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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24811 del 19 giugno 2001
«Nel caso in cui il giudice per le indagini preliminari, delegato ad assumere l'interrogatorio di garanzia ai sensi dell'art. 294, comma 5 c.p.p., abbia proceduto in assenza del fascicolo processuale, perché non trasmessogli, non sussista alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7676 del 16 maggio 2012
«La prova di tale circostanza è a carico delle altre parti ed integra la stessa condizione dell'interesse ad agire, che richiede non solo l'accertamento di una situazione giuridica, ma anche la prospettazione della possibilità di ottenere un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9037 del 7 settembre 1991
«In tal caso, infatti, l'incombente del «previo interrogatorio» richiesto dall'art. 302 precitato (da applicare in via di interpretazione estensiva o analogica) può considerarsi legittimamente adempiuto dall'esame dibattimentale svoltosi in primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 443 del 16 gennaio 2012
«Al fine di valutare la condotta del debitore di una prestazione professionale in termini di esatto adempimento, è necessario che vi sia certezza in ordine all'oggetto della prestazione, la quale costituisce un "prius" logico rispetto all'analisi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4792 del 26 febbraio 2013
«Nel giudizio avente ad oggetto il risarcimento del danno da attività medico - chirurgica, l'attore deve provare l'esistenza del contratto (o il contatto sociale) ed allegare l'insorgenza (o l'aggravamento) della patologia e l'inadempimento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9590 del 13 giugno 2012
«Nel sistema delineato dalla legge n. 1294 del 1957, che regola l'attività delegata alla Federconsorzi per conto e nell'interesse dello Stato, avente ad oggetto gli acquisti all'estero di materie prime per conto dello Stato, il rapporto tra...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3424 del 5 marzo 2012
«In tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa, la presunzione di colpa a carico del danneggiante, posta dall'art. 2050 c.c., presuppone la sussistenza del nesso eziologico tra l'esercizio dell'attività e l'evento dannoso, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11717 del 15 maggio 2013
«Grava sul lavoratore, che richieda la promozione automatica ai sensi dell'art. 2103 cod. civ., l'onere di provare che il lavoratore sostituito non aveva diritto alla conservazione del posto configurandosi tale circostanza come fatto costitutivo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21503 del 30 novembre 2012
«L'obbligo di depositare presso l'Ufficio del registro delle imprese - entro trenta giorni dall'avvenuta approvazione - una copia del bilancio societario e della documentazione ad esso correlata, sancito dall'art. 2435 c.c. e la cui inosservanza è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 599 del 13 gennaio 2004
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, l'art. 309, secondo comma, c.p.p. pone a carico dell'imputato latitante, ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame in caso di sopravvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3682 del 1 febbraio 1999
«In tema di equa riparazione per l'ingiusta detenzione, non sussiste a carico dell'istante onere di allegazione della prova (negativa) di fatti impeditivi, modificativi od estintivi dell'invocato diritto. Invero, pur trattandosi di un rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2148 del 19 giugno 1997
«In tema di sequestro preventivo, quando l'indicazione del reato commesso non sia un mero riferimento alla norma violata, ma sia supportata da elementi che la rendano astrattamente ipotizzabile, non è necessaria la individuazione dettagliata del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39071 del 2 novembre 2001
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari reali, non è onere del ricorrente produrre l'atto impugnato o copia dello stesso, né di quelli conseguenti, essendo tale acquisizione a carico degli uffici giudiziari: della cancelleria del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25922 del 17 giugno 2003
«Anche nel giudizio abbreviato, le dichiarazioni spontanee rese da un indagato, nell'immediatezza dei fatti, ai sensi dell'art. 350 c.p.p., non possono costituire prova a carico di altro indagato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2812 del 29 luglio 1993
«Pertanto, tutta l'attività di prelievo delle urine, di sottoposizione ad analisi del liquido prelevato, di trasmissione eventuale dell'esito della medesima da parte del giudice di sorveglianza al tribunale di sorveglianza competente deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Gli artt. 416 c.p.p. e 130 att. c.p.p., delegando al P.M. l'onere di formare il fascicolo da trasmettere al giudice per le indagini preliminari insieme con la richiesta di rinvio a giudizio degli imputati, attribuiscono in via esclusiva al potere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«La chiamata in reità fondata su dichiarazioni de relato, per poter assurgere al rango di prova pienamente valida a carico del chiamato ed essere posta a fondamento di una pronuncia di condanna, necessita del positivo apprezzamento in ordine alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30286 del 9 settembre 2002
«In tema di esame delle parti private, poiché l'art. 503 c.p.p. non contempla il caso della richiesta concorrente dell'imputato e del P.M., l'ordine di escussione previsto dal comma secondo va integrato con quello di cui all'art. 496, comma primo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43451 del 5 novembre 2004
«In tema di dichiarazioni accusatorie provenienti da soggetti rientranti nelle previsioni di cui all'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p., l'attitudine delle stesse a riscontrarsi le une con le altre, al fine della loro valutabilità come piena prova a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9788 del 13 settembre 1994
«L'art. 495, comma 2, c.p.p., sancisce il diritto dell'imputato all'ammissione delle prove da lui dedotte «a discarico» sui fatti costituenti oggetto della prova «a carico»; il diritto alla controprova, tuttavia, non può avere ad oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8246 del 30 agosto 1993
«Fermo restando il potere del giudice di consentire l'acquisizione delle prove da cui il P.M. sia stato decaduto, valendosi dei poteri conferitigli dall'art. 507 c.p.p., la decadenza del P.M. dalla prova diretta non esclude il suo diritto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5177 del 30 marzo 1994
«Qualora l'esame dell'imputato sia richiesto tanto da costui che dal P.M., l'ordine di escussione non è determinabile con esclusivo riferimento alla previsione dell'art. 503, comma 2, c.p.p., che non contempla l'ipotesi di una richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7937 del 18 luglio 1995
«Qualora le trascrizioni relative ad intercettazioni telefoniche siano state ritualmente acquisite nel corso del dibattimento e prima dell'inizio della discussione, l'interruzione di quest'ultima operata al fine di acquisire - su istanza del P.M....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11626 del 13 novembre 2000
«La regola stabilita dall'art. 111 della Costituzione, nel testo novellato dalla legge costituzionale 23 novembre 1999 n. 2, secondo cui le dichiarazioni accusatorie possono costituire valida prova a carico dell'imputato solo se sottoposte al...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2110 del 23 febbraio 1996
«Il delitto di calunnia può essere commesso non solo nella forma diretta, cioè attraverso una denuncia presentata all'autorità giudiziaria, ma anche in forma indiretta, cioè attraverso una segnalazione del fatto-reato a un'altra autorità che a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5579 del 4 giugno 1996
«... Nel caso di appello da parte del P.M., il procuratore della Repubblica può avvalersi di tale disposizione dando incarico a persona appartenente al suo ufficio (quale può essere anche un commesso). La circostanza che il nominativo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 8 febbraio 2001
«È legittima l'ordinanza con la quale il giudice, nel rinviare a udienza fissa la prosecuzione del processo, pone a carico del pubblico ministero l'onere di curare la rinnovata citazione dei testimoni non comparsi inseriti nella sua lista, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19547 del 27 aprile 2004
«Deve ritenersi ammissibile il conflitto tra giudice civile e giudice penale in ordine alla competenza a decidere su questioni attinenti al pagamento delle spese di giustizia in conseguenza di condanna penale; conflitto da risolversi, anche dopo...»