011
«In materia di contributi e sovvenzioni pubbliche, il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo deve essere attuato distinguendo le ipotesi in cui il contributo o la sovvenzione è riconosciuto direttamente dalla legge...»