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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7962 del 24 agosto 1993
«Analogamente deve ritenersi utilizzabile la prova espletata mediante l'esame dei testi condotto direttamente dal giudice, anziché dalle parti, atteso che il nuovo processo penale non realizza integralmente il processo di parti ma conserva, ove...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9189 del 7 ottobre 1993
«Il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione di cui all'art. 630 c.p. sussiste soltanto se l'autore del sequestro abbia agito — in assenza di una causa preesistente — al fine specifico di conseguire un ingiusto profitto come prezzo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1475 del 6 maggio 1994
«In tema di conflitto di competenza, allorquando il pretore, rilevata la propria incompetenza per materia, trasmette erroneamente gli atti, non al P.M. presso il tribunale ritenuto competente, bensì a quest'ultimo direttamente — il quale, a sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1841 del 14 febbraio 1994
«La qualità di incapace non può escludere tale tutela, diretta anzitutto a preservare il bene della libertà di ogni soggetto; è configurabile pertanto la violazione dell'art. 605, e non quella dell'art. 574 c.p. (sottrazione d'incapace), anche ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2274 del 15 giugno 1994
«Posto che, in linea di fatto, risulti accertata l'esistenza, in ambito di criminalità organizzata, di un organismo collettivo di vertice nelle cui competenze rientri, fra l'altro, anche l'autorizzare (quando non sia stata da esso direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 395 del 11 marzo 1994
«La vicinanza e la lontananza temporale tra le violazioni che formano oggetto di esame, per stabilire se siano espressione di un medesimo disegno criminoso, non possono valutarsi sullo stesso piano. È evidente, infatti, che se un breve lasso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3994 del 23 novembre 1994
«Costituisce chiamata in correità di natura diretta e non de relato quella contenuta nelle dichiarazioni di un soggetto che, avendo fatto parte di un'organizzazione mafiosa, riferisca dell'avvenuta presentazione a lui stesso, secondo il rituale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5637 del 22 febbraio 1994
«Ne consegue che, allorché la sentenza di secondo grado operi un'elaborazione sostanziale della pronuncia del primo giudice con un intervento concretamente riformatore che abbia, tra l'altro, incidenza sulla misura della pena non in maniera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5801 del 20 maggio 1994
«Al fine della configurabilità della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p., non può essere considerata quale inosservanza di un provvedimento «dato per ragioni di giustizia» la violazione, da parte del minore, degli obblighi prescritti con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6904 del 15 giugno 1994
«Poiché il contratto assicurativo, volto a coprire i rischi connessi all'attività imprenditoriale del datore di lavoro ed a risarcire i danni che da essa eventualmente conseguano, ha effetti vincolanti tra i soli contraenti con esclusione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 118 del 10 gennaio 1995
«Con la certezza dell'indizio, infatti, viene postulata la verifica processuale circa la reale sussistenza dell'indizio stesso, giacché non potrebbe essere consentito fondare la prova critica (indiretta) su un fatto verosimilmente accaduto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1329 del 10 febbraio 1995
«Quando il complesso delle circostanze non evidenzia ictu oculi l'animus necandi, per le difficoltà di riconoscere per via diretta il proposito dell'agente, sorreggono il ragionamento fatti certi che consentono di provare l'esistenza o meno di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 136 del 10 gennaio 1995
«...secondaria avente forza di legge e trovando esso diretta applicazione, indipendentemente dall'esistenza o meno di specifiche prescrizioni da parte dell'autorità comunale, anche con riguardo ad attività produttive di tipo industriale o artigianale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1426 del 1 giugno 1995
«Gli effetti delle sentenze irrevocabili e dei decreti esecutivi, concernenti fatti rientranti nella previsione della L. 28 dicembre 1993, n. 561 — che ha trasformato in illeciti amministrativi alcuni reati minori, tra cui quello, nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3229 del 25 settembre 1995
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, non prevede la possibilità di autonoma e diretta impugnazione con il ricorso per cassazione dei provvedimenti emessi dal pubblico ministero nella fase esecutiva, i quali tuttavia...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 6022 del 27 febbraio 1995
«Allorché la pronuncia del giudice di legittimità sia inficiata da una svista materiale, incidente direttamente sul giudizio, non ci si trova in presenza di un errore materiale e non è di conseguenza ammissibile il ricorso alla relativa procedura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2837 del 16 marzo 1996
«...un equipollente alla dazione diretta, vale a dire nelle forme dell'offerta reale, la quale si perfeziona con effetto liberatorio per il debitore al momento del deposito della somma presso la cassa deposito e prestiti o presso un istituto bancario.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4714 del 9 maggio 1996
«Il delitto di cui all'art. 416 bis c.p. — associazione per delinquere di stampo mafioso — sussiste anche allorché scopo dell'associazione è quello di trarre vantaggi o profitti da attività, di per sé lecite (ad esempio gestione di attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4825 del 9 febbraio 1996
«Si ha truffa aggravata quando il danno non viene prospettato come certo e sicuro, ma soltanto come possibile ed eventuale e mai proveniente direttamente o indirettamente dall'imputato, giacché in tal caso l'offeso non è coartato nella sua volontà...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5896 del 10 dicembre 1996
«...dell'esecuzione di ordinanza di concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale) non è previsto alcun mezzo di impugnazione, né esso può ritenersi ricorribile sotto il profilo della sua diretta incidenza sulla libertà personale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6107 del 29 gennaio 1996
«...loro importanza e per il rilievo ed i riflessi nei confronti dell'associazione, sono direttamente deliberati da detto consesso — in veste di mandante, ovvero di organo che autorizza ed aderisce — in funzione repressiva o di prevenzione generale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6111 del 31 gennaio 1996
«...per il rilievo o per i riflessi nei confronti dell'associazione sono direttamente deliberati dal suddetto consesso in veste di mandante o quantomeno hanno il suo nulla-osta sotto forma di adesione, in funzione repressiva o di prevenzione generale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9680 del 13 novembre 1996
«Qualora egli non abbia provveduto in tal senso, la Corte di cassazione procede direttamente al ricalcolo della pena stessa, se sia possibile ricostruire i passaggi del computo, eseguito dalla Corte territoriale, senza svolgere apprezzamenti di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11957 del 18 dicembre 1997
«Ai fini della formazione del convincimento del giudice, non è possibile considerare elemento a carico dell'imputato, e assumere così la rilevanza di indizio idoneo a sorreggere una dichiarazione indiretta priva di ulteriori riscontri, la mancata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2353 del 12 marzo 1997
«...tutela della proprietà, ... l'osservanza delle leggi» (art. 1 T.U.L.P.S.), l'inottemperanza all'ordine integra il reato di cui all'art. 650 c.p., incidendo direttamente su uno dei principali beni sui quali si fonda l'ordinata e civile convivenza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2711 del 21 marzo 1997
«...deve essere chiamato a rispondere; al contrario, la ragione della falsità diretta a stornare pericoli per la propria libertà, è compresa nella previsione dell'esimente, quando il nocumento concretamente prospettato non sia altrimenti evitabile.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3576 del 17 gennaio 1997
«In tema di estorsione, l'elemento costitutivo della minaccia diretta al conseguimento di un ingiusto profitto in tanto sussiste in quanto il destinatario di essa ne risulti coartato nella libera determinazione della volontà, trovandosi soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5111 del 30 maggio 1997
«...dal Tir, circa il quale il p.u. che compila la distinta fa fede di una attività di controllo direttamente compiuta, e di cui dà riscontro alla dogana di entrata che, restituendo un esemplare della distinta di scarico, attesta di averne preso atto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8402 del 18 settembre 1997
«...logica del fatto non noto. La prova così raggiunta, se conseguita con rigore metodologico che giustifica e sostanzia il principio del libero convincimento del giudice, non costituisce uno strumento meno qualificato della prova diretta, o storica.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8607 del 24 settembre 1997
«...le ipotesi nelle quali l'autorità medesima ha fissato un termine perentorio all'adempimento dell'ordine, da quelle nelle quali non ne ha fissato, né direttamente, né indirettamente, alcuno, ovvero il termine, quantunque fissato, non è perentorio.»