-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9475 del 7 novembre 1996
«Il reato di pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico (art. 656 c.p.), è un reato di pericolo, sicché nulla rileva, ai fini della sua esclusione, il fatto che non si sia verificato alcun...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1731 del 12 dicembre 1999
«... Con detta previsione, il legislatore ha, infatti, inteso tutelare, oltre alla quiete privata, la tranquillità pubblica, avuto riguardo agli effetti che il suo turbamento ha sull'ordine pubblico, data l'astratta possibilità di reazione....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7437 del 24 giugno 1998
«...astrattamente idonei a suscitare nella persona direttamente offesa e, a volte, anche nella gente, reazioni violente o moti di disgusto o di ribellione, i quali influiscono negativamente sul bene giuridico tutelato che è l'ordine pubblico.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11208 del 9 novembre 1994
«Con la disposizione prevista dall'art. 660 c.p. il legislatore, attraverso la previsione di un fatto recante molestia alla quiete di un privato, ha inteso tutelare la tranquillità pubblica per l'incidenza che il suo turbamento ha sull'ordine...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4319 del 30 gennaio 2014
«In materia di procedimento di archiviazione, costituisce atto abnorme, in quanto esorbita dai poteri del giudice per le indagini preliminari, sia l'ordine d'imputazione coatta emesso nei confronti di persona non indagata, sia quello emesso nei...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 218 del 8 gennaio 2003
«La contravvenzione di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, prevista dall'art. 681 c.p. a carico di chi apra o tenga aperti luoghi del genere anzidetto «senza aver osservato le prescrizioni dell'autorità a tutela...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10610 del 22 novembre 1997
«Infatti, detta licenza, essendo finalizzata alla tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini che affluiscono in luoghi aperti al pubblico, deve ritenersi necessaria ogniqualvolta i trattenimenti o gli spettacoli si svolgano...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4663 del 11 ottobre 1996
«Le contravvenzioni previste dagli artt. 666 e 681 del codice penale possono concorrere, riguardando la prima la licenza prescritta dall'art. 60 T.U.L.P.S. per l'apertura del locale di trattenimento ai fini del controllo sull'ordine pubblico e la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3778 del 31 marzo 1994
«Non è riconducibile alla fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 666 c.p. (spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza) il fatto posto in essere dal titolare di un pubblico esercizio che, senza autorizzazione, tenga nel locale un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2902 del 10 marzo 1994
«Non è riconducibile alla fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 666 c.p. (spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza) il fatto posto in essere dal titolare di un pubblico esercizio — nella specie bar gelateria — che, senza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6275 del 30 aprile 1990
«La contravvenzione di cui all'art. 681 c.p. (apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento) non resta assorbita in quella di cui all'art. 666 dello stesso codice (spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza) qualora...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2535 del 22 febbraio 1990
«L'omissione di collocamento del riparo di cui all'art. 673 c.p. va riferita non al fatto in se stesso, bensì allo scopo per cui è prescritto dalla legge o dall'autorità, che è quello di impedire pericoli alle persone in un luogo di pubblico transito.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16208 del 14 aprile 2014
«...riferimento alla decisione del giudice di appello se il ricorso per cassazione è stato proposto dall'imputato, essendo irrilevante, per il verificarsi di questi effetti, che la sentenza di primo grado sia stata appellata dal pubblico ministero.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2959 del 18 luglio 1997
«La norma incriminatrice è compresa nel titolo concernente la prevenzione di infortuni nelle industrie e nella custodia degli esplodenti; essa, quindi, non stabilisce limitazioni al possesso di tali materiali per ragioni generali di ordine...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11691 del 21 agosto 1990
«Al fine della configurabilità del reato di cui all'art. 684 c.p., il divieto di pubblicazione di atti o documenti di un procedimento penale si riferisce solo agli atti e documenti del processo destinati alla lettura nel pubblico dibattimento. Ne...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1418 del 5 febbraio 1998
«Ai fini della configurabilità della contravvenzione di cui all'art. 698 c.p. — inottemperanza all'ordine, legalmente dato dall'autorità, di consegnare nei termini prescritti le armi detenute — la mancata indicazione di un preciso termine per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9576 del 1 ottobre 1997
«Nei processi che si svolgono dinanzi alla corte di appello, le parti devono necessariamente essere assistite da difensori (art. 82 c.p.c.) e, pertanto, viola la norma di cui all'art. 24, comma secondo, della Costituzione, nonché quelle di cui agli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9417 del 31 agosto 1994
«In tema di oltraggio, la «presenza» del pubblico ufficiale, presupposto indefettibile del reato di cui all'art. 341 c.p., è concetto ben diverso dal «cospetto», richiesto dal reato di cui all'art. 342 c.p. La «presenza» richiesta dalla prima norma...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2194 del 18 febbraio 1987
«Infatti, dovendosi in tal caso applicare le norme sul concorso formale di reati, lo stesso fatto può essere riesaminato sotto il profilo della violazione di legge rimasta estranea al giudicato già formatosi. (Nella specie, relativa ad ostentati...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1730 del 8 febbraio 1989
«Al fine di escludere la qualificazione di arma è necessario che questa risulti totalmente ed assolutamente inefficiente, giacché soltanto in questo caso viene a mancare quella situazione di pericolo per l'ordine pubblico e per la pubblica...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 950 del 30 gennaio 1987
«...giacché soltanto in questo caso manca o è impossibile che si verifichi la situazione di pericolo per l'ordine pubblico e per la pubblica incolumità, che costituiscono l'oggetto giuridico delle fattispecie di porto e detenzione illegale di armi.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10805 del 13 ottobre 1986
«...ed, eventualmente, impartire l'ordine di consegna immediata delle stesse per ragioni di ordine pubblico; b) rendere edotta ciascuna autorità di P.S. della quantità e della qualità delle armi e munizioni che si trovino nella propria giurisdizione.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 42 del 9 gennaio 1975
«...il principio di cui in massima, la S.C. ha disatteso l'assunto di una dedotta contrarietà all'ordine pubblico italiano di una sentenza straniera di fallimento emessa, nell'irreperibilità del debitore, senza previa convocazione di quest'ultimo).»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5082 del 10 maggio 1995
«L'intervento iussu iudicis, rispondendo ad un interesse di ordine pubblico che trascende quello delle stesse parti originarie o dei terzi, e cioè all'interesse superiore della giustizia ad attuare l'economia dei giudizi e ad evitare i rischi di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1071 del 4 febbraio 1987
«...sopravvenuta impossibilità oggettiva (o per disposizione del giudice) di libero accesso in aula al momento della lettura del dispositivo della sentenza — è necessaria una impugnativa di falso dell'atto pubblico rappresentato dal verbale suddetto.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10820 del 11 maggio 2007
«Non è preclusa la prova testimoniale contro le attestazioni, recepite nei verbali annessi al rapporto della polizia giudiziaria, le quali, assolvendo alla funzione — diversa da quella propria dell'atto pubblico — di informativa all'autorità...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8704 del 2 settembre 1998
«Mentre, infatti, la relazione, in quanto formata da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, fa piena prova fino a querela di falso degli atti e dei fatti che egli attesta essere stati da lui compiuti o essere avvenuti in sua...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2262 del 31 gennaio 2013
«In tema di notifiche a mezzo posta, il d.l.vo 22 luglio 1999, n. 261, pur liberalizzando i servizi postali in attuazione della direttiva 97/67/CE, all'art. 4, comma quinto, ha continuato a riservare in via esclusiva, per esigenze di ordine...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 206 del 13 gennaio 1998
«In presenza di convenzioni internazionali che abilitino alle notifiche processuali a mezzo del servizio postale, le modalità di consegna sono quelle proprie dei regolamenti del Paese di destinazione, tuttavia il giudice italiano non può recepire o...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7765 del 30 marzo 2010
«L'inammissibilità della prova per testi nei contratti, derivante dalla previsione della forma scritta "ad probationem", non attiene all'ordine pubblico ma alla tutela d'interessi privati, per cui non può essere rilevata d'ufficio, ma deve essere...»