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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35329 del 9 settembre 2003
«L'elemento materiale del delitto di false dichiarazioni al pubblico ministero non consiste nella difformità tra le dichiarazioni rese dalla persona informata sui fatti e la realtà vera e propria, ma nella difformità tra quanto la persona dichiara...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9023 del 10 settembre 1986
«Al fine dell'individuazione del limite tra il comportamento lecito del difensore e l'illecito penale di cui questi possa essere ritenuto responsabile, è necessario stabilire se l'attività svolta sia consistita in suggerimenti e tecniche dilatorie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29262 del 21 luglio 2011
«...pubblico della donazione simulata, poiché faceva fede della consegna degli assegni ma non del fatto che sarebbero stati incassati e negando che un atto compiuto nel 2004 fosse destinato alla produzione in un processo penale, cinque anni dopo).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15345 del 21 novembre 1990
«La ritrattazione opera come causa di non punibilità del reato di falsa testimonianza se si verificano due condizioni, non alternative, ma inscindibili, e cioè che la ritrattazione avvenga nello stesso processo penale in cui il teste ha prestato il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4933 del 18 aprile 1980
«Allorché la falsa testimonianza sia avvenuta in una causa civile la ritrattazione effettuata nel processo penale esclude la punibilità solo quanto il colpevole manifesta il vero prima che sulla domanda giudiziale sia pronunciata sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1360 del 24 novembre 1970
«...ni. Nell'ipotesi di testimone penale la qualità di testimone viene acquistata con la notificazione dell'atto di citazione. Nel caso, invece, di testimone in giudizio civile la situazione è diversa, e diverse sono le conseguenze giuridiche che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6571 del 2 giugno 2000
«...neppure al proprietario del fondo oggetto della servitù di elettrodotto, a carico del quale, pertanto, in ipotesi di incendio colposo conseguente ad un fenomeno di arco voltaico, non si renderà configurabile alcun tipo di responsabilità penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47437 del 11 dicembre 2003
«...motivata, va emessa solo se le risultanze processuali siano tali da consentire di affermare che essa sia stata positivamente accertata, sulla base delle norme che regolano l'acquisizione e la valutazione della prova nel processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16022 del 6 aprile 2004
«...atteso che tutte le parti processuali condividono con il giudice che dispone il rinvio la responsabilità dell'ordinato andamento del processo, nel corretto bilanciamento tra garanzia dei diritti di difesa e funzionalità del processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3601 del 23 gennaio 2008
«Allorché l'azione civile per il risarcimento del danno sia esercitata nel processo penale, ha luogo l'interruzione della prescrizione del relativo diritto per tutta la durata del processo e il termine riprende a decorrere dalla data in cui diviene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 575 del 18 gennaio 1996
«...perentoria, perché la ratio legis si fonda sul principio che la solutio attua la trasformazione dell'illecito penale in illecito amministrativo: principio del tutto eccezionale che, come tale, è vincolato a perentori termini di decadenza.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35257 del 21 settembre 2007
«L'art. 6, comma secondo, del Trattato istitutivo dell'Unione Europea assicura il rispetto, in quanto principio generale del diritto comunitario, dei diritti fondamentali dell'uomo garantiti dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32354 del 23 luglio 2004
«...atti alla Camera di appartenenza ai fini della risoluzione della pregiudiziale costituzionale; tale previsione, costituendo norma penale più favorevole, è applicabile all'imputato, anche se sopravvenuta, in virtù dell'art. 2, comma secondo, c.p.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28617 del 29 luglio 2005
«La valutazione della colpa professionale in sede penale non è limitata all'ipotesi di colpa grave, posto che, a differenza di ciò che avviene nel processo civile in ragione dell'art. 2236 c.c. ai fini del risarcimento del danno, l'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46229 del 29 novembre 2004
«La recidiva non è un mero status soggettivo desumibile dal certificato penale ovvero dal contenuto dei provvedimenti di condanna emessi nei confronti di una persona, sicché, per produrre effetti penali, deve essere ritenuta dal giudice del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13398 del 21 marzo 2013
«La recidiva non è un mero "status" soggettivo desumibile dal certificato penale ovvero dal contenuto dei provvedimenti di condanna emessi nei confronti di una persona, sicché, per produrre effetti penali, deve essere ritenuta dal giudice del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44261 del 30 ottobre 2013
«Il corso della prescrizione non rimane sospeso per la pendenza di altro procedimento penale relativo all'accertamento di un fatto logicamente pregiudiziale, quando si versa fuori dei casi di sospensione del processo penale espressamente previsti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Non è possibile subordinare la sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo risarcitorio in favore della parte offesa senza che quest'ultima abbia esercitato l'azione civile nel processo penale, potendo in tal caso il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3794 del 3 novembre 1993
«...condizione imprescindibile per l'ottenimento del beneficio, anche nel caso in cui nel processo penale sia mancata la costituzione di parte civile e non vi sia stata quindi alcuna pronuncia in ordine alle obbligazioni civili conseguenti al reato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38633 del 30 settembre 2004
«...della iscrizione — che ha efficacia ventennale secondo il disposto di cui all'art. 2847 c.c. — la competenza a chiedere la rinnovazione spetta al P.M. ai sensi delle disposizioni previgenti, anche se non risulta più pendente il processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 337 del 23 marzo 1993
«Secondo il nuovo codice di procedura penale il sequestro preventivo ha come presupposto oggettivo che la cosa da sequestrare sia «pertinente al reato» (art. 321, comma primo) ovvero sia «cosa di cui è consentita la confisca» (art. 321, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5580 del 15 novembre 1995
«Ai fini dell'applicazione dell'ultimo comma dell'art. 240 c.p. — in base al quale la confisca obbligatoria prevista dal comma 2 della medesima disposizione non si applica a quelle cose che appartengono a persona estranea al reato quando la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3281 del 9 giugno 2000
«L'estraneità, peraltro, non deriva in modo automatico dal fatto che il proprietario del mezzo non abbia subito condanna, dovendosi in realtà considerare estranei al reato, sempre secondo i principi generali elaborati con riguardo al citato art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1089 del 28 settembre 1995
«Ex art. 19, L. 28 febbraio 1985, n. 47 la confisca è obbligatoria ogni volta che il giudice penale accerti che vi è stata lottizzazione abusiva, indipendentemente dalla persona del condannato e addirittura dalla stessa condanna penale (potendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8647 del 24 settembre 1996
«La Suprema Corte, nell'enunciare il principio di diritto di cui in massima, ha ritenuto legittimamente affermata la penale responsabilità di entrambi i poliziotti osservando che gli stessi avrebbero congiuntamente dovuto redigere il processo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36323 del 18 settembre 2009
«...civile, penale o amministrativo. (Fattispecie in cui la funzione giudiziaria si è estrinsecata in favore di una serie di professionisti, e in danno dei creditori e della massa attiva, attraverso una illecita gestione delle procedure concorsuali).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1425 del 11 giugno 1998
«In tema di corruzione in atti giudiziari, tenuto conto dello scopo della norma incriminatrice, consistente nel garantire che l'attività giudiziaria sia svolta imparzialmente, deve ritenersi che la qualità di «parte» in un processo penale, presa in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6636 del 22 maggio 1987
«...i fatti che hanno già formato oggetto di esame nel giudizio contro l'incolpato. (Nella specie, l'imputato deduceva che l'incolpato non era stato sottoposto a procedimento penale e quindi egli imputato era stato illegittimamente condannato).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1051 del 30 gennaio 1991
«L'oggettività giuridica del favoreggiamento personale tutela le investigazioni dell'autorità e le ricerche della polizia giudiziaria anche fuori del processo penale, di tal che lo scopo dell'incriminazione della condotta tipica è quello di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 348 del 13 gennaio 1988
«...della giustizia al regolare svolgimento del processo penale nel momento delle indagini e delle ricerche trattandosi comunque di comportamento tendente a fuorviare, od ostacolare, l'attività volta all'accertamento e repressione dei reati.»