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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9247 del 25 giugno 2002
«La nota d'iscrizione a ruolo, di cui agli artt. 168 c.p.c. e 71 att. c.p.c., non ha il rilievo di una domanda di parte, o anche di una semplice istanza, ma assume il limitato valore di un atto interno, diretto a portare la causa, in ordine alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7855 del 24 settembre 1994
«Le disposizioni degli artt. 171 e 307, commi 1 e 2, c.p.c., sulla cancellazione della causa dal ruolo per la mancata costituzione delle parti, non si applicano se le parti, costituendosi tardivamente, dimostrino la comune volontà di dare impulso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 790 del 3 agosto 1999
«In tema di misure cautelari personali, le esigenze cautelari che possono legittimare la proroga dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 305, comma secondo, c.p.p. sono tutte quelle previste dall'art. 274 c.p.p. Non è infatti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12388 del 19 settembre 2000
«Ai fini dell'emanazione del decreto ingiuntivo, per prova scritta deve intendersi qualsiasi documento che, sebbene privo di efficacia probatoria assoluta, risulti attendibile in ordine all'esistenza del diritto di credito azionato;...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2197 del 27 giugno 1972
«Istituitosi regolarmente il rapporto processuale con la regolare costituzione delle parti, la irrituale presenza in giudizio di un procuratore non legittimato non impedisce al giudice di disporre di ufficio quegli atti (quali la consulenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7110 del 25 maggio 2001
«L'improcedibilità del giudizio di convalida del sequestro conservativo che deriva come effetto dalla dichiarazione di fallimento in ragione del divieto posto dall'art. 51 L. fall., non determina anche, nel medesimo giudizio di convalida, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2754 del 25 febbraio 2002
«Dalla disposizione dell'art. 72 L. fall. (che, benché dettata in relazione al contratto di compravendita, costituisce espressione di una regola generale) che desume il principio secondo cui lo scioglimento del rapporto contrattuale, determinato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27525 del 29 dicembre 2009
«In caso di chiamata in causa del terzo, questi assume, per effetto della stessa chiamata, la posizione di contraddittore nei confronti della domanda originaria solo se viene chiamato in causa quale soggetto effettivamente e direttamente obbligato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9266 del 19 aprile 2010
«Poiché la diversa quantificazione o specificazione della pretesa, fermi i fatti costitutivi, non comporta prospettazione di una nuova "causa petendi" e, quindi, una "mutatio libelli", integrando, invece, una mera "emendatio libelli", come tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1740 del 25 gennaio 2008
«Costituisce domanda nuova quella del creditore che, dopo aver invocato l'esecuzione coattiva di un contratto preliminare rimasto inadempiuto, ponendo a base dell'atto introduttivo la richiesta di pronuncia costitutiva ex art. 2932 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17007 del 2 agosto 2007
«La domanda di indennizzo per arricchimento senza causa e quella di adempimento contrattuale non sono intercambiabili, non costituendo articolazioni di un'unica matrice, ma riguardando diritti per l'individuazione dei quali è indispensabile il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15691 del 15 luglio 2011
«Nel nuovo rito ordinario, nel regime processuale di cui alla legge 26 novembre 1990, n. 353, prima delle modifiche introdotte dalle leggi 14 maggio 2005, n. 80 e 28 dicembre 2005, n. 263, è possibile articolare i mezzi di prova sino alla scadenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3050 del 9 maggio 1980
«La richiesta di informazioni alla pubblica amministrazione, nell'esercizio del potere conferito al giudice dall'art. 213 c.p.c., non può tradursi in un esonero della parte dall'onere di fornire la prova che essa stessa sia in grado di procurarsi....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 694 del 29 gennaio 1980
«La procedura di verificazione è diretta esclusivamente a stabilire la provenienza del documento da parte di colui che appare esserne il sottoscrittore. Pertanto, l'accertamento di autenticità, con cui può concludersi, prescinde dal contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«In tema di dichiarazione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., la valutazione di gratuità od onerosità di un negozio va compiuta con esclusivo riguardo alla causa concreta, costituita dalla sintesi degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8590 del 29 maggio 2003
«Ai fini della inefficacia degli atti a titolo gratuito ex art. 64 della legge fallimentare, nel caso di assunzione del debito altrui in virtù di delegazione promissoria, poiché il delegato può essere determinato ad obbligarsi tanto da una ragione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3615 del 24 febbraio 2004
«La fideiussione prestata da una società «controllata» in favore della società «controllante» non è riconducibile ad una donazione, qualora il contratto sia stato stipulato in adempimento di direttive impartite dalla capogruppo o comunque di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3265 del 11 luglio 1989
«Con riguardo ad operazione di «giroconto», mediante la quale, con il trasferimento di somme dal conto di un cliente a quello di altro cliente, la banca soddisfi (mediante compensazione) il proprio credito verso il secondo, e per il caso di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9631 del 20 maggio 2004
«Nell'ambito della verifica dell'autenticità della scrittura privata, la limitata consistenza probatoria della consulenza grafica esige che l'autenticità della sottoscrizione dell'atto, ritenuta dalla consulenza, si valuti anche nel coordinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6911 del 30 luglio 1996
«La proponibilità della querela di falso in via incidentale, quale mezzo al fine di rimuovere la forza probatoria di un documento posto dall'avversario a base della domanda o dell'eccezione, esige la rilevanza del documento stesso, cioè la sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1088 del 30 gennaio 1995
«L'interrogatorio formale è un mezzo diretto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli al confitente e ad esclusivo vantaggio del soggetto deferente; con la conseguenza che, in un rapporto processuale con pluralità di parti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4704 del 21 luglio 1981
«È ammissibile inter partes l'interrogatorio formale deferito per provocare la confessione giudiziale della simulazione di un contratto di trasferimento immobiliare, sempre che ove trattisi di simulazione relativa, esista nel negozio apparente il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4486 del 24 febbraio 2011
«L'interrogatorio formale reso in un processo con pluralità di parti, essendo volto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli alla parte confitente e favorevoli al soggetto che si trova, rispetto ad essa, in posizione antitetica e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10077 del 12 ottobre 1998
«La valutazione del giudice in ordine all'amminissibilità ed alla rilevanza di un interrogatorio formale va effettuata, ai sensi dell'art. 187 c.p.c., sulla base del contenuto dei capitoli in rapporto ai termini della controversia, e non in base al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2638 del 8 maggio 1979
«L'illegittimità dell'ordinanza di ammissione contemporanea dell'interrogatorio formale e della prova testimoniale sulle stesse circostanze di fatto, nella parte in cui ritiene rilevante, ai fini del decidere, il secondo mezzo istruttorio prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3258 del 14 febbraio 2007
«In tema di prove, con riferimento all'interrogatorio formale, la disposizione dell'articolo 232 c.p.c. non ricollega automaticamente alla mancata risposta all'interrogatorio, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma dà solo la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5799 del 5 ottobre 1983
«Il giuramento, sia decisorio che suppletorio, può avere per oggetto solo un fatto proprio della parte cui viene deferito, o la conoscenza che essa ha di un fatto altrui, con la conseguenza che non può essere deferito per ottenere dichiarazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 39 del 3 gennaio 2011
«È inammissibile il deferimento del giuramento decisorio ove la formulazione delle circostanze non porti, in caso di ammissione dei fatti rappresentati, automaticante all'accoglimento della domanda ma richieda una valutazione di tali fatti da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4659 del 20 agosto 1984
«Il deferimento del giuramento suppletorio, che presuppone l'esaurimento dei mezzi istruttori chiesti dalle parti senza che sia stata raggiunta una prova piena in favore di uno dei contendenti, non trova ostacolo nella mancata escussione di tutti i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 598 del 22 gennaio 1987
«Ove il rappresentante legale di una società, cui sia stato deferito il giuramento decisorio in ordine ad una circostanza attinente al rapporto di lavoro dei dipendenti (nella specie, effettuazione di lavoro straordinario) si rifiuti di prestarlo...»